Sabato 12/04/2003 – Trentesima giornata –
 

Vidigal, il colosso del Napoli.
Il centrocampista scatenato: segna e
regala a Bonomi l'assist del prezioso pareggio.
Gara in salita per gli azzurri finiti due volte in svantaggio (Malagò e
Mihalcea) e traditi da un deludente Mancini.

 

NAPOLI – GENOA 2 – 2 (45000
spettatori)

NAPOLI (3-4-2-1): Mancini, Bonomi, D'Angelo, Savino (30'st Sesa),
Martinez, Montervino, Marcolin, Bocchetti, Vidigal, Pasino, Floro Flores
(36'st G.Esposito).
Panchina: Manitta, Stendardo, Quadrini, D'Agostino, Platone.
GENOA (4-4-2): Brivio, Malagò, Chini (26'st Giacchetta),
Cvitanovic, Rossini, Bressan, Breda, Boisfer (24'st Moscardi), D'Isanto
(12'st Bouzaienne), De Francesco, Mihalcea.
Panchina: Barasso, Mhadhbi, Scantamburlo , Mascara. All. Torrente.

MARCATORI: 13'pt Malagò, 17'pt Vidigal,
14'st Mihalcea,
40'st Bonomi.

Trova l'oro il Genoa. Il pareggio gli consente di respirare con meno
affanno ai margini della zona pericolo. Staccia solo sabbia il Napoli,
il punto gli regala sì un muso lungo, ma paradossalmente addirittura lo
rallegra. Tradito da una disattenzione del suo portiere, il Napoli è
rimasto con due piedi in serie C dal quarto d'ora al 40' della ripresa.
Genoa due volte in vantaggio, sventurato il Napoli vittima dei suoi
errori. Vidigal ha sorretto l'intera Baracca, creando due volte le
prospettive per rimediare ad una situazione diventata drammatica. Peggio
ancora, tragica ai fini della classifica, se il portoghese non avesse
armato l'incornata di Bonomi per un pareggio che presenta i connotati
del piccolo miracolo, a capo di una partita intrisa di sofferenza e
gonfia di emozioni. Napoli tutto cuore, ma i tifosi napoletani da ieri
sera sono ancora più preoccupati.
Stellone e Dionigi malconci in tribuna, s'è reinventato attaccante
Vidigal. Un'interpretazione del ruolo non più inedita, anche stavolta
pienamente riuscita. Il portoghese incursore da lontano, in linea con
Pasino, avendo entrambi davanti l'implume Floro Flores. Di più, Colomba
non poteva permettersi. Il portoghese spesso punta centrale. Vidigal
anche torre, certo. Ma soprattutto scomoda presenza in area per
l'impacciata difesa genoana, in questo senso gemella della napoletana,
nella prima parte. Ma sentite di cosa è stato capace Vidigal in 30'.
Taglio a beneficio di Floro Flores, proprio all'alba della partita,
fiacca la battuta di sinistro dell'attaccante da posizione non scomoda.
Triangolo con Pasino, stavolta non male in posizione di esterno
sinistro: lo straripante portoghese ha visto un avversario franargli
addosso al centro dell'area di rigore. Vidigal martellante nelle
percussioni, quinto centro stagionale e quarto gol nelle ultime sei
partite, al 17'. Tre minuti dopo l'inatteso e imprevisto vantaggio
genoano, raccolto dalla prima affacciata nell'area napoletana: calcio di
punizione al bacio di De Francesco, il sinistro liftato da destra,
immobili Savino e D'Angelo, facile e mirata l'incornata di Malagò,
esterno destro difensivo nello schieramento a quattro. Vidigal in gol in
fondo ad una feroce mischia. Prepotenti il gesto e il tocco dal centro
dell'area a capitalizzare il tiro di punizione di Pasino, da destra.
Immediato pareggio ha gasato inizialmente più il Genoa del Napoli.
Bressan a sorpresa cursore di destra, Boisfer ad infastidire col
pressing Marcolin, però Breda e D'Isanto, napoletano anche lui, succubi
dell'arrembante Montervino e dell'insistente Martinez. Ma se hai uno
come Mihalcea, capace come pochi di arpionare palloni e di far salire la
squadra, là davanti sei quasi a posto: la conferma è arrivata nella
ripresa, una coltellata al cuore del Napoli. Quindi, l'incrocio
scheggiato da Boisfer, un gol mancato la conclusione di prima intenzione
di De Francesco, liberissimo di battere a rete. Troppo alterno il Napoli
sulla sinistra mal presidiata dai genoani. Bocchetti bersaglio dei
fischi stizziti dei suoi concittadini napoletani, a lungo andare.
Vidigal comunque al centro di tutto: Floro Flores e Bocchetti si sono
confusi a vicenda sull'ennesima preziosa torre del portoghese.
Incontenibile Martinez verso lo spirare della parte: doppio dribbling e
sberla con il pied mancino, pallone a lato di un filo.
Ardente, tutto cuore, il Napoli in assetto di fortuna non è dispiaciuto,
per un tempo. In difficoltà dopo il pareggio, s'è assestato e ha
pressato di buona lena nel finale di tempo. Bella combinazione,
rimpallato in area Marcolin, a lungo alla ricerca della posizione
giusta. Genoa votato al contropiede manovrato, ripartenze e punto: una
corretta interpretazione imposta dalla classifica. Tifoserie amiche,
gemellate negli striscioni e nei fatti. Con Mancini è ridiventato
disamore al 14' della ripresa. Pasticciaccio napoletano in difesa, elusa
dall'abile Malagò la trappola del fuorigioco, pallone a Mihalcea in
posizione non centrale, battuta forte, ma non imprendibile, sul palo del
portiere.
Mancini beffato, un colpevole errore di valutazione, e lo stadio è
venuto giù. "Giochiamo senza portiere" il coro arrabbiato della curva.
Distrutto il Napoli, compagno di speranze momentaneamente forte. Napoli
in barca, affranto nella generosità, abbracciato alla sua sfortuna,
graziato da Mihalcea: bravo però Mancini stavolta nell'intervento
estremo. Genoa ringalluzzito e padrone, in mezzo ai cambi. Non ha pagato
Sesa al posto di Savino: lo svizzero s'è pappato una clamorosa
opportunità, oltre la traversa il facile pallonetto eseguito a cinque
metri da Brivio. Cuore napoletano ad alimentare il movimentato finale,
attraversato dal salvataggio di Giacchetta a portiere ormai superato,
dal tifo di nuovo trascinante del popolo del San Paolo, timbrato dal
piccolo miracolo del Napoli. Ancora Vidigal, sempre lui, generoso oltre
ogni immaginazione. Torre da manuale per Bonomi, nell'incornata
pareggiante del pelato tutta la rabbia e la disperazione del Napoli.

 
MANCINI 4.5
BONOMI 6.5
SAVINO 5 (30'st Sesa 5)
D'AMGELO 5
MARTINEZ 6
MONTERVINO 6.5
MARCOLIN 5.5
BOCCHETTI 5.5
VIDIGAL 7.5
PASINO 6
FLORO FLORES 5.5 (36'st G. Esposito sv)

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