Sabato 17/05/2003 – Trentacinquesima
giornata –
 

Napoli in festa con Re Dionigi.
La doppietta del cannoniere propiziata
anche da una grande prova del gemello Stellone.
Davanti a cinquantamila spettatori, convincente prova dei campani, ora
vicinissimi alla salvezza.

 

NAPOLI – ASCOLI 2 – 0 (47919
spettatori)

NAPOLI (4-3-1-2): Manitta, Martinez, Bonomi, D'Angelo, Savino,
Marcolin, Vidigal, Montervino (44'st Bocchetti), Pasino (46'st
Montezine), Stellone, Dionigi (38'st Saber).
Panchina: Gragnaniello, Quadrini, Russo, Floro Flores. All. Colomba.
ASCOLI (4-4-2): Cejas, Tentoni, Barzaghi, Zini, Aronica (28'st Di
Venazio), Stella (30'st Favasuli), Caracciolo, Fontana, La Vista (31'st
Muslinovic), Bonfiglio, Brienza.
Panchina: Maurantonio, Montalbano, Cristiano, Mendil. All Pillon.

MARCATORI: 41'pt Dionigi (r),
25'st Dionigi.

Spettacolo pirotecnico in curva, festeggia il Napoli che strizza
l'occhio alla serie B. Bengala e granata, fontane luminose e razzi
stavolta innocui, celebrativi di una vittoria importante, preziosa,
preziosissima. Punti di platino, questi, non semplicemente d'oro. Adesso
la salvezza è meno lontana. Il Napoli l'accarezza, la sente quasi sua,
confortato dal doppio bacio di Diongi. Doppietta di re Davide, stavolta
un solo gol su calcio di rigore, nel primo tempo. In combutta con
Stellone, incontenibile e imprendibile, presente in ogni zona del campo.
Dionigi ha sventrato l'Ascoli. La squadra marchigiana bombardata dalle
palle-gol napoletane. Senza particolari sofferenze l'approdo a questa
pesante vittoria, impreziosita dalle mortifere combinazioni della coppia
d'attacco e protetta da una squadra complessivamente attenta, tonica,
finalmente convincente. Il Napoli non solo cuore, calamita di 50000
applausi. Sedici anni ieri. L'anniversario del primo scudetto nella
notte della salvezza da accarezzare e da stringere al petto. Si cercano
con insistenza Stellone e Dionigi. Evidente l'intesa, i compari del gol
vanno alla conclusione con apprezzabile continuità. Uno-due palla a
terra, ma soprattutto scambi volanti. Stellone non azzarda la
conclusione destrorsa, non è il suo piede. Oltre la traversa, questione
di centimetri, la successiva incornata. Attento Cejas, portierone
argentino, impeccabile in due circostanze nel primo tempo interamente
governato dal Napoli: il balzo da gatto a stornare in angolo la
bastonata di Montervino; il colpo di reni e il pugno ad andare ad
annullare lo smash ravvicinato di Bonomi.
Pioggia napoletana di palle-gol, prima e dopo il sedicesimo centro di
Dionigi in campionato. Ha cominciato da 100 re Davide. Di rigore anche
questa volta, in prossimità dell'intervallo. Impeccabile l'esecuzione
dal dischetto, a spiazzare Cejas. Lo stadio percorso da un boato. Il
grande pubblico c'è e c'è anche il Napoli, presente e pressante:
schiacciato l'Ascoli, non una cattiva squadra, tutt'altro, a dispetto
delle indisponibilità per squalifiche e infortuni. Fontana prova a
dirigere in mezzo al campo, avendo come dirimpettaio Vidigal, autore
della percussione da destra verso l'area che apre l'Ascoli a mo' di
melograno e manda il popolo in paradiso. Dribbling da destra verso il
centroarea, Aronica in problematico recupero. Spinta da tergo, calcio di
rigore, al 42'. Proteste ascolane, appoggiate evidentemente su un
precedente: Bonfiglio davanti a Manitta, sospetto l'intervento di
Bonomi.
Quell'episodio in area di rigore come unico momento di apprensione
napoletana nel primo tempo. S'affida l'Ascoli alle ripartenze, cercando
con insistenza l'apertura e la profondità sulle fasce. Il Napoli con tre
centrali difensivi, speculare in questo senso l'avversario. Tonico,
l'Ascoli; tonico e martellante il Napoli. Martinez tortura i dirimpettai
sulla destra: la linea di fondo conquistata a capo di percussioni in
dribbling, non sempre felici i cross spesso brevi. Un pistone, Vidigal.
Soffre appunto sulla destra l'Ascoli, infastidito sull'altro fronte
dalla posizione (in mezzo alle linee avversarie) e dalle proiezioni di
Pasino. Lanci lunghi a cercare le torri: piazzata ma centrale
l'incornata di Dionigi immediatamente dopo il calcio di rigore del
vantaggio, in chiusura di primo tempo.
Buon Napoli, più che dignitoso il piacevole Ascoli. Palla a terra, mai
chiuso, anzi arrembante ancora con i cursori, messi in azione da
Fontana, in avvio di ripresa. Occasioni di lavoro per Manitta. Scambi
stretti, Stellone e Dionigi continuano a confezionare combinazioni come
il libro del calcio comanda. Stavolta però in contropiede. Sì, perché il
Napoli s'è piegato brevemente su se stesso nella prima parte del secondo
tempo. prova a punirne l'arretramento l'Ascoli. Ma i pericoli veri li
crea il Napoli. Va negli spazi e due palle-gol effettivamente le crea.
Assist di Pasino, ma l'incornata di Dionigi, da comoda posizione, è
ancora esageratamente centrale: pane morbido per Cejas. Il successivo
assist è di Vidigal, da sinistra: schizza oltre la traversa la
conclusione di Stellone, protagonista di una prestazione di rara
intensità. Il capitano positivo in ogni suo gesto e uomo-assist a
beneficio del cannoniere della serata. Un successone, per i due compari
del gol. Un preziosismo il gol del raddoppio. Pasino per Savino, il
taglio di Stellone, l'assist per Dionigi. Botta mancina di collo pieno,
gol numero 102 dell'implacabile cannoniere. Pieno di Napoli il finale,
attento amministratore del risultato e in grado di far male in
contropiede. Standing ovation per Dionigi, richiamato in panchina. Lo
stadio è riempito dalla gioia napoletana. E' qui la festa,
nell'anniversario del primo scudetto. Ma quella è un'altra storia,
grande grande.

 
MANITTA 6.5
MARTINEZ 7
BONOMI 6
D'AMGELO 6
SAVINO 6
MARCOLIN 6
VIDIGAL 6.5
MONTERVINO 6 (44'st Bocchetti sv)
PASINO 6 (46'st Montezine sv)
STELLONE 7
DIONIGI 7.5 (38'st Saber sv)

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