Sabato 24/05/2003 – Trentaseiesima
giornata –
 

Napoli, Dionigi-gol non basta.
Contestato Collina per il primo rigore
assegnato al Venezia, Manitta ha parato il secondo penalty dato ai
neroverdi.
La squadra di Bellotto vince e scavalca gli azzurri in classifica.

 

VENEZIA – NAPOLI 2 – 1 (5000
spettatori)

VENEZIA (3-5-2): Soviero, Maldonado, Brncic, Gargo, M. Rossi
(46'pt Mancini), Soligo (33'st Fantini), Manetti (30'st Firmani),
Amerini, Guerra, Poggi, Marcon.
Panchina: Frezzolini, Cinetto, Malerba, Da Costa. All. Bellotto.
NAPOLI (4-3-1-2): Manitta, Bonomi (23'st Floro Flores), D'Angelo
(42'st Saber), Savino, Bocchetti, Martinez, Marcolin, Vidigal, Pasino
(41'st Montezine), Stellone, Dionigi.
Panchina: Gragnaniello, Baldini, Platone, M. Russo. All. Colomba.

MARCATORI: 18'pt Poggi (r), 34'pt Dionigi (r),
10'st Maldonado.

Il Napoli s'impappina. irriconoscibile rispetto alle due precedenti
esibizioni casalinghe, affonda nell'acqua bassa della Laguna. Lontano da
casa è un'altra squadra: nervosa, pasticciona, confusa, mai più capace
di vincere da 200 giorni. Il Venezia lo prende per la collottola. Si
ritrova strapazzato e battuto il Napoli. Triste Venezia per la banda di
Colomba: fa tutto quello che non dovrebbe fare nella notte dei tre calci
di rigore sanzionati da Collina, fuori registro anche lui. Scavalcato
dal Venezia, il Napoli non è ripiombato all'inferno perché sono andate
in bianco anche Genoa e Catania. Buttata via l'occasione, le prossime
due ultime partite annunciano brividi e nuove paure. Quello che ha messo
in campo il Venezia, legittimo vincitore della partita che può dargli la
salvezza.
Dentro o fuori dall'area il fallo di Bonomi in affannoso recupero? Può
capitare che veda male anche il numero uno, il miglior arbitro del
mondo. L'indice di Collina puntato in direzione del dischetto, ritenuta
da rigore l'interferenza ai danni di Marcon. L'intuito soccorre Manitta,
però l'angolazione scelta da Poggi è di quelle irrimediabili. Venezia in
vantaggio, al '18: non riportabili i cori che la curva napoletana
rovescia su Collina. Rivisto in tivù, il fallo di Bonomi sembra commesso
appena fuori dall'area di rigore. Veniale o decisiva, meritevole della
punizione massima, la strattonata di Maurizio Rossi che affonda Vidigal
all'altezza del dischetto? Vicinissimo al presunto misfatto, su quel
pallone proveniente dalla piazzola del corner, Collina neanche viene
sfiorato dal dubbio. L'indice puntato come prima e come sopra: gli
insulti stavolta sono tutti in vernacolo veneziano, dalla curva arriva
di tutto, nella lingua di Goldoni. "Collina dagli un rigore", il coro
pieno di rabbia e d'ironia. Può mai sbagliare Dionigi, esimio
specialista del dischetto? Certo che no: Soviero va sulla destra, il
pallone gonfia la parte sinistra della rete. Pareggio napoletano al 34',
in mezzo ai casotti crescenti. Quarta esecuzione consecutiva di Dionigi
dal dischetto, settimo centro dal dischetto, gol numero 18. Collina al
centro del dissenso nello stadio animato dal tifo napoletano e dalle
voci appassionate nella curva veneziana. Sembra di stare a Napoli, come
previsto. Il Napoli gioca praticamente in casa, ma la cosa non gli
regala giovamento. Non c'è o non ci sarà, il Napoli. Ordine di scuderia
obbliga Martinez a starsene vicino ai centrali: Guerra trova ampi
corridoi e discreti cross. Vidigal opera stranamente sulla sinistra, con
evidenti iniziali impacci. Ma un minimo di scossa arriva proprio da lui:
due conclusioni stornate in angolo, la seconda origina il contatto da
rigore, contestato dai veneziani. Napoli senza vie di mezzo, troppo
lungo o troppo corto: un papocchio. Fuori partita Pasino sulla trequarti
sinistra. Evidenti gli impacci dei difensori: Poggi li mette in crisi
agendo da pivot, Marcon con la sua sveltezza. Le illuminazioni di
Manetti, tanta aggressività e l'attenzione difensiva che necessita:
questo è il Venezia; ancora meno il Napoli, incapace di cucire una
manovra degna. L'eccezione alla regola, non gradita dalla curva
napoletana che s'abbandona al becero lancio di razzi sul terreno di
gioco, è l'incornata di Stellone in chiusura di primo tempo: cross di
Martinez, il capitano s'avvita, vola Soviero. Scollato il Napoli,
riaddormentato dopo la parità raggiunta. Allergia da trasferta,
Strafalcioni difensivi in quantità industriale, fino a quando non si fa
male da solo. Fallaccio di D'angelo, in ritardo su Marcon ai venti
metri, la battuta di Maldonado non è granché, ma il pallone sfugge a
Manitta. Una papera certo. E solo allora, a frittata servita, Vidigal
può cominciare a spingere. Con queste conseguenze: la girata ravvicinata
di Dionigi trova un piede nemico a due metri dalla porta, la legnata del
portoghese incontra a sua volta il corpo di Maldonado, insuperabile nel
gioco aereo, lui e i compagni di reparto.
Napoli sciagurato e un pizzico sfortunato, graziato addirittura da
Poggi: fallo di Bocchetti sul mancino veneziano, stavolta insindacabile
il rigore sanzionato da Collina, superbo Manitta in tuffo, contro la
traversa il sinistro di Poggi in ribattuta. Complici le circostanze, il
Napoli s'accorge alla fine ha sbagliato tutto. Proprio la partita che
non doveva fallire, in condizioni psicologiche favorevoli. Adesso
rischia di ritrovarsi nei pasticci, sabato al San Paolo c'è la scatenata
Ternana: serve l'impresa. A rovescio la realizzano due giovanotti
napoletani, protagonisti della squallida, immotivata, incomprensibile
invasione di campo prima del fischio finale di Collina, anche lui
stavolta poco convincente.

 
MANITTA 5
BONOMI 5 (23'st Floro Flores 6)
D'ANGELO 4.5 (42'st Saber sv)
SAVINO 5.5
BOCCHETTI 5
MARTINEZ 5.5
MARCOLIN 5
VIDIGAL 6
PASINO 5 (41'st Montezine sv)
STELLONE 5
DIONIGI 6

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