Domenica 22/02/2004 – Ventottesima
giornata –
 

Napoli, puoi sognare.
Terza vittoria consecutiva per Simoni che
si porta a -8 dalla zona serie A.
L'ex Zeman piegato per la prima volta al San Paolo da una prodezza di
Savoldi.

 

NAPOLI – AVELLINO 1 – 0 (26062
spettatori)

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.
Guardalinee: Longo – Lanciano.

NAPOLI (4-3-3): Manitta, Zamboni, Carrera, Bonomi, Tosto,
Perovic, Marcolin (26'pt Olive), Vidigal, Zanini (34'st Pasino) Dionigi,
Savoldi (24'st Del Grosso).
Panchina: Brivio, Portanova, Montezine, Sesa. All. Simoni.
AVELLINO (4-3-3): Cecere, Sardo, Puleo, Contini, Moretti,
Ferraresi (34'st Manca), Nocerino, Tisci, Capparella, Sorrentino (34'st
Fusco), Stroppa (13'st Kutuzov).
Panchina: Anania, Di Cesare, Carnevali, Bagalini). All. Zeman.

MARCATORI: 6'st Savoldi.

Bel derby, emozionante per 100 minuti. L'ha spuntata il Napoli con il
gol di Savoldi, il primo al San Paolo, lo stadio che a metà anni '70
papà Beppe sapeva accendere. terza vittoria consecutiva, i 9 punti
riducono il distacco dal vertice: adesso il 6° posto è a 8 lunghezze e
prossime positive prestazioni possono dar corpo al progetto di Simoni,
arrivato tre mesi fa per tentare l'impresa, ovvero riportare il Napoli
in A. L'Avellino, pratico e ben messo in campo, s'è fermato dopo cinque
risultati utili. Zeman ha fatto soffrire il Napoli nei primi venti
minuti (palo di Stroppa al 19') e negli ultimi venticinque: l'arbitro
Dondarini ha annullato un gol di Sorrentino per il precedente fallo di
Contini su Manitta (c'era stata ostruzione da parte del difensore
irpino; provvidenziale al 3' di recupero l'intervento salvapartita del
portiere sul colpo di testa di Sardo. Il boemo, che ha perso per la
prima volta al San Paolo dopo l'esonero avvenuto nell'autunno del 2000,
se l'è presa con arbitro e guardalinee Lanciano anche per un intervento
di Zamboni in area con la mano e per l'espulsione di Nocerino oltre il
90'. E' stata legittima la vittoria del Napoli: Cecere, il portiere
dell'Avellino è stato tra i migliori.
Prese le misure all'Avellino, che era su differenti livelli atletici,
gli azzurri hanno creato una quantità industriale di palle gol,
accendendo i trentamila che si erano presentati a Fuorigrotta. Per i
primi 10' il derby è stato vissuto in un'atmosfera surreale: in silenzio
il San Paolo per ricordare Sergio Ercolano, il tifoso diciannovenne
morto 5 mesi fa in un ospedale di Avellino dopo la caduta nel fossato
del Partenio. Simoni aveva presentato il Napoli con un inedito 4-3-3, il
modulo zemaniano. Ha schierato Zanini non dietro alle punte Savoldi e
Dionigi, ma sul lato destro e per Moretti è stata autentica sofferenza.
L'Avellino ha sfoderato le sue armi migliori: è stato aggressivo e
accorto, sfiorando il gol al 5' (diagonale di Sardo di poco a lato) e al
19' (palo di Stroppa). Scosso da quella bruciante partenza degli
avversari, il Napoli ha reagito e così è cominciato il botta e risposta
con Cecere, portiere cresciuto nel vivaio di Soccavo. Ha iniziato
Savoldi, che fino a quel momento s'era dedicato ad un faticoso lavoro di
supporto: al 43' colpo di testa deviato da Cecere con la mano destra.
Poi la doppia bella giocata di Vidigal: al 44' il tiro del portoghese
respinto dal corpo di Cecere; al 47' la botta da fuori deviata in angolo
dal portiere che, in questa delicata fase, poteva contare solo
sull'appoggio di Puleo, il capitano, il difensore più affidabile.
Elevato il ritmo del Napoli anche a inizio ripresa. Utile a centrocampo
Olive, che aveva sostituito l'infortunato Marcolin nel primo tempo: ha
dato maggiore compattezza al reparto. Dalle parti di Cecere s'è rivisto
subito Vidigal, mediano dotato di senso tattico e spirito di sacrificio:
al 2'st respinto da Ferraresi il suo forte tiro. Un minuto dopo la
deviazione del portiere sulla bordata di Dionigi, lanciato sul filo del
fuorigioco da Perovic. Al 6' il gol di Savoldi, di sinistro, dopo aver
agganciato il pallone con il petto, un colpo forte da fuori deviato
leggermente da Moretti. Un gol che era costato sacrificio e infatti il
Napoli ha cominciato ad accusare un po' di stanchezza, Simoni ha
provveduto a sostituire Savoldi con Del Grosso. E' tornato alla ribalta
l'Avellino. Al 24' le contestazioni per il gol annullato a Sorrentino.
Zeman inseriva Kutuzov, il bielorusso che era stato spedito a sorpresa
in panchina, e l'attacco acquistava ulteriore peso sul lato sinistro. Il
Napoli si difendeva con attenzione, provando a piazzare il secondo colpo
in contropiede: Simoni metteva in campo Pasino e faceva riposare Zanini.
Pericoloso Kutuzov da fuori area al 31': il suo tiro deviato da Bonomi
in angolo dopo la respinta di Manitta. Lamentele dell'Avellino per il
sospetto mani di Zamboni in area al 41' e per l'espulsione di Nocerino
al 46' (doppia ammonizione, la seconda per un mani a centrocampo). Il
Napoli si faceva vedere solo una volta nel convulso finale, al 2' di
recupero: Dionigi aveva trovato le ultime energie per aggirare Puleo e
Contini, il suo tiro bloccato da Cecere, che sui calci piazzati si
lanciava in attacco per creare la parità numerica. Manitta riusciva a
ritagliarsi il momento di gloria e a realizzare un colpo importante
quasi quanto quello di Savoldi al 48': ottima respinta sul colpo di
testa di sardo. Non è stato sufficiente contro il Napoli, che ha vinto
con i suoi pezzi da novanta appena ritrovati e con il suo cuore. una
città comincia a sognare.

 
MANITTA 7
CARRERA 6
BONOMI 6
ZAMBONI 7
TOSTO 6.5
MARCOLIN 6 (26'pt Olive 6.5)
PEROVIC 6
VIDIGAL 7
ZANINI 6.5 (34'st Pasino sv)
SAVOLDI 6 (24'st Del Grosso sv)
DIONIGI 7
Simoni 7

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *