Domenica 14/03/2004 – Trentaduesima
giornata –
 

Dionigi riaccende il Napoli.
L'attaccante in gol dopo 141 giorni. Per
Montezine campionato finito.
I partenopei approfittano dei regali trevigiani e si allontanano dalla
zona calda.

 

NAPOLI – TREVISO 1 – 0 (14192
spettatori)

Arbitro: Cruciani di Pesaro.
Guardalinee: Lanciani – Ferraro.

NAPOLI (4-3-3): Manitta, Del Grosso, Portanova, Zamboni, Tosto,
Bernini, Montesanto, Vidigal, Zanini (9'st Martinez), Savoldi (13'st
Montezine), Dionigi (32'st Vieri).
Panchina: Brivio, Carrera, Bonomi, Sesa. All. Simoni.
TREVISO (4-4-2): Gillet, Galeoto, Bianco, Centurioni,
Lanzara,Chiappara, Gallo, Gobbi, D’Agostino (13’st Reginaldo),
Varricchio, Ganci (39’st Anaclerio).
Panchina: Lorenzini, Piano, Tinazzi. All. Buffoni.

MARCATORI: 5'pt Dionigi.

Regali trevigiani, li incarta il Napoli. Approfitta dei caveau,
ringrazia e porta a casa la vittoria in un involucro di
fischi,indirizzati soprattutto a Diongi. Clamoroso al San Paolo,
diventato luogo delle stranezze. Grigio il Napoli, colore della ghisa,
ma questi sono punti d’oro. Firmati appunto Dionigi, sorpreso da un
concerto di fischi quando Simoni l’ha richiamato in panchina, a
beneficio di Max Vieri, al 32’ della ripresa. L’alluvione di fischi
troverebbe spiegazione, sembra di capire, nella palla-gol divorata dal
cecchino di giornata minuti prima. Dionigi beatamente libero a sette
metri da Gilet, la botta di collo destro preferita alla conclusione
mirata è sbattuta contro il corpo del portiere trevigiano. Rabbia per il
mancato 2-0 scaccia sofferenze, avrà indispettito i fischiatori.
Prodigo, in versione grande benefattore il Treviso, nella domenica del
ritorno al gol di Dionigi, al bersaglio in fondo a 141 giorni di
astinenza. Fine del digiuno, ma doverosi ringraziamenti vanno a Tosto,
capace di confezionare l’assist sottoforma di crossa capo di una
percussione insistita in abbrivio di partita, e allo sventato Gallo, per
altri versi il migliore dei suoi, che ha servito al mancino del Napoli
l’involontaria opportunità di armare la spaccata vincente di Dionigi,al
5’ del primo tempo. Dribbling di Tosto, un altro ancora, l’interferenza
di Gallo, l’appoggio breve a beneficio dell’incursore napoletano, il
cross altrettanto breve, Dionigi più lesto di tutti, a pochi metri dalla
porta.
Sfruttato il cadeau, il Napoli ha ricevuto regali in serie da
Massimiliano Ganci, nel primo tempo. Ventidue anni compiuti a novembre,
l’attaccante s’è elevato ad involontario eroe del Napoli. Una sorta di
uomo in più, penalizzante al contrario per il Treviso, che avrebbe
meritato di approdare in vantaggio all’intervallo. Un grande benefattore
del Napoli, Ganci, diventato calciatore amato, da queste parti: divorate
tre irripetibili opportunità. La prima la 17’: Gallo a dettare il
taglio, al bacio il passaggio filtrante, solissimo Ganci, male
indirizzato, tragico, il diagonale. Al 31’ la palla-gol numero due,
confezionata questa volta da Chiappara: il passaggio, il taglio, Manitta
quasi aggirato, a lato la facilissima conclusione. Sul corpo di
Portanova, al 45’, il replicante ha scaricato la battuta al volo, anche
questa da posizione estremamente invitante.
Ritrovato il gol, Dionigi e il Napoli hanno buttato via, con Zanini,
l’opportunità per il raddoppio. Inservibile la parabola e la scelta del
fantasista, all’11’: il cross basso sarebbe andato a pennello. Zanini in
linea con Savoldi e Dionigi: quella sorta di tridente ha concesso al
Terviso le opportunità sopra descritte e il dominio del gioco attraverso
il possesso. Angosciante il Napoli, messo sotto dalla pressione e dalla
circolazione di palla degli avversari. Il Napoli, a lungo, non l’ha più
vista,almeno fino a quando Simoni ha scelto di rinunciare, uno dopo
l’altro, all’impalpabile Zanini e a Savoldi. Dentro Martinez e
Montezine, difesa a quattro e cinque centrocampisti: l’assalto
trevigiano non s’è interrotto, però Manitta ha smesso di vivere di
spaventi e di veri pericoli. Tenuto sotto pressione, a tratti persino
intontito dall’organizzazione di gioco trevigiana, il Napoli s’è
aggrappato ai suoi uomini migliori. Quelli fisicamente più efficienti:
hanno funzionato da argini Potanova, Del Grosso, Tosto, Montesanto e
Bernini.
Il Treviso ha continuato ad occupare la metà campo napoletana, non
trovando però ancora spazio per i suoi tagli in attacco e per
conclusioni portatrici di vere insidie. Le ha trovate invece il Napoli
con un solo attaccante, grazie soprattutto alle illuminazioni di
Montezine, costretto poi all’abbandono dall’intervento assassino di un
avversario. Lesione ai legamenti del ginocchi destro, campionato finito.
Vidigal intercettato da centurioni, puntuale Gillet su Bernini, e
l’assist di Tosto non capitalizzato da Dionigi nella maniera già
descritta. Il Napoli è approdato da vincitore al triplice fischio
arbitrale, ma in mezzo a cento paure. Sfogliatelle e pastiere per Ganci,
questo è il Napoli e questa è la serie B. Sospiri napoletani alla fine,
che fatica per vincere una partita.

 
MANITTA 6
PORTANOVA 6.5
DEL GROSSO 6
ZAMBONI 5
TOSTO 6
BERNINI 6
MONTESANTO 6
VIDIGAL 5.5
ZANINI 5 (9'st Martinez 6)
SAVOLDI 5 (13'st Montezine 6)
DIONIGI 6 (32'st Vieri sv)
Simoni 6

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