Mercoledì 06/10/2004 – Recupero della
prima giornata –
 

Napoli, la festa continua.
Varricchio realizza il gol-vittoria
facendo esplodere la gioia dei 50000 del San Paolo.
Tantissime occasioni per la squadra di Ventura che trova il varco giusto
nel rush finale.

 

NAPOLI – VIS PESARO 1 – 0 (43881
spettatori)

Arbitro: Grava di Conegliano.
Guardalinee: Boneso e Cariolato

NAPOLI (3-5-2): Belardi, Ignoffo, Scarlato, Savino, Abate,
Montesanto, Leandro (1'st Corneliusson), Corrent, Mora, Varricchio
(51'st Montervino), Berrettoni (38'st G. Esposito).
Panchina: Gianello, Accursi, Terzi. All. Ventura.
VIS PESARO (4-3-2-1): Ginestra, Caselli, Serafini (34'st
Balleello), Zappella, Bonura, Olivetti, Cacciaglia, Carlotto, Mazzeo
(14'st Mancino), Cazzola(4'st Mazzoli), Di Domenico.
Panchina: Spitoni, Baccello, Mazzoli, Pinto Fraga, Croce, Gaeta Mancino.
All. Lorenzini.

MARCATORI: 48'st Varricchio.

Cuore Napoli. Si può vincere anche così, in questa categoria. C'è modo e
modo, ma questo ha fatto ammattire il popolo napoletano. Il delirio come
al tempo di Maradona, al gol di Varricchio allo spirare della partita,
in pieno recupero. Sembrava inviolabile il portiere avversario,
l'attaccante l'ha infilato con l'ultimo tiro a disposizione. Un
diagonale da tre punti, 50000 napoletani pazzi di gioia. Sale il Napoli
in classifica, fa il suo recupero della prima giornata di campionato in
fondo ad una partita incredibile. Proprio come in un film, parte dello
spettacolo fornito dal Napoli. Commosso anche De Laurentiis, cose così
appartengono di norma al mondo dei sogni.
Cinquantamila voci, il tuono di Napoli. Cinquantamila cori, l'amore di
Napoli. Ad occhio e croce, 50000 spettatori, non tutti attesi. Più gente
e più tifo rispetto alla prima del nuovo Napoli, la piacevole grande
sorpresa di Napoli. Uno spettacolo al San Paolo e uno striscione per
rappresentare a De Laurentiis, uno che nel cinema ci sta alla grande per
professione, lo spettacolo di Napoli. "Aurelio, benvenuto ad Hollywood".
Paradosso napoletano: la prima diretta su Sky calcio ha trascinato allo
stadio più gente, molta di più rispetto alle previsioni più
ottimistiche. Spettacolare l'ambiente, non altrettanto il nuovo Napoli
in campo, nel primo tempo. Abate e Mora, ficcanti esterni in grado di
conquistare il cross e la linea di fondo, e poco altro. Vis Pesaro
guarnita in mezzo al campo, in tre davanti alla difesa a quattro, Mazzeo
e Cazzola piedi buoni organizzatori di buone ripartenze e triangoli di
alleggerimento, non proprio a ridosso dell'unica punta. Puntuale in
difesa, la squadra marchigiana ha messo palla a terra e attivata un
insidioso contropiede, nel rispetto del canovaccio preparato da
Lorenzini.
Vis Pesaro a disagio davanti a 50000 napoletani? Proprio no, le gambe
non hanno tremato, almeno nel primo tempo. Leandro, regista non è
riuscito a tenere legato il Napoli, a dettargli tempi e geometrie:
questione di esercizio e di abitudine. Corrent come impigliato nella
ragnatela avversaria. Nuovo Napoli spesso ha dovuto ricominciare da
capo, il passaggio a ritroso come principale connotato del suo primo
tempo. Centrocampo Napoletano a cinque, disposizione buona per i due
esterni. Abate spesso prevalente nell'uno contro uno: stornata dal
portiere avversario di piede, la conclusione da dieci metri, al 5'.
Napoli privo di aria, il Pesaro gli ha negato gli spazi vitali, però non
disdegnando il contropiede. Roba da fare male al Napoli, a lato il
diagonale di Di Domenico, unica punta ma non condannato alla solitudine;
inspiegabile l'errore del pur dotato Cazzola, al 9': una sciagura la
conclusione frontale. S'è mosso bene Pesaro in orizzontale, raddoppi in
serie, ma ancora sofferenze lungo le corsie esterne. Numero di Abate
(21'), Berrettoni in incornata non inquadra la porta. Cross al bacio di
Mora e grave enorme rischio per i marchigiani: due mezzi prodigi del
portiere Ginestra, il primo ad intercettare la botta di Corrent, l'altro
su Abate. Talvolta molto alto il Napoli, atteggiamento obbligato per chi
deve sbloccare la situazione. Normali e conseguenti le sofferenze sulle
ripartenze pesaresi. Due contro due, rifinitura come si deve di Mazzeo a
beneficio di Di Domenico, ma pasto troppo leggero per Belardi la
conclusione centrale. Varrichio e Berrettoni mai prevalenti nell'uno
contro uno: vanificato il buon lavoro di Abate e Mora. Il baby biondino,
di proprietà del Milan, incontenibile in avvio di ripresa: fuga profonda
e cross, decisivo il riflesso di Ginestra. Una parata d'istinto.
Corneliusson per Leandro, centrale è diventato Corrent. Napoli
straripante, ma frenato dal palo, alcuni minuti prima dell'espulsione di
Carloto, colpevole di aver affondato Mora da tergo. Destro da gol di
Abate (10'st), rasoterra e palo pieno. Numero stavolta di Mora, un po'
di avversari seminati in dribbling, la conclusione ribattuta in corner.
Pesaro in 10, ripresa a senso unico, in campo s'è visto finalmente un
altro Napoli, sostenuto da un tifo incredibile, roba d'altri tempi al
San Paolo. Purtroppo privo a lungo di veri risolutori. Cinquantamila
urla, il nuovo Napoli è piaciuto, nel secondo tempo. Palla a terra,
aggressivo, profondo, palle-gol. Complice l'inferiorità numerica del
Pesaro. Berrettoni di sinistro, Varricchio prima sfortunato e poi
egoista, e tutta una serie di situazioni finite a "buone donne" per il
classico pelo. Ma dai e dai, non poteva finire come è finita. Arresto di
Varricchio, lo stop di piatto destro, giravolta e tiro con lo stesso
piede, in pieno recupero, al 48'. Pallone in rete all'altezza del palo.
Il diagonale della felicità napoletana, la rasoiata della disperazione
pesarese. Provate ad immaginare cosa è diventato lo stadio in quel
momento e quando l'arbitro ha fischiato la fine. Il delirio al San
Paolo, riecco le note e le parole del "Surdato 'nnammurato". Oje vita,
oje vita mia.

 
BELARDI 6
IGNOFFO 6
SCRARLATO 6
SAVINO 6
ABATE 7
MONTESANTO 6
LEANDRO 5 (1'st Corneliusson 6)
CORRENT 5.5
MORA 7
VARRICCHIO 7 (51'st Montervino sv)
BERRETTONI 5.5 (38'st G. Esposito sv)

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