Domenica 07/11/2004 – Nona giornata –
 

Varricchio rilancia il Napoli.
Il gol dell'attaccante e l'autorete di
Maschio segnano il derby con gli spigolosi sanniti.
Ventura torna alla vittoria dopo 5 gare. Belardi para un rigore a
Cutolo.

 

NAPOLI – BENEVENTO 2 – 0 (27882
spettatori)

Arbitro: Ceci di Campobasso.
Guardalinee: Mirabile e Bilotta.

NAPOLI (4-4-2): Belardi, Accursi, Scarlato, Ignoffo, Mora, Toledo
(26'st Bonomi), Corrent (42'st Montervino), Gatti, Abate, Varricchio,
Sosa.
Panchina: Gianello, Terzi, Leandro, Corneliusson, Berrettoni. All.
Ventura.
BENEVENTO (4-4-2): Lotti, Colletto (7'pt Capone), Tachangai,
Voria, Di Sauro, Maschio, Giugliano (21'st Massaro), Menolascina, De
Liguori (9'st Cutolo), Molino, Di Nardo.
Panchina: D'Urso, Imbriani, De Palma, Mastrolilli. All. Benedetti.

MARCATORI: 33'pt Varricchio,
3'st Maschio (aut).

Abate per Varricchio all 33' della prima parte. Pallone battuto da
destra, l'attaccante ad incrociare sul primo palo, tocco vincente, gol
del vantaggio. Mora per abate all'altezza ancora del primo palo,
preceduto dall'intervento maldestro di Maschio chiaramente in
confusione, in avvio di ripresa: 2-0, diversa la dinamica, identica la
concezione dello schema. Napoli l'ha vinto così il derby con il
Benevento, il primo nella storia dei due club e delle due città. Stesso
schema nel cuore del secondo tempo: l'assist di Abate per il taglio di
Sosa, il pallone contro la parte bassa del palo di Lotti, in mezzo
all'assalto beneventano nella ripresa, inesistente, insistente,
ininterrotto, scandito da una buona produzione di palle-gol.
Derby pieno di cose, ardente, movimentato, combattuto. Una sfida segnata
da momenti emozionanti: anche un tiro di rigore, non impeccabile
l'esecuzione dal dischetto di Cutolo (29'st), strepitoso però il guizzo
di Belardi, il tuffo sulla sua destra per la respinta che ha stroncato
il Benevento e spinto il nuovo Napoli incontro alla vittoria, peraltro
pienamente legittima, a distanza di un mese e un giorno dall'ultima.
Una scena da vero derby, alla fine. Quelli del Napoli tutti intorno a
Belardi, investito dell'applauso entusiastico e liberatorio dei tifosi
napoletani. Battimani e cori a mo' di ringraziamento: il portiere
riemerso dal turn-over dopo due partite protagonista assoluto. La scena
per dire della consistenza e della pericolosità dell'assalto beneventano
dopo il 2-0. Calcio di rigore a parte (l'inutile manata di Ignoffo ad
impedire l'avanzata in area del guizzante Di Nardo: unico fischio
preciso dell'arbitro Celi, altrimenti prodigo in decisioni molto
originali). Una prodezza in un secondo tempo pieno di piccoli e grandi
prodigi. Belardi s'è dovuto travestire da Buffon almeno in tre
fondamentali circostanze: stornata in corner l'esecuzione al veleno di
Menolascina, da fermo, al 15'st; due minuti dopo, il volo e il colpo di
reni in opposizione alla conclusione ravvicinata di Molino; strepitoso
il balzo, al 19'st, ad interferire sulla botta a colpo sicuro di Di
Nardo. Il Benevento inspessito dall'inserimento di Cutolo sulla
sinistra, più attaccante e con superiore qualità rispetto a De Liguori.
Benevento ribelle quando s'è trovato sotto di due gol. Napoli stavolta
tonico, tosto, reattivo, temperamentale, vincitore con merito, al di là
della consistente aggressione beneventana e dei prodigi di Belardi.
Napoli con il nuovo modulo: la linea difensiva rimodellata a quattro,
due esterni d'attacco, Toledo e Abate, e due punte. Doppia conclusione
di Varricchio, 6' e 16', senza esito, e uno strafalcione di Gatti a
costringere Accursi all'interferenza disperata su Molino, prima del gran
gol del vantaggio napoletano. Sopravvenuto in seguito ad una modifica
operata da Ventura. Abate spostato da sinistra a destra, prepotente
percussione in velocità, l'oppositore scavalcato in tromba, cross
riavvicinato a rientrare, chiaramente al bacio: Varricchio s'è
catapultato col piatto destro al volo, bruciando tutti. Delirio Napoli,
a quel punto. Lo stadio (meno di 30000 spettatori, compresi i
beneventani) è passato in un amen da precoci fischi agli applausi.
Laddove i fan del Benevento non hanno mai smesso di applaudire i
beniamini.
Nuovo modulo e Belardi, hanno reso il Napoli più affidabile, più svelto,
e talvolta provvisto anche di profondità. Questo grazie alla sostanza
che hanno aggiunto Gatti davanti alla difesa, Corrent centrale e Abate,
diventato incontenibile dopo l'assist del primo gol e inesauribile in
seguito. Varricchio ha mandato in confusione e costretto al fallo
Tchangai, alla battuta da destra è andato Mora con il mancino,
sventurata la deviazione di Maschio, messo in evidente agitazione da
Abate, il Beneventano di Sant'Agata dei Goti che in pratica ha
contribuito a mandare in paradiso il Napoli e messo in croce il
Benevento, con grande delusione dei napoletani (Molino, Di Nardo, De
Liguori, Cutolo) usciti sconfitti dal derby che ha rischiato di non
andare in onda. Acqua alta, quaranta centimetri, causa pioggia, negli
spogliatoi del San Paolo, due ore prima del fischio d'inizio.

 
BELARDI 8
ACCURSI 6
SCRARLATO 7
IGNOFFO 6.5
MORA 6
TOLEDO 5.5 (26'st Bonomi sv)
CORRENT 6 (42'st Montervino sv)
GATTI 6.5
ABATE 7
VARRICCHIO 6.5
SOSA 6.5

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