Mercoledì 08/12/2004 – Quattordicesima
giornata –
 

Il Foggia sbriciola il Napoli.
Azzurri disastrosi. Cellini (2), Cimarelli
e Mounard chiudono la partita.
Tentativo di invasione sventato dalla polizia: gara sospesa 2'. Squadra
in ritiro. Fiducia a Ventura, rivoluzione a Gennaio.

 

FOGGIA – NAPOLI 4 – 1 (9000
spettatori)

Arbitro: Velotto di Grosseto.
Guardalinee: Lulj e Fraboni.

FOGGIA (4-3-1-2): Marruocco, Galeotti, Pagliarulo, Tomei, Micco,
Cimarelli (18'st Di Gennaro), Moro, Stefani, Oliveira, Cellini (39'st Da
Silva), Mounard(36'st Cichella).
Panchina: Efficie, Servi, Pascariello, La Porta. All. Giannini.
NAPOLI (3-5-2): Belardi, Terzi, Ignoffo, Savino (1'st Accursi),
Abate, Montesanto, Corrent, Montervino (12'st Gatti), Mora, Varricchio,
Berrettoni (12'st Toledo).
Panchina: Gianello, Corneliusson, S. Bonomi, Leandro. All. Ventura.

MARCATORI: 17'pt Cellini, 27'pt Cellini, 45'pt
Montesanto
, 4'st Cimarelli, 30'st Mounard.

Disastro Napoli: una sbandata senza precedenti. In un colpo solo, i
partenopei ci rimettono faccia, dignità, orgoglio, onore. E, per
chiudere, i tre punti, finendo in ritiro punitivo. Ma davanti ad una
prestazione del genere, la classifica passa in secondo piano. Sarà
semmai un problema tra due settimane se le distanze dai play off
aumenteranno in maniera tale che neanche l'arrivo di tre-quattro
superman basterà per colmare le distanze. Brutto Napoli, forse il più
brutto visto finora: slegato, pasticcione, impaurito, inerme.
Complimenti, invece, al Foggia e a Giannini.
La svolta che cercava il Napoli allo Zaccheria, la trovano invece
Cellini e compagni: strapazzano l'avversario, lo piegano per ben quattro
volte (due per tempo), affondano come e quando vogliono in quegli spazi
invitanti e davanti ad avversari ridotti in statue. Anche l'equilibrio
tattico, pure inseguito da Ventura, viene invece ritrovato da Giannini:
il Principe disegna un Foggia frizzante dalla cintola in su, reattivo a
centrocampo, appena incerto in retrovia ma quasi mai in affanno se non
un po' in avvio e un altro po' nella ripresa. Preziosa la qualità
regalata da Oliverira sulla trequarti, ancor più decisivo il fiuto del
gol di Cellini, ex attaccante del Montevarchi in C2, assistito dal
francese Mounard, imprendibile sulla fascia sinistra, autore di un'altra
rete. Completa il quadro Cimarelli, schierato a destra con licenza di
offendere. Napoli ridotto a brandelli, persino ridicolizzato nel finale
da un Foggia a digiuno di vittorie dalla 6a di campionato, quasi due
mesi. Napoli mortificato da una squadra che fino a quel momento aveva
segnato la miseria di 3 reti in casa. In un colpo solo centra il poker.
Laddove terminano i demeriti degli ospiti cominciano i meriti dei
padroni di casa.
Il Napoli si schiera senza Sosa (che aveva accusato problemi ad un
polpaccio nel ritiro di Manfredonia) e Scarlato (al seguito della
squadra ma non arruolabile). Attenuanti che lasciano il tempo che
trovano. Ventura schiera Berrettoni al fianco di Varricchio e Ignoffo da
centrale difensivo con Terzi a destra. La partenza non lascia presagire
un pomeriggio simile: per un quarto d'ora, il Napoli prova a distendersi
in attacco e pungere con Varricchio e Berrettoni. Ma non sono neanche
graffietti. Il Foggia intuisce che il diavolo è meno terribile di quanto
era stato dipinto. E al primo tentativo (17') passa in vantaggio: su un
calcio di punizione dalla trequarti, concessa magnanimamente
dall'arbitro Velotto, Mounard mette al centro per Cellini che, tutto
solo in piena area, trafigge di testa Belardi. D'ora in poi è solo
Foggia: occasioni per Cimarelli (20' e 22'), bordata di Micco (23'),
spunto di Mournard (24'). Il Napoli balla paurosamente: non riesce a
fare filtro, né a riorganizzarsi, e al 27' capitola per la seconda
volta. Uguale alla prima: cross di Micco dalla sinistra ed ancora di
testa Cellini trova il varco giusto per la sua doppietta della giornata.
La faccia di De Laurentiis, seduto in tribuna, è bianca come la cera.
Scurissima quella di Marino. Soltanto al 45', dagli sviluppi di un
calcio d'angolo, Montesanto indirizza a rete, il pallone incoccia sulla
schiena di Tomei ed inganna Marruocco.
Nella ripresa si riceve il quadro completo della fragilità del Napoli:
Ventura cambia un improponibile Savino con Accursi che si posiziona a
destra mentre Terzi passa al centro ed Ignoffo si sposta a sinistra. Ma
nello sbando ci si mette anche la jella: al 4', Ignoffo sbaglia un
disimpegno e Cimarelli ne approfitta, bucando ancora Belardi da circa 20
metri. Ventura cambia due pedine nel tentativo di rimediare: dentro
Gatti per Montervino (contusione al ginocchio sinistro) e Toledo per
Berrettoni. Ma Accursi (già menomato per una distrosione al ginocchio
destro) abbandona il campo al 29' e un minuto dopo Mounard va ancora a
bersaglio per l'apoteosi rossonera.

 
BELARDI 5
TERZI 4
IGNOFFO 4
SAVINO 4 (1'st Accursi 5)
ABATE 5
MONTESANTO 5
CORRENT 5.5
MONTERVINO 5 (12'st Gatti 5)
MORA 4.5
VARRICCHIO 4.5
BERRETTONI 4.5 (12'st Toledo 5)

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