Domenica 09/01/2005 – Diciottesima
giornata –
 

Napoli, pari senza gloria.
Entra in zona play off ma Sosa segna solo
nel recupero e i tifosi contestano Ventura.
Vis Pesaro incompleta a lungo in vantaggio con il partenopeo Gaeta,
campani di nuovo in affanno nonostante i rinforzi.

 

VIS PERSARO – NAPOLI 1 – 1 (3000
spettatori)

Arbitro: Herberg di Messina.
Guardalinee: Ponziani e Maccarone.

VIS PESARO (4-4-2): Ginestra, Caselli, Balleello, Zappella,
Gabrieli, Bonura, Ciaccaglia (34'st Pinto), Carloto, Mazzoli, Gaeta
(25'st Mazzeo), Di Domenico.
Panchina: Spitoni, Casolla, Omiccioli, Cabrini, Croce. All.Piccioni.
NAPOLI (4-4-2): Belardi, Romito, Scarlato, Ignoffo, Mora,
Gautieri, Corrent, Fontana (36'st Abate), Consonni, Sosa, Pià.
Panchina: Gianello, Terzi, Bonomi, Montesanto, Gatti. All. Ventura.

MARCATORI: 42'pt Gaeta, 47'st Sosa.

Nel giorno in cui il Napoli entra per la prima volta in zona play off,
riaffiorano antichi disagi, soliti problemi, vecchie confusioni mentali
e tattiche. Il Napoli acciuffa uno striminzito pari per il rotto della
cuffia e in pieno recupero: su rigore, al 47'st, concesso magnanimamente
dall'arbitro Herberg. Penalty peraltro neanche trasformato direttamente
da Sosa, bensì dopo la respinta del portiere.
Come se i cinque innesti non ci fossero mai stati. E' sembrato di
rivedere la squadra di prima di Natale: arruffona, compassata, senza
un'idea di gioco, incapace di arrivare in gol. Per giunta davanti ad un
avversario modesto, privo di tre titolari (Cazzola, serafini, e
Olivetti), che passa in vantaggio con il napoletano di via Duomo, Gaeta
(non esulta per rispetto) e che persino stenta a credere di essere
passato in vantaggio. Basti pensare che tutta la gestione della Vis
Pesaro costa quanto la metà di Pià. Un manipolo di giovani che dopo il
gol si dispone in nove al di qua della linea del pallone e comincia a
mordere, raddoppiare, chiudere tutti gli spazi possibili e immaginabili.
Il Napoli disattende tutte le attese della vigilia. Dimostra di non
essere questa macchina da gol micidiale come si voleva far credere.
Picchia in testa. Gautieri sembra un corpo estraneo a destra, Pià non
viene mai servito in profondità e Sosa, nonostante riesca a segnare il
gol che piazza il Napoli nei play off, non impensierisce mai seriamente
il portiere avversario. A questo punto anche ventura sale sul banco
degli accusati. tocca a lui dare un'identità di gioco a questa squadra,
trovare lo schema più concreto per sfruttare le qualità dei nuovi
arrivati, mandare in campo chi ha più energie di un altro. Oggi si
metterà nero su bianco anche per Calaiò e domani l'attaccante
palermitano si aggiungerà agli altri cinque acquisti. Ma se non si trova
in fretta un'idea di gioco precisa e si mettono a punto degli schemi,
anche Calaiò finirà con il perdersi in quella manovra contorta e
improduttiva. Ieri i napoletani hanno contestato a viva voce il tecnico.
E Pierpaolo Marino, sconcertato per la prestazione collettiva, ha
aggiunto: "E' chiaro che a questo punto sembra esposto anche
l'allenatore. Abbiamo allestito una squadra forte, per vincere, ma non
mi è sembrato che abbiamo cercato proprio quello. siamo stati
presuntuosi in avvio e si notano troppe difficoltà nello sviluppo della
manovra. quello che ho visto io, l'avete visto anche voi. adesso abbiamo
giocatori in grado di risolvere da soli una gara ma non vengono cercati
nel modo giusto".
Presunzione e approssimazione la fanno da padrona nel primo tempo. Il
Napoli s'avvicina alla gara con la testa sbagliata. Gli elogi dopo la
vittoria sul Giulianova evidentemente hanno contagiato indirettamente
tutto lo spogliatoio. Probabilmente inciderà anche la stanchezza della
seconda gara in quattro giorni negli ultimi arrivati. In campo c'è Sosa
al fianco di Pià e non Varricchio che a questo punto spera di poter
passare al Pescara nell'affare Calaiò. E, poi, in difesa, fa il debutto
romito sulla destra al posto di Terzi. Gli azzurri cominciano al piccolo
trotto. si registra qualche scambio in velocità tra Sosa e Pià che
produce solo un calcio piazzato dal limite, un tiro sbilenco di Sosa, un
pallonetto improbabile di Gautieri, una deviazione impercettibile di
Pià. Manca l'accompagnamento giusto all'azione offensiva. Corrent e
Consonni, ma soprattutto Fontana, non sono gli stessi visti contro il
Giulianova. Ma è preoccupante il debutto di Romito che giammai potrà
agire da quarto a destra. ed al 42', al primo affondo dei padroni di
casa il Napoli capitola in modo anche umiliante: taglio di Mazzoli per
Gaeta (che non è in offside), nessuno va a chiudere e il napoletano
trafigge Belardi.
Nella ripresa, il Napoli, anche sulla spinta dei nervi, si catapulta dal
primo minuto nella metà campo della Vis Pesaro. E' un assalto ma assalto
scriteriato, confusionario, inefficace. Si gioca spesso in orizzontale,
si creano grandi mischie ed in una controfuga di Mazzoli, Scarlato è
costretto ad atterrarlo e ad essere espulso per doppia ammonizione. In
dieci, il Napoli attacca sempre ma soltanto in recupero, Zappella
aggancia Pià in area e Sosa va a battere il rigore: Ginestra respinge ma
il Pampa riprende di sinistro ed insacca di destro. E' la sua quarta
rete (3 su rigore), stavolta a capo di un'altra prestazione
sconcertante, completata dall'annullamento in serata del volo da Rimini
a Roma con rientro della squadra in pullman a Napoli. Poteva essere una
forma di castigo, invece solo una coincidenza. Ma si prevedono sette
giorni terribili per Ventura: adesso la sua panchina traballa davvero.
Ed è già in allerta Cavasin.

 
BELARDI 5.5
ROMITO 5
SCARLATO 5.5
IGNOFFO 6
MORA 6
GAUTIERI 5
CORRENT 5
FONTANA 5 (36'st Abate sv)
CONSONNI 6
PIA' 5.5
SOSA 5.5

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