Domenica 24/04/2005 – Trentunesima
giornata –
 

Napoli, magie per la B.
Al 92' è 1-2: in 60 secondi due gol e
trionfo. Secondo posto più vicino.

 

NAPOLI – FOGGIA 3 – 2 (30681
spettatori)

Arbitro: Velotto di Grosseto.
Guardalinee: Fittante e Bilotta.

NAPOLI (4-2-3-1): Gianello, Grava, Scarlato, Ignoffo, Bonomi
(33'st Mora), Montervino, Corrent, Abate, Pià, Consonni, Calaiò.
Panchina: Renard, Terzi, Accursi, Montesanto, Gatti, Schettino. All.
Reja.
FOGGIA (3-4-3): Marruocco, Galeotti, Tornei, Pagliarulo, Nardini,
Catalano, Stefani, D'Agostino (14'st Filippi), Grieco (35'st Cimarelli),
Cellini, Mounard (45'st Pascariello).
Panchina: Efficie, Di Bari, Cirillo, Pollino. All. Morgia.

MARCATORI: 2'pt Grieco, 11'st Calaiò, 32'st
Mounard,
48'st Pià, 49'st Scarlato.

Manicomio Napoli, follia Foggia. Campione di masochismo il Napoli, per
96'. Prossimo alla perfezione il Foggia, folle suicida nell'overtime:
partita vinta fino al secondo minuto di recupero, persa nei due
successivi. Il Napoli dispensatore di emozioni e sofferenze, due volte
in svantaggio, ma in grado d'inventarsi sessanta secondi appunto da
manicomio. Scarlato in funzione di torre, pasticcio dei centrali
foggiani, Pià furbo come una faina, piatto destro e gol. Due a due al
48'st. Ancora Pià, allo spirare della partita, quarto minuto di
recupero. Cross breve a pelo d'erba a beneficio di Scarlato, in
posizione di centrattacco, collo interno destro, Marruocco come
folgorato, 3-2 in clamorosa rimonta.
La zona Napoli come fattore decisivo, non c'è altro verso per il Napoli
al San Paolo. Terza vittoria consecutiva all'overtime nel suo stadio.
Adrenalina pura, anzì di più. una scarica elettrica per il popolo del
Napoli. Superate paura e tensione conseguenti al lancio di due petardi
all'interno dello stadio e di due lacrimogeni fatti esplodere
all'esterno dalla polizia, la gente di Napoli alla fine ha gradito la
razione di forti emozioni. Complimenti all'autore dello striscione in
mostra nel settore distinti: "Tanto già lo so, segna Calaiò". Previsione
imbroccata in pieno, l'attaccante è tornato al gol dopo 50 giorni, non
accadeva dal 5 marzo a Chieti. Cross da sinistra di Bonomi, perentoria
l'incornata di Calaiò, il pallone è andato a morire sotto l'incrocio dei
pali.
Iniziale unica punta sostenuta da Pià che gli girava intorno, il mancino
è andato a segno dopo aver sprecato due ghiotte opportunità, nel primo
tempo. Adeguato e tempestivo il taglio ad onorare il passaggio filtrante
di Montervino, in vena anche di assist, il pallone scaricato su
Marruocco in uscita. Pigro e morbido il successivo piatto sinistro
sull'appoggio a rientrare di Abate. Graziato due volte il Foggia in
precoce vantaggio e in grado di offrire una buona interpretazione.
Nardini e D'Agostino gli esterni votati anche all'offesa, il primo
addirittura inafferrabile con il passare dei minuti. Tosto e
professorale Catalano, un dominatore in mezzo al campo con Stefani.
Larghi i tre attaccanti, disponibili al contropiede malefico, solleciti
in ogni caso. Morgia l'ha imbroccata in pieno, fino al secondo minuto di
recupero, al di là delle opportunità che il Napoli s'è procurato, prima
e dopo il pareggio di Calaiò. Quelle non capitalizzate dall'attaccante,
una di Consonni (conclusione ravvicinata a centrare il portiere,
l'improvviso intervento nel finale quasi sulla linea di porta foggiano),
l'altra di Pià (avrebbe meritato un trattamento diverso il servizio di
Calaiò), e infine l'esecuzione in acrobazia di Corrent, generoso nella
parte del Fontana di giornata. Marruocco in volo, pallone in corner. Il
Foggia posseduto da attimi di follia autodistruttiva; matto il Napoli.
Immediato il primo cadeau, all'alba della partita. Sonno di Abate,
facile il cross di D'Agostino, facilissimo il piatto sottomisura da due
metri di di Grieco, napoletano di Forcella, l'abc imparato alla scuola
calcio di Sommella. Esattamente da Manicomio il secondo regalo
napoletano, al 32' della ripresa. Bonomi sul pallone, come un
borseggiatore Nardini: soffiato l'attrezzo al difensore, il cross
all'altezza del palo è un bacio per l'incornata di Mounard. Foggia di
nuovo in vantaggio e stavolta anche padrone del campo. Sotto choc il
Napoli, imprigionato a lungo dalla ragnatela foggiana. Emblematica la
sequenza che ha annunciato in pratica il primo pareggio del Napoli.
Grieco in ripartenza, servito come prete all'altare Cellini, indomabile
e insidioso, autore di una doppietta all'andata: conclusione mirata, il
pallone ha picchiato contro il palo. Vicino allo 0-2, Cellini attivato
dall'imprendibile Nardini, s'è pappato l'occasione dell'1-3.
Poi aggancio e sorpasso realizzati con il cuore e la forza della
disperazione. La gioia popolare annacquata però dal pareggio di Avellino
e Rimini. L'unico risultato che va male al Napoli.

 
GIANELLO 6
GRAVA 5.5
SCARLATO 6.5
IGNOFFO 5.5
BONOMI 5.5 (33'st Mora sv)
MONTERVINO 6.5
CORRENT 6
ABATE 6
CONSONNI 5.5 (12'st Calaiò 5)
PIA' 6.5
CALAIO' 6.5

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