Domenica 07/08/2005 – Coppa Italia – 1°
Turno –
 

Il Napoli lascia il segno.
Espulsi Grava e Montervino. Ma Calaiò e
Sosa piegano il Pescara.

 

NAPOLI – PESCARA 2 – 0 (5000
spettatori)

Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Guardalinee: Fornasin e D'Agostini.

NAPOLI (4-2-3-1): Iezzo, Grava, Romito, Giubilato, Montervino,
Montesanto, Fontana (40'st Gatti), Capparella, Pià (15'st Amodio),
Bogliacino, Calaiò(24'st Sosa).
Panchina: Gianello, Nigro, L. Vitale, Varricchio. All. Reja.
PESCARA (4-2-3-1): Tardioli, Mottola (31'st Vicentini), Pomante,
S. Vitale, Aquilanti, Minopoli, Caremi, Vellucci (24'st Triuzzi),
Ciofani, Croce, Paponetti (35'st Di Pietro).
Panchina: Aridità, Caverni, Gennaro, Paolucci. All. Sarri.

MARCATORI: 46'pt Calaiò, 35'st Sosa.

Prima in dieci uomini, poi in nove. Ma il Napoli c'è sul piano del
temperamento. Riesce a riordinare le fila e a centrare il bersaglio con
l'uomo in meno allo scadere del primo tempo: abile l'incursione di Pià
in area, tempestiva la conclusione a volo di Calaiò che da buon ex non
esulta. Con due uomini in meno, poi, concede il bis nella ripresa:
passaggio millimetrico di Fontana per Sosa, subentrato a Calaiò, stop di
petto e mezza girata sul primo palo. Passaggio del turno assicurato. Ma
il Pescara è fragile per abbozzare una reazione. Imbottiti di sette
giovani del vivaio, gli abruzzesi mostrano solo tanta applicazione nella
fase difensiva, smarrendosi dalla trequarti in su. Iezzo rimane quasi
inoperoso per tutta la partita e all'unica minaccia portata verso la
porta del Napoli, Paponetti incespica sul pallone vanificando
l'occasione dell'uno a uno.
La sfida nasce nel segno dell'incertezza più assoluta. Entrambe
aspettano i verdetti dell'ultimo grado di giudizio (il Consiglio di
Stato) per sapere in quale categoria dovranno giocare. Così Napoli e
Pescara mandano in campo formazioni incomplete con la differenza però
che i partenopei hanno già nelle loro fila giocatori del calibro di
Calaiò, Pià, Fontana, nonché i nuovi Bogliacino (numeri da applausi) e
Amodio, mentre il Pescara, tolti Croce, Pomante e Minopoli, deve
attingere dal settore giovanile, pur valido come mostrato. In tribuna
c'è De Laurentiis che non ha resistito a stare lontano dal San Paolo
come aveva annunciato. Il presidente ha modo nell'intervallo e a fine
gara di sottolineare le storture del sistema calcio: "Siamo fiduciosi
nel Consiglio di Stato che è composto da magistrati incontaminati. E'
l'unico organo che non annovera elementi trasversali. Il termine
perentorio è italiano e sappiamo cosa vuol dire. Non capisco come la
Coavisoc si sia presa la responsabilità di procrastinare i termini anche
per i contributi previdenziali. Ad ogni modo vanno riscritte le regole
del calcio e vanno adeguate ai tempi. E' un mondo giunto alla frutta. e
forse chi lo regge sarà stanco di modernizzarlo. Noto acrimonia tra le
società e poca attenzione alla B e alla C. Invece bisogna sedersi a un
tavolo e discutere per il bene di tutti.
Ma il presidente del Napoli, ieri, è rimasto soddisfatto della
prestazione della squadra. Dopo dieci minuti saltano i nervi a Grava che
scalcia Croce con il pallone Lontano e Farina lo espelle. Reja ridisegna
lo schema arrestando Montesanto e spostando Capparella al centro. Il
Pescara dei giovani riesce a tenere testa all'avversario con
apprezzabile generosità. E soltanto allo scader, Pià soffiando la sfera
ad Aquilanti, serve l'assist a Calaiò che di sinistro centra l'angolo
giusto. Nella ripresa, si fa espellere anche Montervino. Ma il mestiere
del Napoli prevale sull'inesperienza degli avversari e Sosa piazza il
colpo del ko.

 
IEZZO 6
GRAVA 4
ROMITO 6
GIUBILATO 6
MONTERVINO 5
MONTESANTO 6
FONTANA 6.5 (40'st Gatti sv)
CAPPARELLA 6
PIA' 6.5 (14'st Amodio 6)
BOGLIACINO 6.5
CALAIO' 6.5 (24'st Sosa 6)

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