Domenica 28/08/2005 – Prima giornata –
 

Napoli subito padrone.
Acireale generoso. Calaiò: doppietta. De
Laurentiis assente per protesta.

 

ACIREALE – NAPOLI 0 – 2 (2354
spettatori)

Arbitro: Lena di Ciampino.
Guardalinee: Perri e Bianchi.

ACIREALE (4-5-1): Corona, Paolacci, Farina, Cocuzza, Facci,
Mancino (1'st De Francesco), C. Scarlato, Genevier (35'st Vitiello),
D'Alessandro, Merito (7'st Miftah), Giglio.
Panchina: Leacche, Ranieri, Vadalà, Ierna. All. Ugolotti.
NAPOLI (4-2-3-1): Iezzo, Grava, Romito, Maldonado, Savini,
Montervino (26'st Amodio), Fontana, Capparella, Pià (35'st Gatti),
Bogliacino (24'st Sosa), Calaiò (39'st Sosa).
Panchina: Gianello, Nigro, Giubilato, Vitale. All. Reja.

MARCATORI: 14' pt Calaiò,
1'st Calaiò.

Qualità da serie B, anima e spirito da C1. Calaiò bussa due volte, 300
applausi napoletani. "Vi vogliamo così", sotto il sole picchiatore, 35
gradi di temperatura. Cori e battimani napoletani e un'ombra di
malinconia: è mancato l'applauso di De Laurentiis. Un'assenza per
protesta. una clamorosa diserzione, ancorché giustificata. Il presidente
ha ritenuto di contestare. Spiegherà alla fine il DG Marino: "mareggiato
e avvilito, De Laurentiis ha preferito rinunciare alla trasferta ad
Acireale. S'è battuto per la giustizia, ma non è riuscito ad averla. Il
Napoli con i panni da fatica privato dell'applauso del suo presidente.
L'abito da lavoro per cominciare bene: lasciate a casa giacca e
cravatta. Inizio napoletano comunque da signori, buona la prima, tre
punti in trasferta, allo stadio Tupparello, teatro di televisione
selvaggia. Provveda, presidente Macalli. Napoli padrone, come da facile
pronostico. due piani al di sotto del titolato e attrezzato avversario
il generoso e dignitoso Acireale, tutto corsa e buona volontà,
l'evidente talento di D'Alessandro e il Napoletano Cristian Scarlato,
fratello di Gennaro, gli elementi più cospicui. Cinque centrocampisti ad
intasare la zona mediana, una casuale palla-gol trovata all'alba della
partita (deviazione brevissima, ravvicinata di Merito: Iezzo puntuale
all'altezza del palo) e il gol annullato a Merito al 34' del primo
tempo. Il secondo assistente Bianchi ha segnalato la posizione di
fuorigioco all'arbitro Lena. Infine, l'indirizzo giusto non trovato per
centimetri da Genevier, in chiusura di primo tempo. Tenace e mai
arrendevole, l'Acireale non ha potuto prendersi in attacco altre
licenze, disarmato sistematicamente dall'insuperabile Maldonado e
dall'attento Romito.
Primo tempo del Napoli da squadra di B, la ripresa all'insegna
dell'eccessiva leziosità e dell'egoismo al momento della finalizzazione.
Capparella buono per i rientri e i cambi di marcia, Fontana ispiratore e
metronomo. Errori zero e il tiro di punizione a pelo d'erba a sublimare
lo schema provato in allenamento al 14'. Calaiò è andato incontro alla
palla, gran sinistro di prima intenzione, un colpo da ko. Napoli in
vantaggio e in grado di sfiorare il bis a distanza di minuti. Ancora
Fontana da palla inattiva e ancora Calaiò, perentoria l'incornata e
prodezza del portiere acese. Contate le conclusioni dell'attaccante del
Napoli, davvero tante, la più parte notevoli. Tante quante quelle
eseguite in 15 partite nella scorsa stagione. Calaiò è un altro
giocatore, il Napoli è un'altra cosa.
Difesa alta, fraseggi a tratti spettacolari, palla a terra, cambi di
gioco, il giropalla non fine a se stesso. I due urli di Calaiò,
palle-gol prodotte in qualità industriale. E in quantità industriale
sporcate o sprecate in fase di finalizzazione. Lo 0-3 quasi non voluto,
buttato via dal più chiaro egoismo, in contropiede. Pià l'egoista numero
uno, poi Calaiò e Capparella. Primi 30' napoletani da togliere qualsiasi
illusione ad avversari generosi e volenterosi; la ripresa un po' così: a
Reja non è piaciuta, ma siamo ai sofismi. Il Napoli ha confermato la sua
straripante qualità e l'efficacia mortifera del suo arsenale: la
partenza s'è materializzata con il piede giusto. Il gol annullato a Pià
al 35' del primo tempo (il presunto fallo a capo di un taglio a
strappare il pallone dalle mani del portiere) ha bilanciato l'identico
episodio che ha provocato le proteste acesi.
Napoli comunque padrone anche nella ripresa. Persino accenni di melina
nella fase di possesso e contropiedi. Innanzitutto il raddoppio
napoletano in abbrivo di secondo tempo. Maldonado l'uomo-assist, lancio
di esterno collo, Calaiò solo e lanciato oltre la linea difensiva
avversaria, e fragorosa botta in corsa di prima intenzione di
controbalzo. L'arbitro è apparso per un attimo incerto: ha deciso
l'assistente Bianchi. Proteste acesi, ma non più di tanto. Anche perchè
il Napoli s'è pappato il terzo gol almeno in tre circostanze. Calaiò
egoista, non servito Capparella libero in area a due metri. Idem Pià,
autore poco prima (21'st) di una spettacolare, irresistibile percussione
in dribbling. La conclusione ravvicinata s'è persa a centimetri sul
palo. Contro il legno ha picchiato Capparella: mancata la pedata
decisiva al pallone. Applausi alla fine, non solo napoletani.

 
IEZZO 6
GRAVA 5.5
ROMITO 6.5
MALDONADO 7
SAVINI 6
MONTERVINO 6 (26'st Amodio sv)
FONTANA 7
CAPPARELLA 6.5
PIA' 5.5 (35'st Gatti sv)
BOGLIACINO 6 (39'st Sosa sv)
CALAIO' 7.5

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