Domenica 04/09/2005 – Seconda giornata –
 

Napoli ai piedi di Calaiò.
L'attaccante ancora decisivo. La Massese
sciupa un pari meritato.

 

NAPOLI – MASSESE 1 – 0 (16147
spettatori)

Arbitro: Zanzi di Lugo Romagna.
Guardalinee: Costa e Fiore.

NAPOLI (4-3-2-1): Iezzo, Grava, Romito, Maldonado, Savini,
Montervino, Fontana, Capparella (40'st Montesanto), Pià (10'st Amodio),
Bogliacino, Calaiò (23'st Sosa).
Panchina: Gianello, Giubilato, Gatti, Briotti. All. Reja.
MASSESE (4-3-1-2): Bassi, Coppola, Fiasconi, Garaffoni,
Baldanzeddu (32'st Musetti), Drboijevic (24'st Rossi), Consumi, (37'st
Tricoli), Cheik Meraj, Bischeri, Biggi, Bonuccelli. Panchina: Nicastro,
Agnorelli, Cipolli, Mariotti. All. D'Arrigo

MARCATORI: 27'pt Calaiò.

Scarpetta rossa. Quella di Calaiò, la sinistra. Scarpetta da gol, tre in
due giornate di campionato. Piede mancino da sei punti: la Massese
colpita ma non affondata nel cuore del primo tempo, il Napoli comunque a
punteggio pieno. In mezzo al ritornello della vittoria, oj vite oj vita
mia, ai cori ad alta voce dedicati al presidente federale e a beceri
striscioni rappresentativi di scomposti insulti ai potenti del pallone.
Bene il resto, buona la prima al San Paolo con le nuove norme. Calaiò e
la sua scarpetta rossa in fuga dalla linea del fuorigioco, a rincorrere
il lancio di Montervino, il taglio vicino la linea laterale, la
conversione in corsa, il diagonale ravvicinato. Sinistro di collo pieno,
una botta violenta, pallone tra palo e portiere. Il Napoli in vantaggio
al 27'. Poi, qualche buona giocata, un paio di opportunità in
contropiede non sfruttate, numeri e preziosismi di Calaiò. La sciccheria
a mettere Capparella davanti alla porta avversaria: conclusione
rimpallata. Spettacolare l'incornata in chiusura di primo tempo:
l'attaccante palermitano è baciato dalla grazia. Momenti napoletani di
buon gioco; palesi i disagi nella fase difensiva. Il Napoli è apparso
fermo, stanco, a lungo nella ripresa. L'ha graziato in maniera clamorosa
il guizzante Biggi, armato da una ghiottoneria di Drboijevic, un
dolcissimo assist al 37'pt: oltre la traversa la correzione di piatto,
praticamente dalla linea di porta di Iezzo. Un incredibile lapsus, roba
da schiaffi. Prima ancora, al 4', l'incontenibile Drbroijevic in
posizione invitante, solo davanti al portiere s'è addormentato al
momento della battuta mortifera. Romito l'ha recuperato in extremis.
Bonuccelli, per finire. Trentasette anni, simbolo della Massese, servito
come prete all'altare da Biffi, ha scaricato su Iezzo in disperata
uscita il pallone del pari.
Assente De Laurentiis. Il produttore premiato ieri alla Mostra del
Cinema di Venezia s'è risparmiato un pomeriggio non tutto rose e fiori,
per il Napoli. Avrebbe meritato ampiamente il pari la Massese ben messa,
bene organizzata, svelta in ogni settore del campo, i due esterni di
centrocampo molto larghi. Savini affettato sistematicamente da
Deboijevic, lungo il fianco sinistro napoletano. il mancino napoletano
s'è schiacciato troppo sui due centrali. Fontana e Montervino asfissiati
dal pressing organizzato da tre agili dirimpettai. Bogliacino sottotono.
Camaleontica, la squadra di D'Arrigo, prima e dopo lo svantaggio.
Soprattutto quando Reja ha tolto inspiegabilmente Pià e Calaiò. Naturale
e scontata la conseguenza: niente più duetti in velocità, addio
profondità.
Napoli forse infiacchito dal caldo, in crisi fisica nei minuti sopra
indicati. Straordinario potenziale e ricco arsenale si sono manifestati
solo di tanto in tanto. Come se il Napoli, fatto questo non negativo,
avesse ripreso coscienza di cos'è la C1. Il ritorno sulla terra può
tornare senz'altro utile. Massese sprecona, dilapidate tre palle-gol.
Opportunità clamorose: la difesa del Napoli è sembrata in alcuni momenti
in onda su "Scherzi a parte". D'Arrigo ha attrezzato nel primo tempo un
4-3-1-2 di non semplice decifrazione. Il tridente e anche quattro
giocatori d'attacco nella ripresa. Poco ispirato Pià, ancorché in grado
di puntare l'avversario e di provocare scosse e cambi di velocità, Reja
ha scelto di affidarsi al movimento di Capparella e Montervino non
sempre felici nell'indirizzo dei cross. Il prezzo da pagare alla
generosità e alla lunghezza delle percussioni, complicate dagli
sbarramenti mobili proposti da D'Arrigo.
Amodio per Pià a rinforzare gli argini. Ancora Calaiò (9'st) messo nella
condizione ideale dal servizio a rientrare di Capparella: conclusione
sbilenca in corsa. Sosa al suo posto, vuoi vedere che il Pampa…
eccetera eccetera? Stavolta no. Forza e prepotenza per liberarsi al tiro
a capo di un contropiede. Maligno il rasoterra, il tuffo di Bassi ha
mandato in corner il Napoli, spinto in alto dalla scarpetta rossa di
Calaiò.

 
IEZZO 6.5
GRAVA 6
ROMITO 6
MALDONADO 6
SAVINI 6
MONTERVINO 6
FONTANA 5.5
CAPPARELLA 6 (40'st Montesanto sv)
PIA' 5.5 (10'st Amodio 6)
BOGLIACINO 5.5
CALAIO' 7.5 (23'st Sosa 5.5)

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