Domenica 20/11/2005 – Dodicesima giornata
 

Napoli, marcia trionfale.
Vince anche a Chieti, è a +7 sulla seconda
in classifica (Sangiovannese).

 

CHIETI – NAPOLI 1 – 2 (2925
spettatori)

Arbitro: Damato di Barletta.
Guardalinee: Sabbatini e D. De Luca.

CHIETI (5-3-1-1): Capasso, Del Grosso, Rossi (12'st Langella),
Tomei, Ciarlamiello, Pignotti, Stefani (15'st Scarpato), Di Cecco,
Maggi, Paradiso (8'st M.Artistico), Virdis.
Panchina: Ciaramellaro, Santarelli, Zaccagnini, Costanzo. All. Morganti.
NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Romito (23'st Briotti), Giubilato,
Maldonado, Capparella (27'st Montesanto), Montervino, Fontana,
Bogliacino, Sosa, Calaiò (33'st De Palma).
Panchina: Gianello, Amodio, Grieco, Pià. All. Reja.

MARCATORI: 26'pt Calaiò,
7'st Tomei (aut)
, 22'st Virdis (r).

Urlano i numeri: Napoli, sempre più Napoli, la Sangiovannese seconda
lontana sette punti, a quest'ora del campionato. Giustificati gli olè
del popolo viaggiante, felice e soddisfatta Napoli in trasferta. Lancio
al bacio di Grava, torre e sponda di Sosa, ad esaltare il taglio di
Calaiò. I centrali avversari lasciati di sasso, aggirato il portiere, la
palla depositata in rete al 26' della prima parte. La coppia ha colpito
ancora, Calaiò ripetitivo: gran gol l'anno scorso a Chieti, molto bello
anche questo. Ma poi? Freddo è il linguaggio dei numeri: quattro
vittorie in trasferta su sette; l'ultima, questa, nella fredda casa del
caldo Chieti, straripante pressing, aggressività, corsa, palle-gol. La
classifica è una denuncia, chiara e precisa, al di là della prestazione
sciapa, sottotono, orfana delle certezze difensive mostrate nelle prime
undici giornate, priva dell'intensità e della qualità messe in campo
nelle precedenti domeniche; non rivisto nella circostanza l'istinto
della squadra killer. inserimento profondo di Bogliacino, cross ad
altezza di caviglie, i difensori in confusione davanti a Calaiò, in
minaccioso assetto, Tomei in infelice spaccata, il portiere teatino
beffato dal suo capitano. Autogol, 2-0, all'alba della ripresa.
Corretta interpretazione ha fornito questa parziale, momentanea
conclusione: Napoli micidiale, due affondi, uno per tempo, due gol,
questa squadra va a bersaglio come e quando vuole. Allora partita finita
e acquisita al 7' della seconda parte? No, Napoli sparito, Chieti
dilagante furore e ghiotte opportunità, il 4-4-2 a cambiare in meglio
l'assetto. del Grosso esterno destro e le forze fresche a creare
evidenti e gravi imbarazzi dalle parti di Iezzo. Consumato dall'emozione
Romito, come un ritorno a casa per lui, non modelli di precisione
Giubilato e Maldonado. S'è gasato il giovane Virdis, a lungo unica punta
del Chieti. Un attaccante con i controfiocchi, una fortuna per il Napoli
che sia proprietario del vezzo di perdersi al momento di battere a rete.
Messo clamorosamente sotto nella ripresa, il Napoli s'è aggrappato al
solito, insuperabile Iezzo e alla disponibilità a soffrire, come impone
la categoria. La porta sprangata da Iezzo in due occasioni: Del Grosso
per Virdis, il portierone è riuscito ad interferire col corpo sulla
battuta ravvicinata, a botta sicura; svarione di Romito, frastornato
dalla circostanza, armato il destro dell'onnipresente Virdis, e non s'è
capito come abbia fatto Iezzo a tuffarsi tra i piedi dell'attaccante e a
stornare in angolo la conclusione.
I prodigi del portiere ad indicare una lampante verità: il Napoli è come
uscito dalla partita e dal campo, sotto l'aggressione del Chieti
tarantolato, dal gol del raddoppio al 35' della ripresa. Virdis solo in
area, la palla sul destro: furbescamente Iezzo l'ha costretto a battere
da posizione troppo defilata, pallone a lato. E qui sono spirate le
speranze di pareggio del Chieti; gli è rimasta la soddisfazione di aver
messo in crisi il Napoli, di averlo minacciato e impaurito. Complice il
calcio di rigore che Damato, arbitro portato all'errore quando è
chiamato a dirigere il Napoli, ha sanzionato per un intervento molto
deciso, maschio, di Montervino, a risolvere un'ammucchiata davanti a
Iezzo, provocata da una colossale disattenzione di Giubilato. Bicicletta
di Scarpato, subentrato a Stefani, e interferenza provvidenziale di
Grava sulla linea di porta. Virdis dal dischetto, svantaggio dimezzato.
Montervino ammonito per proteste, poi espulso per aver tentato di trarre
vantaggio da un tocco di mano al pallone.
Napoli in 10 dal 28'st, in mezzo a crescenti paure. Complici stavolta il
suo censurabile comportamento e un paio di omissioni di cui s'è
macchiato l'arbitro, compreso un affondamento da calcio di rigore subito
da Calaiò ad un passo e mezzo da Capasso. Sotto gli assalti del Chieti,
il Napoli s'è alla fine ricomposto intorno a Maldonado diventato
centrale e a Briotti, 19 anni, al debutto sulla fascia sinistra. Sfinito
dal suo stesso pressing, il Chieti non è più riuscito a portare minacce
nei minuti finali. Napoli sempre più primo, imbattuto, otto vittorie e
quattro pareggi, ormai a bordo di un bolide lanciato verso la
promozione. Ottimo e abbondante. Ma il gioco? Davanti a tanto bene, il
resto frega niente e non paga fare gli schizzinosi.

 
IEZZO 7
GRAVA 7
ROMITO 5 (23'st Briotti 6)
GIUBILATO 5.5
MALDONADO 5.5
CAPPARELLA 6 (27'st Montesanto sv)
FONTANA 6.5
MONTERVINO 4.5
BOGLIACINO 6.5
SOSA 7.5
CALAIO' 6 (33'st De Palma sv)

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