Domenica 18/12/2005 – Sedicesima giornata
 

Napoli di ferro: è fuga.
Reja ribalta la gara di Frosinone con una
doppiettà di Bogliacino e Pià.

 

FROSINONE – NAPOLI 1 – 3 (4854
spettatori)

Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Guardalinee: Manzini e Bernardoni.

FROSINONE (4-4-2): Zappino, Ogliari, Antonioli, Ischia, Di Bari,
Bellè (11'st Perra), Anaclerio, D'Antoni (26'st Di Nardo), Fialdini,
Mastronunzio (25'pt Bruno)Ginestra.
Panchina: Chiodini, Molinari, Carlini, Morfù. All.: Iaconi.
NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Grava, Romito, Maldonado, Giubilato (21'pt
Capparella), Amodio, Montervino, Fontana, Bogliacino, Calaiò (11'st
Sosa), Pià (18'st Grieco).
Panchina: Gianello, Briotti, Gatti, Montesanto. All. Reja.

MARCATORI: 12'pt Mastronunzio, 41'pt
Bogliacino
,
16'st Pià, 37'st
Bogliacino
.

Carattere, determinazione, voglia di vincere. Ed anche un pizzico di
buona sorte che va letta con l’espulsione di Ischia dopo appena nove
minuti di gioco (atterramento di Pià lanciato a rete) ed anche con tre
interventi straordinari del portiere Iezzo. Nel pomeriggio più insidioso
il Napoli coglie la quinta vittoria esterna del campionato, espugna un
campo fino a ieri immacolato (7vittorie su 7), rifila tre gol ad una
difesa che tra le mura amiche ne aveva incassati appena quattro in sette
gare. E tanto per completare, crea anche il vuoto alle sue spalle avendo
ancora una gara da recuperare (con il Grosseto): ora la seconda in
classifica, la Sangiovannese, è a quattro punti.
Dimenticati con un colpo di spugna i tre ko di fila (in campionato con
il Perugina ed in Coppia Italia con Roma e Teramo). Il Napoli ottiene
così un risultato che va al di là dei tre punti in sé; una vittoria che
restituisce morale ed autostima, trasmette entusiasmo e convinzione,
prepara un fine d’anno pirotecnico dovendo ospitare il Lanciano prima
del girone di boa. Il Frosinone prima si illude, poi entra in paura,
infine va lentamente ed inesorabilmente in tilt. Contro un Napoli così
spietato, che accetta il corpo a corpo su un terreno malridotto e che sa
cambiare pelle più volte nel corso della gara, c’era poco da fare. Se
poi ci mettiamo anche una direzione di gara molto all’inglese e
unilaterale nel primo tempo, s’intuisce che per i ragazzi di Iaconi
l’impresa sarebbe stata ardua. Gervasoni espelle giustamente Ischia che
commette fallo da ultimo uomo su Pià, ma poi evita di sanzionare il
doppio cartellino giallo a Giubilato e tollera qualche entrata dura di
troppo dei partenopei.
Ridotto in dieci, il Frosinone non si abbatte e tre minuti dopo
l’espulsione trova il vantaggio su azione da angolo, una specialità
della ditta; calcia Bellè dalla bandierina, devia Mastronunzio nell’area
piccola. Per il Napoli è come una doccia fredda. Nell’occasione, i
giganti della difesa azzurra restano a guardare. Passa un’altra manciata
di minuti e si ha la conferma che il nuovo assetto difensivo presentato
da Reja fa acqua. Soprattutto sul fianco sinistro, laddove Giubilato
soffre la verve di Bellè e dove Iaconi cerca di indirizzare tutta la
manovra d’attacco. Giubilato si fa ammonire al 18’ e Reja dalla panchina
fa riscaldare subito Tapparella. Tempestiva la sua decisione. Ricredersi
appartiene alle persone intelligenti e umili. Reja realizza che c’è
bisogno di cambiare ed anche in fretta: esce Giubilato, entra
Tapparella, Montervino arretra sulla linea di difesa e Amodio va a
sistemarsi al fianco di Fontana. Cambia letteralmente il Napoli. E
Iaconi, preoccupato del nuovo aspetto dell’avversario, inserisce Bruno
(un difensore) al posto di Mastronunzio. Da questo momento, il Napoli
comincia a lavorare ai fianchi l’avversario: due occasioni-gol per
Calaiò (35’ e 36’). E al 41’, il pareggio. Da Grava a Tapparella, cross
preciso in area per la testa di Pià, il portiere Zappino non trattiene,
irrompe Bogliacino e centra il suo primo bersaglio in campionato.
Nella ripresa, il Frosinone accenna a qualche fiammata: punizione di
Ginestra sventata da un eccellente Iezzo ma poi è il Napoli a fare gioco
e a stringere alle corde l’avversario. Nel frattempo Reja ha sostituito
Calaiò (a disagio su quel terreno) con Sosa. E al 16’ proprio il Pampa
si rende protagonista di un numero in area di rigore su cui si avventa
con il guizzo del rapinatore Pià: pallone colpito tra due avversari ed è
il raddoppio. Ma il brasiliano deve uscire per un infortunio al
ginocchio e lo rimpiazza Greco. Il Frosinone, invece, non ha più energie
ed idee per ribaltare la situazione. Ci prova anche con Di Nardo che
rimpiazza D’Antoni. Ma è il Napoli a piazzare il colpo del ko: cross
dalla sinistra di Greco, pallone leggermente deviato da Ogliari e
Bogliacino non perdona. Il Frosinone può colpire con ginestra (di testa
a alato con iezzo ben piazzato) e poi tocca al portiere azzurro negare
la gioia del gol prima a Di Nardo e poi a Cialdini. Censurabile invece
la reazione di Montervino in pieno recupero ad una provocazione di
Anaclerio. Ora con il Lanciano, Reja dovrà fare a meno di Montervino,
Grava (che era in diffida), Pià (infortunato), ma in compenso ha
ritrovato uno straordinario Bogliacino, un attento Amodio ed un
formidabile Fontana, oltre al solito Iezzo.

 
IEZZO 7
GRAVA 6.5
ROMITO 6.5
MALDONADO 6
GIUBILATO 5 (21'st Cappaerella 6)
AMODIO 6
MONTERVINO 4
FONTANA 7
BOGLIACINO 7.5
PIA' 5.5 (18'st Grieco 5.5)
CALAIO' 5.5 (11'st Sosa 6)

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