Sabato 09/09/2006 – Prima giornata –
 

Napoli, è una festa.
Il tridente d'attacco fa sfracelli e il
San Paolo si diverte.

 

NAPOLI – TREVISO 4 – 2 (45000
spettatori)

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.
Guardalinee: Papi e Sacco.

NAPOLI (4-3-1-2): Iezzo, Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini,
Amodio, Bogliacino, Dalla Bona, De Zerbi (41'st Maldonado), Bucchi
(47'st Capparella), Calaiò (29'st Pià).
Panchina: Gianello, Giubilato, Gatti, Sosa. All. Reja.
TREVISO (4-4-2): Avramov, Valdez, Viali, Cottafava, Giubilato,
Vascak, Quadrini (16'st Russotto), Baseggio, Gissi, Acquafesca,
Beghetto.
Panchina: Montrsor, Moro, Boumsong, Mallus, Bradaschia, Fabris. All.
Bortoluzzi.

MARCATORI: 29'pt Bucchi,
42'pt Grava
,
11'st Bucchi (r), 32'st Beghetto, 33'st
Domizzi (aut),
34'st Dalla Bona.

Benvenuti a Napolilandia, la giostra è a porte aperte. Dopo gli squilli
in Coppa Italia, la macchina da gol messa in pista da Reja si conferma
in campionato. Quattro gol al volenteroso Treviso e la prima che conta è
già un biglietto da visi­ta autorevole. Il Napoli c’è, vuole esserci,
probabilmente ci sarà nelle zone alte della classifica. Si presenta
subito all’appun­tamento il re dei bomber, l’ex cannoniere della B,
Cristian Bucchi: due reti, una in spaccata, l’altra dal dischetto, e i
concorrenti alla speciale graduatoria sono avvertiti. Ma strappano
applausi a scena aperta anche Calaiò, a cui è mancato solo il gol, e De
Zerbi, inesauribile nell’illuminare la manovra offensiva dei suoi. Con
un tridente simile puoi anche concederti qualche pausa, prima o poi il
gol ci scappa. E puoi anche distrarti un paio di minuti, il tempo che il
Treviso nella ripresa si porta sul tre a due, che Dalla Bona, un
centrocampista, con una fucilata a volo ripristina subito le distanze.
Non andava a bersaglio dai tempi del Lecce di Zeman, in quel 3-3
chiacchierato con il Parma.
Il popolo del San Paolo applaude, si diverte come non gli capitava da
tempo. Di questo Napoli che in zona gol mette i brividi piace
soprattutto la voglia di attaccare sempre, di contrastare l’avversario
in tutte le zone del campo, di non mollare di un centimetro. E a
Fuorigrotta ora sì che non ci si annoia più, si può andare con la
convinzione di poter esultare primo o poi, di gioire e magari anche
cantare il coro che ha accompagnato l’Italia ai Mondiali oltre che a "‘O
surdato ‘ nnammurato". Una squadra famelica, per dirla alla Reja e
soprattutto frizzante. Certo, adesso si aspetta un riscontro lontano da
questo stadio che coinvolge come da poche altre parti d’Italia. Finora,
infatti, il "branco" partenopeo si è esibito solo in casa. Ma le
premesse sembrano più che rosee. Ad ogni modo il calendario arriva a
proposito: il Napoli è atteso da due trasferte con­secutive ( Piacenza
ed Arezzo) ed allora sapremo.
Il Treviso commette l’errore di avvertire troppa soggezione
dell’avversario. Imposta la gara prevalentemente sulla difensiva.
Marcature a uomo su Bucchi e Calaiò ma anche su De Zerbi e Dalla Bona. E
per mezzora, profittando dell’eccessiva tensione (e frenesia) dei
partenopei, i veneti riescono a reggere, affacciandosi sporadicamente
anche dalla parti di Iezzo. Poi al 29' capitolano. Grava e De Zerbi
duettano sull’out destro, il fantasista serve al centro per Bucchi che
anticipa tutti e non perdona. La reazione degli ospiti è blanda: un paio
di tiri dalla distanza di Baseggio. Al 42' il raddoppio. Merito della
tenacia di Grava che va a rincorrere un pallone perso, inserisce il
piede tra Giuliatto ed Avramov e colpisce la sfera che passa tra le
gambe del portiere e rotola in porta.
Nella ripresa passano dieci minuti ed ecco l’ennesimo numero di Calaiò:
stop al volo con il sinistro, Cottafava saltato in tronco ma questi lo
stende in area. Rigore. Calaiò vorrebbe tirarlo, anche lo stadio invoca
il suo nome ma Bucchi eletto primo rigorista alla vigilia, dice di no,
va lui sul dischetto e trasforma. Sul tre a zero, il Napoli spinge
ancora sull’acceleratore. Ma è il Treviso che tenta il tutto per tutto.
Accorcia con Beghetto di testa e poi si porta sul tre a due grazie ad
un’autorete di Domizzi. Ma nel giro di cinquanta secondi, Dalla Bona con
una fucilata chiude la partita e un pomeriggio da sbornia.

 
IEZZO 6
GRAVA 7
CANNAVARO 6
DOMIZZI 6
SAVINI 6
AMODIO 6
BOGLIACINO 6
DALLA BONA 6
DE ZERBI 7 (41'st Maldonado sv)
BUCCHI 7.5 (47'st Capparella sv)
CALAIO' 7 (29'st Pià sv)

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