Venerdì 13/10/2006 – Anticipo settima
giornata –
 

Napoli, illusione Calaiò.
L'attaccante colpisce, ma nel finale
pareggia Cavalli. Espulso Savini.

 

VICENZA – NAPOLI 1 – 1 (8000
spettatori)

Arbitro: Tagliavento di Terni.
Guardalinee: Ayroldi e Altomare.

VICENZA (4-4-2): Zancopè, Martinelli, Pesoli, Fissore, Nastos
(36'st Pietribiasi), Raimondi, Rigoni, Helguera (19'st Paonessa),
Padoin, Schwoch, Cavalli.
Panchina: Sterchele, Viskovic, Vitiello, Crovari, Vailatti. All.
Gregucci.
NAPOLI (4-3-1-2): Iezzo, Grava, P. Cannavaro, Domizzi, Savini,
Montervino (27'st Trotta), Gatti, Bogliacino, De Zerbi (44'st
Maldonado), Bucchi, Calaiò (34'st Giubilato).
Panchina: Gianello, Capparella, Pià, Sosa. All. Reja.

MARCATORI: 43'pt Calaiò, 44'st Cavalli.

Un gol di Calaiò illude il solito Napoli: lento, prevedibile,
vulnerabile. Poi, nella ripresa il Vicenza, nonostante tre interventi
straordinari di Iezzo, afferra nel finale il meritato pari con Cavalli.
Gara vibrante e risultato giusto. Per Gregucci primo risultato positivo
della sua gestione; per Reja, invece, soliti problemi e solite pecche.
Non si scompone il Vicenza davanti all’assetto degli ospiti,
visibilmente offensivo, con De Zerbi alle spalle di Bucchi e Calaiò.
Forte del recupero di Schwoch in attacco e del greco Nastos in difesa
manda in campo una squadra pronta ad infiammarsi e a verticalizzare alla
prima occasione. Così il Napoli già in avvio mostra crepe dalla cintola
in giù: la linea mediana, nonostante la buona volontà di Gatti, arranca
al cospetto delle folate portate prevalentemente da due esterni
guizzanti ed incisivi quali Raimoni e Padoin. Grava e Savini hanno il
loro da fare, e nè Montervino, nè Bogliacino riescono ad arginare le
sporadiche ma pericolosissime incursioni dei padroni di casa. La difesa
partenopea resiste, si salva alla meglio cercando di azionare le sue
bocche di fuoco. Macchè. Tanti palloni lunghi lanciati dai difensori,
mai una trama ragionata, mai uno scambio in profondità. Non è ancora il
Napoli che vorrebbe Reja: personalità poca, idee men che meno,
incisività neanche a parlarne. E la partita vive di fiammate improvvise
del Vicenza, peraltro mai finalizzate come sarebbe stato opportuno fare.
Bisogna attendere il 26' per registrare il primo tentativo a rete dei
partenopei: Calaiò con un gran tiro da fuori area impegna Zancopé in un
intervento non proprio semplice. Non a caso, lo spunto dell’attaccante
partenopeo nasce dopo un pericolo corso da Iezzo un minuto prima su
deviazione aerea di Fissore. Evidentemente De Zerbi e soci hanno bisogno
della scossa per reagire. Il Vicenza tra l’altro è costretto a procedere
anche con una certa prudenza dal momento che in casa ha perso tre volte
su tre. Si affaccia solo quando può dalle parti di Iezzo. Gregucci
ordina a Padoin di fare da pendolo sulla sinistra in modo da aggiungersi
agli attaccanti in possesso di palla ma di non tralasciare la fase
difensiva. Ma il Napoli sembra non voler profittare degli impacci
palesati dal Vicenza nella propria area di rigore quelle poche volte che
vi si presenta. Continua a stentare nella manovra offensiva e a non
cercare di servire Bucchi per linee esterne. Nè qualche egoismo
eccessivo di De Zerbi agevola la situazione. Ma il primo tempo si
accende nel finale: al 42', Iezzo devia un calcio piazzato di Raimondi.
Il Vicenza batte l’angolo, portando anche i difensori centrali nell’area
del Napoli. Sulla respinta, Savini pesca Calaiò appostato al limite
dell’area vicentina, magia dell’attaccante (pallone dal destro sul
sinistro) portiere dribblato in uscita e pallone che si deposita in
rete. Per la squadra di Reja, fino ad allora tremebonda al cospetto del
Vicenza, è oro colato.
Nella ripresa, la rabbia della formazione di Gregucci viene fuori in
tutta la sua prepotenza. Il Vicenza non ci sta e riprende ad assaltare
la difesa del Napoli, stavolta con maggiore insistenza. Ma tra i pali
degli ospiti c’è un certo Iezzo: doppio intervento al 5' (prima su
Schwoch e poi su Padoin), ancora un miracolo al 32' sempre su Schwoch.
Poi un‘ingenuità di Savini lascia i suoi in dieci e un minuto dopo
Cavalli riesce a piegare la resistenza di Iezzo.

 
IEZZO 7
GRAVA 5.5
CANNAVARO 5.5
DOMIZZI 6
SAVINI 4
MONTERVINO 5.5 (27'st Trotta sv)
GATTI 5.5
BOGLIACINO 5
DE ZERBI 5.5 (44'st Maldonado sv)
BUCCHI 5
CALAIO' 7 (34'st Giubilato sv)

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