Sabato 21/10/2006 – Ottava giornata –
 

Calaiò, l'oro di Napoli.
La punta si conferma. La squadra esce tra
i fischi ma è seconda.

 

NAPOLI – CROTONE 1 – 0 (27000
spettatori)

Arbitro: Ciampi di Roma.
Guardalinee: Fiore e Fittante.

NAPOLI (3-4-1-2): Iezzo, Cannavaro, Maldonado, Domizzi, Garics,
Dalla Bona (42'st Amodio), Bogliacino (32'st Montervino), Grava, De
Zerbi, Bucchi (17'st Pià), Calaiò.
Panchina: Gianello, Giubilato, Trotta, Sosa. All. Reja.
CROTONE (4-4-1-1): Soviero, Borghetti. Alioui, Rossi, Bonomi,
Cariello (12'st Plasmati), Cardinale, Gentile, Galardo (37'pt Petrilli),
Palmieri, Lopez (21'st Vallone).
Panchina: Padelli, Figliomeni, Piocelle, Fumasoli. All. Gustinetti.

MARCATORI: 9'pt Calaiò.

Questione di testa, forse anche di gambe, non certo solo di modulo.
Neanche con il nuovo sistema di gioco dettato da Reja (il 3­4-1-2) il
Napoli riesce a brillare. Ed anche contro un avversario superdecimato
qual è il Crotone, i partenopei non sanno arrivare in gol come
dovrebbero e potrebbero. Ed alla fine piovono fischi. Fischi eccessivi
vista la classifica: il Napoli è secondo ed in casa non fallisce un
colpo da due anni. Ma il tifoso del San Paolo non resiste davanti al
solito spettacolo incolore e sconcertante. Stanco e sfiduciato, esprime
il proprio malumore in maniera così plateale ma civile. Fischiare una
squadra che è seconda in classifica è perlomeno singolare.
Evidentemente, la pazienza del pubblico di Napoli avrà superato il
limite. E meno male che all’ultimo momento ha dato forfait De
Laurentiis. Chissà cosa avrebbe detto il presidente che dalla partita
con la Coppa Italia con la Juventus non ha visto più il Napoli giocare a
calcio con la stessa spensieratezza e spregiudicatezza.
Eppure i partenopei sanno capitalizzare al massimo quei pochi gol che
realizzano. Dieci punti nelle ultime quattro partite a fronte di quattro
bersagli centrati: a La Spezia, con il Rimini, a Vicenza e ieri. E
Calaiò per la seconda gara consecutiva torna sugli scudi. Merito suo se
il Napoli porta a casa la vittoria sul Crotone: cross di De Zerbi dalla
sinistra, la difesa avversaria si dimentica dell’attaccante e Calaiò di
testa ha tutto il tempo per mirare l’angolo e fare centro. Per ora è
lui, l’unica certezza del Napoli. Uno della vecchia guardia. Uno che si
danna l’anima, prova la giocata individuale e che sembra predicare nel
deserto.
Sono trascorsi nove minuti appena dal gol di Calaiò. Ed è come se si
fosse spenta la luce in casa del Napoli. Da quel momento in poi
raramente la squadra di casa si rende pericolosa se non al 35' quando
Bucchi devia di testa per la facile parata di Soviero. Lentamente prende
coraggio il Crotone, privo di sei titolari, e soprattutto di Giampaolo e
Sedivec. Pur perdendo Galardo per infortunio, la formazione di
Gustinetti prova ad insidiare il Napoli spesso e volentieri. Ma manca
della determinazione in zona gol.
Nella ripresa, Reja toglie Bucchi, fa entrare Pià ma cambia poco.
Rifornimenti dalle retrovie, zero. Affondi sugli esterni, idem. E al 29'
da una combinazione con Calaiò, Pià avrebbe l’occasione del raddoppio ma
spara nelle braccia di Soviero. Ed dagli spalti piovono fischi anche se
la classifica sorride al Napoli. Neanche con il nuovo modulo, la squadra
va. E quei fischi sono sinonimo di forte preoccupazione per il futuro.

 
IEZZO 6
GARICS 5.5
CANNAVARO 6
DOMIZZI 6
MALDONADO 6
DALLA BONA 5.5 (42'st Amodio sv)
BOGLIACINO 5.5 (32'st Montervino sv)
GRAVA 6
DE ZERBI 5
BUCCHI 5 (17'st Pià 5)
CALAIO' 6.5

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