Martedì 13/03/2007 – Ventottesima giornata
 

Il Napoli non fa male.
Squadra condizionata dalle assenze. Ma
centra il 18° risultato utile.

 

NAPOLI – VICENZA 0 – 0 (19553
spettatori)

Arbitro: Pieri di Lucca.
Guardalinee: Mugolino e Fiore.

NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Grava, Giubilato, Savini, Garics, Dalla
Bona, Amodio (39'st Trotta), Bogliacino, Rullo, Bucchi 5 (1'st Sosa),
Calaiò 6 (13'st De Zerbi).
Panchina: Gianello, Cupi, Montervino, Capparella. All. Reja.
VICENZA (4-4-1-1): Zancopè, Martinelli, Fissore, Cudini, Nastos,
Pavonessa (10'st Raimondi), Rigoni, Helguera, Padoin, Foti (45'st
Zanini), Schwoch (36'st Cavalli).
Panchina: Sterchele, Crovari, Viskovic, Pesoli. All. Gregucci.

Era destino che finisse così. Troppo condizionato il Napoli dalle
assenze in difesa e a centrocampo, per osare quel tanto che bastava per
afferrare i tre punti. Suggestionato, invece, il Vicenza dalla
possibilità di fare il colpaccio al San Paolo, uno stadio inviolato dal
2004. Paura di perdere da una parte, ansia dall’altra. Risultato?
Pochissime emozioni, pochi tiri indirizzati verso la porta avversaria,
gioco spesso spezzettato da tackle e raddoppi di marcatura. Ma alla
fine, entrambe presentano buoni motivi per accogliere positivamente il
punticino raccolto: il Napoli, che allunga la serie positiva a diciotto
partite e supera senza danni il momento di emergenza; il Vicenza che
comunque passa indenne la settima trasferta consecutiva, inchioda sullo
zero a zero dopo il Mantova anche la seconda della classe e si attesta
in una posizione di classifica di assoluta tranquillità.
Il Napoli delle seconde linee comincia piuttosto guardingo. Reja schiera
almeno tre giocatori che non partecipano ad una gara intera da mesi:
Garics, Rullo e Amodio. Nuovo di zecca anche il trio centrale difensivo
(Grava-Giubilato-Savini). Inevitabile, l’attenzione a proteggersi più le
spalle che ad offendere. Soprattutto gli esterni, Garics e Rullo, si
propongono raramente in fase appoggio mentre Amodio staziona più dalle
parti dei difensori che dei centrocampisti. Il Vicenza vorrebbe anche
provarci. Gregucci ordina a Schwoch di agire da vertice avanzato e alle
sue spalle sguinzaglia ben tre giocatori con propensioni offensive:
Paonessa a destra, Foti al centro, Padoin a sinistra. Manca però la
convinzione necessaria e manca la verticalizzazione al momento
opportuno. Anche gli ospiti sembrano preoccupati degli spunti di Calaiò
o di un guizzo di Bucchi. Così tanto possesso palla del Vicenza si
conclude con uno spunto di Schwoch al 10', un tiro di Padoin al 23' e
una triangolazione finalmente incisiva al 41' non concretizzata da
Paonessa per la tempestiva diagonale di Rullo, giunto in tempo per
evitare la capitolazione di Iezzo. Del tutto velleitari, invece, i
tentativi del Napoli: evanescente con Bucchi, dispersivo con Bogliacino,
troppo sfilacciato tra un reparto e l’altro. In compenso Reja scopre che
la difesa tiene avendo trovato un Giubilato impeccabile, Grava
puntualissimo e Savini più che attento.
Nella ripresa, il Vicenza riparte con lo stes­so ritmo. Reja intanto
toglie Bucchi per Sosa. E dopo tredici minuti, inserisce De Zerbi per
Calaiò. Piovono fischi. “Perchè proprio e sempre Calaiò?”, si chiedono i
tifosi. Cambia poco perchè il Vicenza procura qualche brivido a Iezzo
prima con Rigoni e poi con Foti. Ma l’ansia tira un brutto scherzo agli
uomini di Gregucci. Nel finale, sulla spinta nervosa il Napoli prova a
sfruttare qualche incertezza di Zancopé nelle uscite ma prima Dalla Bona
(salvataggio di Rigoni sulla linea) e poi Trotta non riescono a cambiare
le sorti di un pomeriggio che sembrava destinato a concludersi senza
reti viste le premesse della vigilia.

 
IEZZO 6
GRAVA 6.5
GIUBILATO 7
SAVINI 6.5
GARICS 6
DALLA BONA 6
AMODIO 5.5 (39'st Trotta sv)
BOGLIACINO 5.5
RULLO 6
BUCCHI 5 (1'st Sosa 6)
CALAIO' 6 (13'st De Zerbi 5.5)

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