Sabato 31/03/2007 – Trentunesima giornata
 

Il Bari meglio del Napoli.
Gran gol di Eramo (17 anni). Il solito
Bogliacino evita il ko a Reja.

 

NAPOLI – BARI 1 – 1 (27000
spettatori)

Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Guardalinee: Giglioni e Bianchi.

NAPOLI (3-4-3): Iezzo, Cannavaro, Maldonado, Domizzi, Grava,
Amodio, Bogliacino, Savini (1'st Dalla Bona), De Zerbi (9'st Trotta),
Bucchi (18'st Sosa), Calaiò.
Panchina: Gianello, Rullo, Montervino, Pià. All. Reja.
BARI (4-5-1): Gillet, Milani (18'st Gervasoni), Belmonte, Pianu,
Micolucci, Gabbiani, Eramo (39'pt Carozza), Fiorentino, Rajcic,
Vignaioli, Sgrigna (27'st Di Vicino).
Panchina: Aldegani, Baldassarre, Fusani, Piccinni. All. Materazzi.

MARCATORI: 38’pt Eramo, 31’st Bogliacino.

Neanche con il tridente va. Il Napoli picchia in testa come prima,
peggio di prima. Si offre al Bari nel primo tempo. Bravi i giovani di
Materazzi nel portarsi in vantaggio con il Primavera Eramo alla mezzora.
Poi nella ripresa, il Napoli dà inizio ad un arrembaggio senza
precedenti. Saltano schemi e ruoli. Partenopei a testa bassa alla
ricerca del pari che giunge ad opera di Bogliacino ma prima del gol da
registrare un salvataggio di Cannavaro a porta vuota su tentativo di
Vignaroli e un’occasione-gol mancata da Rajcic allo scadere. Un pari che
acuisce i problemi del Napoli mentre solleva ulteriormente il morale
della pattuglia di Materazzi così giovane quanto diligente, specie fuori
casa.
Reja presenta il 3­4-3 ma solo sulla carta. In realtà, in campo mancano
i movimenti tipici di un atteggiamento tattico simile, c’è troppa
distanza tra un reparto e l’altro, gli attaccanti non trovano mai il
compagno su cui appoggiarsi e ne viene fuori qualcosa di abnorme. De
Zerbi, Bucchi e Calaiò, statici più che mai, non riescono mai a
liberarsi per il tiro, i due mediani (Amodio e Bogliacino) vagano per il
campo, gli esterni si fanno notare raramente. Basso anche il ritmo. Per
cui, il Bari dopo i timori iniziali comincia a distendersi gradatamente.
Materazzi chiede di giocare di prima, di correre e di mordere.
Fiorentino e soci eseguono alla lettera. Nessun punto di riferimento in
attacco ma un tourbillon continuo di cinque centrocampisti, più Sgrigna.
E per il Napoli, tranne qualche fiammata in avvio, diventa tutto più
complicato. Basta una controfuga felice per beffare Iezzo. Eramo, classe
1989, sfugge alla guardia di Bogliacino e Domizzi, si presenta al limite
dell’area tutto solo e lascia partire un diagonale di destro che si
conclude in gol. Piovono fischi dagli spalti. Ed anche applausi (di
rabbia) per il giovanotto semi­sconosciuto che Materazzi stava già per
sostituire. E lo sostituisce nonostante il gol perché il giovanotto è
affaticato e il tecnico del Bari chiede più geometria in cabina di regia
lanciando nella mischia Carozza, classe 1985. Materazzi più opportunista
che mai. Alla fine avrà ragione lui. Il giovane Eramo, al primo gol in
B, è contento lo stesso.
Cambia subito modulo il Napoli nel secondo tempo. Entra Dalla Bona per
Savini. E poco dopo anche Trotta per De Zerbi. Va un po' meglio ma
veramente poco. Al 17' è il Bari a sfiorare il raddoppio: Vignaroli
evita anche Iezzo in uscita, calcia a colpo sicuro in porta, ma
Cannavaro (suo ex compagno nel Parma) salva un gol già fatto. A questo
punto, Reja tenta la carta Sosa, quella della disperazione. Entra al
posto di Bucchi e dagli spalti piovono fischi per l’attaccante, l’ombra
del goleador ammirato a Modena. Inizia così un forcing forsennato del
Napoli. Al 25' Pianu salva sulla linea un tentativo di Calaiò; al 26'
Domizzi non riesce a deviare in rete da pochi passi; al 30' Gillet
sventa un’insidia di Grava; ed un minuto dopo su cross di Trotta, Calaiò
allunga di testa e Bogliacino bene appostato non sbaglia. E’ il pari che
salva un pomeriggio di caos tattico e atletico. Per il Napoli, i
problemi di identità restano. Neanche uno straccio di idea di gioco, una
squadra in confusione anche se resta ammirevole la reazione di nervi
avuta nella ripresa. L’orgoglio perlomeno è salvo ma per fare strada
alla vigilia di due trasferte così difficili (Bologna e Juve) ci vuole
dell’altro. Ed anche per Reja sta diventando un rompicapo.

 
IEZZO 5.5
CANNAVARO 6
DOMIZZI 6
MALDONADO 5.5
GRAVA 5
AMODIO 5.5
BOGLIACINO 6.5
SAVINI 5 (1'st Dalla Bona 6)
DE ZERBI 4.5 (9'st Trotta 6.5)
BUCCHI 4.5
CALAIO' 5 (18'st Sosa 6)

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