Sabato 21/04/2007 – Trentaquattresima
giornata –
 

Napoli, spallata al Genoa.
Gol di Castillo, poi Sosa e Trotta
(all’89’) scavalcano Frosinone e… Genoa.

 

FROSINONE – NAPOLI 1 – 2 (8000
spettatori)

Arbitro: Girardi di San Donà di Piave.
Guardalinee: Padovan e Burdins.

FROSINONE (4-4-2): Zappino, Carbone, Cannarsa, Pagani, Bocchetti,
cialdini, Perra, D’Antoni (33'st Zaccagnini), Lodi, Margiotta (18'st
Dedic 6), Di Nardo (11'st Castillo).
Panchina: Chiodini, Ischia, Di Venanzio, Galasso. All. Iaconi.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Maldonado, Can­navaro, Domizzi, Grava,
Montervino, Amodio (20'st Pià), Bogliacino, Savini, Sosa, Calaiò (26'st
Trotta).
Panchina: Gianello, Rullo, Garics, De Zerbi, Bucchi. All. Reja.

MARCATORI: 17’st Castillo, 21’st Sosa,
44’st Trotta.

Spinto da duemila napoletani che urlano a squarciagola, “il pareggio non
serve”, il Napoli riesce a strappare in extre­mis una vittoria che vale
tanto oro quanto pesa. Straordinaria la mezza girata a volo di Trotta
che punisce oltremisura un generoso Frosinone. Un eurogol che Zappino
poco può fare per evitarlo: il pallone del due a uno termina la sua
traiettoria nel sette alla sinistra del portiere.
E nel giorno del sorpasso sul Genoa anche Reja si lascia andare: corre
sotto la curva in­sieme con i suoi, alza le braccia al cielo, esulta
come un ventenne. Mai vittoria (la settima in trasferta) era stata
finora così sofferta, travagliata, voluta. Il Napoli riesce a tirare
fuori muscoli, orgoglio e personalità. A dimostrazione che a quel
secondo posto crede più di ieri, meno di domani. Un’altra squadra si
sarebbe sentita appagata dopo l’uno a uno, invece il Napoli ha spinto
sull’acceleratore, ci ha creduto, ci ha messo cuore e gambe.
Il Frosinone lascia il campo sconsolato ma a testa alta. Si ritrova a
mani vuote dopo es­sersi portato in vantaggio ad inizio di ripresa, aver
centrato due pali ed aver procurato non pochi allarmi alla messo
retroguardia partenopea. Una sconfitta che brucia. Ma dalla curva dei
canarini si alza ugualmente un applauso di incoraggiamento. Di più, Lodi
e compagni non avrebbero potuto fare. Di più, sicuramente avrebbero
meritato di raccogliere per quanto prodotto, specie nella ripresa.
Meglio Iaconi non poteva impostare la gara: ripartenze fulminee,
fiammate improvvise, ripiegamenti tempestivi.
Pronti via (dopo quarantanove secondi), il Napoli va a bersaglio: cross
di Amodio (che rimpiazzava Gatti colto da disturbi addominali), testa di
Calaiò, gol. Non è fuorigioco ma l’arbitro su segnalazione
dell’assistente di destra annulla. Il Frosinone si arma di baionetta ed
aggredisce con Lodi e Di Nardo. Accelerazioni micidiali. Il Napoli
fatica ma replica colpo su colpo. Al 18', Cannavaro, ben smarcato da una
deviazione di Sosa, manca la più facile delle palle gol: il suo sinistro
si perde incredibilmente a lato. A questo punto, il Frosinone intuisce
il pericolo e placa i suoi bollori. Alla mezzora Iaconi sposta Lodi a
destra nel tentativo di limitare gli affondi di Savini. Ma al 33', il
Napoli divora un’altra occasione: di nuovo Amodio per Calaiò e
l’attaccante calibra debolmente il pallonetto. I padroni di casa, nel
frattempo, si fanno notare con Di Nardo che tenta di impaurire Iezzo con
un diagonale in corsa.
Emozioni a non finire nel secondo tempo. Iaconi manda in campo Castillo
per Di Nardo. E la manovra offensiva del Frosinone s’accende: cross di
Bocchetti dalla sinistra e Margiotta coglie il primo palo della
giornata. Un minuto dopo, Margiotta­Fialdini-Castillo confenzionano
un’azione che mette in ginocchio il Napoli: il neo entrato di testa
castiga Iezzo.
Non si fa attendere la contromossa di Reja. Era partito con Sosa per
avere più nerbo al centro dell’attacco ma teneva pronto Pià. Ecco il
momento. Il brasiliano, però rileva Amodio, ed il Napoli si dispone con
il 4-3-3. Sono passati quattro minuti dal vantaggio del Frosinone. A
terra c’è D’Antoni ma l’arbitro non interrompe il gioco. Pià (che non
s’accorge di nulla), prosegue, punta Carbone, lo supera e porge al
centro dove c’è il Pampa che corona il suo pomeriggio da leone con la
ciliegia. Intanto Reja manda in campo anche Trotta per dare il cambio a
Calaiò. Ma il Frosinone continua a ripartire a razzo: al 23' centra il
palo con Dedic ben servito da D’Antoni e al 28' Iezzo deve intervenire
ancora su Dedic. Nessuno però poteva immaginare che Trotta al 44' e 38''
sfoderasse un numero da campione: ennesima spizzata di Sosa ed il
tornante romano si coordina infilando il pallone là dove Zappino non
sarebbe mai arrivato.

 
IEZZO 6
CANNAVARO 6
DOMIZZI 6
MALDONADO 6.5
GRAVA 6
MONTERVINO 6
AMODIO 6 (20'st Pià 6.5)
BOGLIACINO 6
SAVINI 6.5
SOSA 7
CALAIO' 6 (26'st Trotta 6.5)

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