2ª GIORNATA

Napoli “mamma mia”.

Lavezzi scatenato, Zalayeta ne fa già
due. L’Udinese evapora e finisce in goleada

Serie A
dom
02/09/07

gialloMestogol
16’pt Zalayeta

gialloZapatagol
40’pt Domizzi

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
18000
spettatori
udinese napoli
arbitro Gervasoni – 6.5
guardalinee Padovan – Manzini
quarto uomo Gava

0

5

gol
20’st Lavezzi
gol
25’st Zalayeta
gol 36’st
Sosa
giallo Domizzi
giallo Blasi
UDINESE (4-3-3): Chimenti, Mesto, Coda, Zapata, Dossena,
Eremenko, Boundiaski (1’st Sivok), Inler, Quagliarella, Asamoah, Floro
Flores (11’st Di Natale).
Panchina: Handanovic, Zapotocny, Lukovic, Pepe, Paolucci. All. P.
Marino.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Cupi (8’st Contini), Cannavaro, Domizzi,
Grava, Blasi (37’st Bogliacino sv), Gargano, Hamsik, Savini, Lavezzi,
Zalayeta (30’st Sosa).
Panchina: Gianello, Calaiò, Montervino, De Zerbi. All. Reja.

Clamoroso al Friuli? No, soltanto una partita interpretata in maniera
razionale, al limite della perfezione, da una squadra (il Napoli),
steccata clamorosamente dall’altra (l’Udinese). E là dove terminano i
meriti dell’una, cominciano i difetti dell’altra. I sistemi di gioco
stavolta c’entrano relativamente anche se il 4-3-3 di Marino sembra più
ipotetico che reale, vulnerabile, mal recitato. Impeccabile, invece,
l’applicazione del 3-5-2 da parte degli ospiti. Ma sono i protagonisti
in campo a rendere così vistosa una vittoria che ai partenopei mancava
dal lontano ‘86-‘87 quando c’era un certo Maradona. Bravi, tonici,
determinati quelli schierati di Reja a cui va il meritato chapeau per le
scelte effettuate (fuori Calaiò per Zalayeta, autore di una doppietta);
lenti, statici, distratti quelli di Pasquale Marino fuori partita e di
testa già dopo i primi venti minuti di gioco.
La formazione di Reja, che già si avvale dei rientri di Cannavaro e
Domizzi in difesa, sfrutta a meraviglia la superiorità numerica che si
ritrova a metà campo, riparte con puntualità svizzera e negli ultimi
venti metri manda in tilt l’avversario con la verve di un argentino
scatenato, imprevedibile, indemoniato. Ezequiel Lavezzi, 22 anni, già
protagonista della vittoria dello scorso torneo di clausura nelle fila
del San Lorenzo de Almagro sembra morso da una tarantola: parte a
destra, si sposta a sinistra, procura il primo gol di Zalayeta lasciando
di sasso Mesto e servendo al centro, mette a sedere Dossena quando va a
trovare la gloria personale con un delizioso sinistro, regala a Sosa la
rete del cinque a zero. E pensare che qualcuno durante il ritiro aveva
osato discutere le sue qualità. Lavezzi, dopo la tripletta rifilata al
Pisa in Coppa Italia, gioca una partita dove ci vorrebbero le catene per
fermarlo.
Insomma, Lavezzi sugli scudi. E’ lui, sistemato a ridosso di Zalayeta
con licenza di svariare su tutto il fronte, a mandare in crisi i
bianconeri. Ma non solo lui. Il Napoli a metà campo domina con quel
piccoletto arrivato dall’Uruguay, Walter Gargano, e che proprio
l’Udinese aveva cercato invano di strappare ai partenopei e la linea
mediana schierata da Marino senza D’Agostino (influenzato) e senza Obodo
e Pinzi (indisponibili) entra letteralmente in tranche.
Anche il cinismo distingue gli ospiti quando l’Udinese prova a
rialzarsi. Dopo il due a zero inflitto ad opera di Zalayeta (primo gol
con la maglia azzurra con una deviazione di destro) e Domizzi (girata
sotto misura su azione di angolo proseguita da Zalayeta e Cannavaro), il
Napoli controlla l’avversario, aspetta il momento giusto e lo castiga
per altre tre volte: con Lavezzi, con Zalayeta di sinistro su errore di
Chimenti, con Sosa subentrato al panterone che non esulta per rispetto.
Un cinque a zero fuori casa mancava al Napoli dalla stagione ‘29-‘30, a
Modena, allenatore Willy Garbutt. E’stato Reja a credere più di tutti in
una possibile vittoria a Udine. Qua la mano, saggio Edy.

IEZZO 6.5
CUPI 6.5 (8’st Contini 6.5)
CANNAVARO 6.5
DOMIZZI 7
GRAVA 6
BLASI 7 (37’st Bogliacino sv)
GARGANO 7.5
HAMSIK 6.5
SAVINI 6.5
LAVEZZI 8
ZALAYETA 7.5 (30’st Sosa 6.5)

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