8ª GIORNATA

Vendemmiata all'Olimpico

Un pareggio che rende molto felice un
Napoli orgoglioso e che beffa una Roma superficiale e svagata

Serie A
sab
20/10/07

ROMA

NAPOLI

stadio Olimpico
27313
spettatori
roma napoli  
arbitro Tagliavento – 5.5
guardalinee Biasutto – Lion
quarto uomo Morganti

4

4

 
gol 30'pt Totti (r) gol
2'pt Lavezzi
 
gol 41'pt Perrotta gol 1'st
Hamsik
 
gol 7'st De Rossi gol
19'st Gargano
 
gol 35'st Pizarro gol
39'st Zalayeta
 
giallo Ferrari giallo Lavezzi  
giallo De Rossi giallo Cupi  
giallo Hamsik  

ROMA (4-2-3-1): Curci, Cicinho (15’st Cassetti), Ferrari, Mexes,
Tonetto, De Rossi, Pizarro, Mancini (20’st Vucinic), Perrotta, Giuly
(46’st Panucci), Totti.
Panchina: Julio Sergio, Juan, Barusso, Brighi. All. Spalletti.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Cupi (33’st Contini), Cannavaro, Domizzi,
Garics, Blasi, Gargano, Hamsik, Savini (38’st Calaiò), Lavezzi, (41’st
Bogliacino sv), Zalayeta.
Panchina: Gianello, Montervino, Sosa, De Zerbi. All. Reja.

Se si gioca senza portieri, è facile che in 90 minuti arrivi un diluvio
di gol. Se a questo si aggiunge che le due difese sono inguardabili il
4-4 si spiega subito e bene. E naturalmente è un 44 che esalta un bel
Napoli e deprime una Roma sciatta e senza nerbo. Par di rivedere la Roma
esangue che si prende licenze non consentite e alla fine butta via un
campionato. E’ già successo, come è noto, e non vorremmo che questo
difetto, peraltro gravissimo, fosse ormai endemico.
Il Napoli è invece un’esplosione di vitalità e dà l’impressione di poter
persino migliorare, perchè venire all’Olimpico con tanta personalità e
con coraggio non è da poco. E’ andato subito in vantaggio, poi ha subito
il ribaltone propiziato da Totti, ma non si è mai arreso e per ben tre
volte ha rincorso e raggiunto la Roma. La partita, come si può intuire
dal tabellino, è stata un campionario di follie. Con due portieri, Iezzo
e Curci, degni di andare alla Corrida di antica memoria. Al resto ci
hanno pensato le due difese, completando l’opera. Anche in questo c’è
della follia. Perchè il Napoli ha incominciato come si sospettava: tutti
arroccati davanti a Iezzo, spesso nove giocatori dietro la linea della
palla e davanti solo Lavezzi e Zalayeta. Non ti aspetti, insomma, che
con questo assetto prenda quattro gol. Per giunta, dopo appena 2 minuti
Hamsik, il migliore del Napoli, ha messo il cross che Zalayeta ha
domato, con un assist per Lavezzi: botta sul primo palo e vantaggio
lampo.
A questo punto è normale che il Napoli giochi sul velluto, che la sua
impostazione tattica sia facilitata dal vantaggio iniziale. La Roma,
infatti, ha fa­ticato non poco, ha preso sbandate clamorose sul fianco
destro per colpa di Cicinho, disastroso. Il Napoli ha sfiorato il
raddoppio e per mezz’ora ha impedito alla Roma di costruire occasioni
vere. Poi in undici minuti, Totti ha ribaltato la partita da solo.
Scambio e assist con Pizarro su cui un precipitoso Cannavaro ha commesso
il rigore, che Totti ha trasformato in pareggio. E subito dopo con una
sberla forte ma centrale, il capitano ha costretto Iezzo ad una
deviazione infelice, su cui Perrotta ha firmato il 2-1.
La Roma invece di capire il latino ha continuato a scherzare e a
collezionare strafalcioni. Non solo Cicinho è stato disastroso, ma in
difesa anche Mexes e Ferrari hanno sbagliato oltre il lecito. E ancora:
evanescente Giuly, impreciso e distratto Pizarro, poco incisivi a
sinistra Mancini e Tonetto. Così al primo assalto, nella ripresa il
Napoli con Hamsik ha fatto il 2-2, ma subito dopo De Rossi, da 25 metri,
ha beffato Iezzo, che si è tuffato come se fosse al mare. Pensi che la
partita a questo punto sia finita e invece Curci al 19 ha restituito il
favore: su un destro da distanza siderale di Gargano si è fatto
impallinare come un tordo. Con Cassetti finalmente al posto di Cicinho,
la Roma ha costruito qualcosa di più e proprio da un fallo commesso su
Cassetti, è nato il 4-3: punizione di Pizarro dal vertice, leggera
deviazione di Garics e i romanisti si sono illusi che finisse qui.
Invece quattro minuti dopo Zalayeta,su punizione da destra di Hamsik, ha
incornato il 4-4 con Curci ancora in contemplazione. Per fortuna è
finita qui.
E’ chiaro che il pari è bifronte. Per la Roma è un colpo al cuore.
Troppo giù, troppo leziosa, troppo distratta e con una difesa che, salvo
a Parma, ha preso due gol da Juve e Fiorentina, quattro da Inter e
Napoli. E’ esagerato sospettare che qualcosa non funzioni? Se Spalletti
fosse partito dall’inizio con Cassetti, escludendo Cicinho, la Roma
probabilmente avrebbe vinto. Ma Cicinho non è uno qualsiasi, dunque
l’allarme deve scattare. Il Napoli è invece una squadra modesta in
difesa, ma ordinata a centrocampo e con buona qualità davanti. Gargano è
un centrale che mette ordine, anche se non ha grandi numeri. Ma a questo
ci pensano Hamsik, straordinario, e Lavezzi, discontinuo, ma con lampi
di classe. E davanti Zalayeta fa bene la sua parte: tiene palla, cerca
gli scambi e, come si è visto, fa anche gol. Bel Napoli, insomma, con
cuore e personalità. Roma scellerata da prendere a schiaffi, perchè in
campo non basta la qualità: ci vogliono nerbo, umiltà e concentrazione.
Né può pensare che bastino Totti e De Rossi per vincere le partite.

 
IEZZO 4
CUPI 5 (33'st Contini sv)
CANNAVARO 5
DOMIZZI 5.5
GARICS 5.5
BLASI 6
GARGANO 7
HAMSIK 7.5
SAVINI 6 (38'st Calaiò sv)
LAVEZZI 7 (41'st Bogliacino sv)
ZALAYETA 7

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