12ª
GIORNATA

Il Palermo è Tedesco.
Il Napoli piace ma cade

Due gol del 35enne mediano ribaltano
lo 0-1 di Bogliacino: Ma quante emozioni al Barbera

Serie A
dom
10/11/07

PALERMO

NAPOLI

stadio Barbera
25000
spettatori
palermo napoli  
arbitro Rosetti – 4
guardalinee Tonolini – Foschetti
quarto uomo Ciampi

2

1

 
gol 12'st G. Tedesco gol
9'st Bogliacino
 
gol 21'st G. Tedesco ammonizione Cannavaro  
ammonizione Diana ammonizione Maldonado  
ammonizione Jankovic ammonizione Hamsik  
ammonizione Caserta ammonizione Lavezzi  

PALERMO (3-5-2): Fontana, Zaccardo, Biava, Barzagli, Diana,
Simplicio (38'st Jankovic), G. Tedesco (28'st Cassani), Caserta, Capuano
(10'st Pisano), Brienza, Cavani.
Panchina: Agliardi, Cossentino, Rinaudo, Velardi. All. Colantuono.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Contini (23'pt Maldonado, 29'st Calaiò),
Cannavaro, Domizzi, Garics, Hamsik, Gargano, Bogliacino, Savini,
Lavezzi, Zalayeta (37'st Sosa).
Panchina: Gianello, Grava, Montervino, Dalla Bona. All. Reja.

Piccoli, ma terribili. Hanno deciso loro la partita. Una sfida esaltante
che neppure il pessimo arbitraggio di Rosetti è riuscito a rovinare.
Loro, piccoletti lo sono solo nel fisico. Brienza, Giovanni Tedesco,
Lavezzi. Hanno dominato un incontro che si è sempre tenuto su toni alti,
da divertimento puro.
Il Palermo ha vinto con un secondo tempo di temperamento, ma anche di
sofferenza. Ha saputo creare momenti di gran gioco, trottolino
imprendibile Brienza ha seminato il panico. E Giovanni Tedesco ha messo
dentro un uno-due che ha steso il Napoli. Gli ospiti hanno pagato due
disattenzioni difensive. Pesanti, gravi, ma che non macchiano la prova
complessiva della squadra. Era solo sia nel primo che nel secondo gol il
bomber di una notte del Palermo.
E’ stata una serata magica per lui. Nonno Totino era il custode della
Favorita e da lassù avrà esultato anche lui. E quel bambino che gli ha
lanciato le braccia al collo dopo il secondo gol era suo figlio
Gianmarco. Sarà impossibile per Giovanni Tedesco dimenticare una notte
così. Ha spinto con rabbia il Palermo, è andato a caccia di qualcosa che
sentiva suo. Da troppo tempo era uscito deluso dal campo. Gambe, muscoli
e un gioco spettacolare. Il Napoli ha avuto il merito di andare per
primo in vantaggio. Bogliacino ha rimediato una scarpata in faccia, ma
non ha tirato indietro la testa ed è andato in gol. Poi, due momenti di
nebbia e gli altri non hanno perdonato.
Rosetti dicevamo. Ha negato un rigore netto e uno quasi certo al
Palermo. Poi gli ha concesso l’unico che non c’era (l’ha salvato il
guardalinee Foschetti). E ha messo in fila una serie di ammonizioni da
record. Anche perchè alcune proprio non c’erano (quella di Hamsik è un
esempio chiarificatore). E ha fischiato meno di quanto avrebbe dovuto i
falli su Lavezzi. Un primo tempo divertente. Un gioco a scacchi in cui
la mossa migliore l’ha azzeccata Colantuono. Davanti aveva un Napoli
partito meglio, più aggressivo, più ordinato. Hamsik comandava la sua
zona, mentre la difesa a quattro del Palermo regalava un uomo agli
avversari. Un cambio nella disposizione in campo e la facilità con cui
fino a quel momento il Napoli era andato al tiro, si è trasformata in
un’azione assai più difficile da portare a compimento.
Caserta è stato spostato in posizione più centrale, proprio a ridosso di
Hamsik. La difesa siciliana è diventata per lunghi tratti a tre
(Zaccaro-Biava-Barzagli), dando la possibilità a Capuano di lanciarsi in
avanti per creare pericoli. In quella fascia il Napoli aveva Garics che
in contenimento è andato sovente in affanno. E quando è toccato a lui
andare sino al fondo per crossare, ha messo in fila troppi errori.
Ma anche il Napoli è squadra da cambiare in corsa. E soprattutto ha un
furetto lì davanti che può creare disastri se solo ti distrai per un
momento. Lavezzi ha costretto Fontana ad un miracolo (10') con una
rasoiata di sinistro, ha dipinto un cross per la testa di Zalayeta (32',
fuori di poco), ha tirato un’altra botta impegnando ancora Fontana (e
nel secondo tempo il suo rendimento non è certo calato). Quando è
chiamato a far male, il Napoli sa come comportarsi. Sul tempo (nei primi
45') ha sempre fatto meglio del Palermo. Gli scambi in velocità tra
Lavezzi e Zalayeta hanno fatto tremare i padroni di casa. L’errore i
campani lo hanno commesso quando sono andati a cercare con troppi uomini
la conclusione. Un eccesso di agonismo che ha rischiato di essere pagato
caro.
Il Palermo ha assorbito come un vecchio pugile la sfuriata iniziale del
Napoli. Poi ha rimesso assieme le idee, ha cambiato assetto tattico ed è
andato a colpire. Due volte il palo, nel giro di un minuto, ha negato il
gol ai siciliani. Al 20' è stato Giovanni Tedesco, in tuffo di testa. Al
21' è toccato a Brienza. Il sinistro del ragazzo ischitano (è nato a
Cantù, ma a due anni era già nell’isola) ha illuminato la partita. Ha
giocato finalmente dall’inizio ed ha creato spazi per i compagni,
pericoli per i rivali e mal di testa a chi aveva il compito di andarlo a
prendere. Un primo tempo di grande intensità, giocato su ritmi alti e
con grande sagacia tattica. Una ripresa senza cali di tono. Che
spettacolo.

 
IEZZO 6
CONTINI 6 (23'pt Maldonado 5.5,
29'stCalaiò sv)
CANNAVARO 6
DOMIZZI 6
GARICS 5
HAMSIK 6.5
GARGANO 5.5
BOGLIACINO 6
SAVINI 6
LAVEZZI 7
ZALAYETA 6 (37'st Sosa sv)

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