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28ª
GIORNATA

Iaquinta, un gol bello e che vale
oro per la champions

Napoli, che peccato perdere così nel
finale

Serie A
dom
16/03/08

gol44’st IaquintaammonizionePazienza

JUVENTUS

NAPOLI

stadio Olimpico
21095
spettatori
juventus napoli
arbitro Rocchi – 6
guardalinee Grilli – Rosi
quarto uomo Mazzoleni

1

0

ammonizione Trezeguet ammonizione Savini
ammonizione Santacroce
ammonizione Cannavaro
ammonizione Lavezzi
JUVENTUS (3-4-1-2): Buffon, Grygera, Stendardo, Chiellini,
Nocerino (14’st Molinaro), Sissoko, Tiago, Salihamidzic (14’st
Iaquinta), Nedved, Trezeguet (47’st Birindelli), Del Piero.
Panchina: Belardi, Ariaudo, Castiglia, Palladino. Allenatore: Ranieri.
NAPOLI (3-5-2): Gianello, Santacroce, Cannavaro, Domizzi, Garics,
Pazienza, Gargano, Hamsik (18’st Bogliacino), Savini (36’st Contini),
Lavezzi, Calaiò (26’st Sosa).
Panchina: Navarro, Grava, Montervino, Dalla Bona. Allenatore: Reja.

La Juventus non ha perso l’occasione di tornare a 4 punti dalla
Fiorentina lasciando il Milan a distanza di sicurezza (8 punti), ma
questa vittoria sul Napoli, ottenuta a un minuto dalla fine con un gol
di Iaquinta (ottavo in campionato, il quinto in corsa nel finale) non
l’avrebbe meritata. I motivi: 1) gli errori tecnici e concettuali di
Ranieri, costretto a correggere le sue idee in corsa e appena in tempo,
la squadra di Reja li aveva sfruttati assai bene nella prima ora di
gioco arrivando più spesso degli avversari vicini al vantaggio; 2)
l’impegno, la foga, la concretezza, l’organizzazione degli azzurri
avevano messo in pesantissime difficoltà la bislacca truppa di Ranieri
che ha avuto però il merito di tornare sui suoi errori e di correggerli.
Appena in tempo e grazie al temperamento della «Juve che non finisce
mai».
A un Napoli organizzato e ben disposto a un intelligente contenimento
Ranieri ha opposto una Juve inedita, mai sperimentata: tre difensori e
quattro centrocampisti con Nedved trequartista a sostegno di Trezeguet e
Del Piero. Con Nocerino e Salihamidzic esterni, nel cuore del campo
agivano Tiago e Sissoko ma il peso della gara se l’è dovuto caricare
sulle spalle il franco-maliano perchè il portoghese ha prevalentemente
giocato a palletta senza mai tentare di concretizzare qualche idea o
qualche verticalizzazione. Insomma, la Juve ha faticato a far gioco e il
Napoli ha avuto il merito di rimanere comunque agganciato alla sua
strategia: controllare e azzardare qualche ripartenza.
Alla prova dei fatti è stata proprio la squadra di Reja a costruire i
maggiori pericoli: prima c’è voluta la gran classe di Buffon che ha
salvato con un intervento a terra un bel pallone di Hamsik poi è stato
Garics a trovarsi da solo davanti al portiere campione del mondo, ma ha
perso la grande occasione: l’austriaco avrebbe avuto la possibilità di
tirare in porta ma ha preferito un curioso assist a cucchiaio, delizioso
nell’esecuzione ma troppo lontano dall’immaginazione di Lavezzi che,
preso in controtempo, non è riuscito ad arrivare sul pallone. Buon
Napoli insomma almeno sul piano dell’ordine e della concretezza e una
Juventus che, al contrario, non aveva né capo né coda, paralizzata da un
modulo che non conosceva e nel quale non si è ritrovata.
Nella ripresa, dopo un’insidiosa punizione di Del Piero fuori misura, un
guasto all’auricolare di Rocchi che è stato subito riparato e una
iniziativa di Nedved sventata da Gianello, Ranieri si è deciso a
cambiare strategia: fuori Nocerino e Salihamidzic, dentro Molinaro e
Iaquinta per l’allestimento in corsa di un 4-3-3 che ha dato subito
fastidio al Napoli. Reja ha risposto togliendo Hamsik, che pure era
stato uno dei migliori, per dar spazio a Bogliacino maggiormente esperto
sul piano del contrasto e del contenimento.
La Juventus ha tratto ovviamente giovamento dal nuovo assetto tattico,
si è resa pericolosa con Del Piero e Iaquinta, ma ha trovato sulla sua
strada un Napoli deciso a lottare con il coltello tra i denti e a fare
quadrato in difesa di un pareggio che aveva ampiamente meritato. La
squadra bianconera, spesso protagonista di finali di partita roventi e
appassionanti, ha mantenuto fede alla sua tradizione trovando il gol
buono per vincere la sua contorta partita a un minuto dalla fine:
Molinaro conquista palla (intervenendo fallosamente su Lavezzi),
ripartenza bianconera sull’asse Nedved-Del Piero (delizioso assist) e
botta di Iaquinta che ha scacciato l’incubo. Che beffa per il Napoli.

GIANELLO 6.5
SANTACROCE 7
CANNAVARO 6
DOMIZZI 6
GARICS 5
PAZIENZA 6
GARGANO 6.5
HAMSIK 6.5 (18’st Bogliacino 6)
SAVINI 6 (36’st Contini sv)
LAVEZZI 5.5
CALAIO’ 5 (26’st Sosa sv)

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