29ª
GIORNATA

Meraviglioso Lavezzi

L’argentino stende la fiorentina con
la seconda doppietta stagionale

Serie A
mer
19/03/08

gol
23’pt Lavezzi
ammonizioneOsvaldo

NAPOLI

FIORENTINA

stadio San Paolo
45000
spettatori
napoli fiorentina
arbitro Rosetti – 6
guardalinee Griselli – Calcagno
quarto uomo Velotto

2

0

gol
31’pt Lavezzi
ammonizione Kroldrup
ammonizione Blasi
ammonizione Savini
ammonizione Mannini
ammonizione Domizzi
ammonizione Cannavaro
NAPOLI (3-5-2): Gianello, Santacroce, P.Cannavaro, Domizzi,
Mannini, Blasi, Gargano, Hamsik (34’st Pazienza), Savini, Calaiò (23’st
Sosa), Lavezzi (43’st Bogliacino).
Panchina: Navarro, Grava, Montervino, Contini. All. Reja.
FIORENTINA (4-3-1-2): Frey, Ujfalusi, Dainelli (19’st Potenza),
Kroldrup, Pasqual, Donadel, Liverani (1’st Papa Waigo), Montolivo,
Kuzmanovic, Osvaldo (9’st Cacia), Mutu.
Panchina: Avramov, Pazzini, Diakhate, Da Costa.

Ezequiel Lupo azzanna la Fiorentina. Due bei morsi che hanno aperto
altrettante profonde ferite. La copiosa emorragia ha debilitato la
squadra viola. Perché ieri sul terreno di gioco del San Paolo si è vista
una squadra, il Napoli, in una condizione fisica scoppiettante e
un’altra squadra, la Fiorentina, affaticata probabilmente dai troppi
impegni stagionali e dalle molte assenze. Ezequiel Lavezzi non si è
fatto intenerire e l’ha battuta con la sua seconda doppietta stagionale
(la prima risaliva al 2 febbraio, contro l’Udinese). L’argentino è stato
per tutta la partita imprendibile: partendo largo o da lontano non
offriva punti di riferimento a una difesa sicuramente disattenta ma
anche esposta a tutte i rischi da un pressing molto blando e da un
centrocampo troppo friabile in fase di copertura.
L’argentino (sette gol in questo campionato) si è esaltato e ha fatto
esaltare il suo pubblico. Ma la straordinaria prova individuale è stata
la ciliegina sulla torta di una prestazione collettiva ineccepibile: un
centrocampo tosto e qualitativo e una difesa sicura. Sotto il peso dello
svantaggio nonostante le correzioni in corsa, la Fiorentina si è
sfilacciata, ha smarrito posizioni in campo e distanze tra i reparti.
Il Napoli, al contrario, è riuscito a rimanere sempre sufficientemente
corto e perfettamente organizzato grazie alla regia di Gargano. In un
paio di occasioni (due tiri di Mutu nel primo tempo) a togliere le
castagne dal fuoco ha provveduto Gianello; in un caso, invece, ha
risolto i problemi la buona sorte sotto forma di traversa (sempre Mutu,
di testa). Certo, la Fiorentina può recriminare per quel gol annullato
al suo attaccante rumeno al 25′ (fallo di Ujfalusi su Calaiò), cioè
sessanta secondi dopo il gol del primo vantaggio di Lavezzi. Ma nel
complesso la Fiorentina non è mai apparsa in partita. Ha molte
attenuanti (la stagione troppo ricca di impegni) ma ieri sera era lecito
attendersi di più, soprattutto sul piano dell’attenzione.
L’ultimo forfait Prandelli lo ha incassato poco prima dell’inizio della
partita: affaticamento muscolare per Pazzini che si è sistemato in
panchina obbligando il tecnico a stravolgere i piani sistemando la
squadra con due attaccanti e un rombo a centrocampo (vertice avanzato
Kuzmanovic e arretrato Liverani) che è apparso in difficoltà sin dalle
prime battute. E il Napoli ne ha approfittato sfoggiando logicità
tattica, aggressività e velocità, soprattutto sulle corsie esterne
diventate, proprio grazie al «rombo», riserva di caccia di Mannini (a
destra) e Savini a sinistra (che combinava con Hamsik molto
agevolmente).
Tanto era lenta e prevedibile la manovra viola, sviluppata con
ripetitivi passaggi in orizzontale, tanto era pratica quella napoletana.
I ragazzi di Prandelli dimenticavano di portare il pressing sul
portatore e Gargano e Blasi avevano la possibilità di organizzare a
piacimento la manovra (fluida e veloce). Ma erano soprattutto le corsie
esterne la nota dolente, soprattutto quella sinistra con un Pasqual
arruffone e disattento. Non a caso il primo gol di Lavezzi nasceva
proprio da una sua disattenzione (lasciava il pallone a Mannini che
poteva mettere in mezzo all’area piccola dove in scivolata arrivava
puntualmente l’argentino).
Le sofferenze non sfuggivano a Prandelli che all’inizio della ripresa
rinunciava a Liverani (poi anche a uno spento Osvaldo) per inserire Papa
Waigo che nel tridente si sistemava largo a destra. Ma le correzioni del
tecnico viola arrivavano quando la sua squadra aveva versato già un
consistente quantitativo di latte. Il bellissimo (e potente) diagonale
di Lavezzi intorno alla mezz’ora del primo tempo sorprendeva Frey che
veniva anche ingannato da un ravvicinato rimbalzo del pallone e metteva
in ginocchio la squadra viola che nella ripresa non riusciva a produrre
quello scatto d’orgoglio che si attendeva Prandelli.

GIANELLO 7
SANTACROCE 6.5
CANNAVARO 6.5
DOMIZZI 6.5
MANNINI 7
BLASI 7
GARGANO 6.5
HAMSIK 6.5 (34’st Pazienza sv)
SAVINI 6.5
LAVEZZI 8 (43’st Bogliacino sv)
CALAIO’ 6 (23’st Sosa 6)

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