37ª
GIORNATA

Napoli da corsa, Hamsik da favola

Milan tramortito e quasi fuori dalla
zona Champions

Serie A
dom
11/05/08

gol
35’pt Hamsik
gol50’st Seedorf

NAPOLI

MILAN

stadio San Paolo
65000
spettatori
napoli milan
arbitro Farina – 6
guardalinee Lanciano – Ayroldi
quarto uomo Ciampi

3

1

gol
24’st Domizzi (r)
ammonizione Gattuso
gol
47’st Garics
ammonizione Kaka
ammonizione Mannini ammonizione Nesta
ammonizione Sosa
ammonizione Hamsik
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini
(35’st Garics), Pazienza, Gargano, Hamsik (46’st Montervino), Savini,
Sosa, Lavezzi (43’st Bogliacino).
Panchina: Iezzo, Grava, Cupi, Calaiò. All.: Reja.
MILAN (4-4-2): Kalac, Bonera, Nesta, Kaladze, Favalli (15’st
Jankulovski), Brocchi (1’st Pato), Gattuso (24’st Serginho), Ambrosini,
Seedorf , F. Inzaghi, Kakà.
Panchina: Fiori, Gilardino, Simic, Oddo. All.: Ancelotti.

Una sinfonia. Il Napoli rintrona letteralmente il Milan. Troppo alto il
ritmo dei ragazzi di Reja, troppo feroce la loro applicazione, troppo
intenso il loro pressing. Una straordinaria prova d’orchestra, esaltata
dai virtuosismi di solisti incredibili: Hamsik su tutti e poi il solito
Lavezzi. Tre gol, un palo, una traversa, un primo tempo in cui il Milan
si è affacciato dalle parti di Navarro per la prima volta solo al 40′,
quando ormai il risultato era avviato verso un epilogo scontato (per
quel che si è visto in campo). Il Napoli che sta costruendo il futuro
può cominciare a credere anche al suo presente perché se il campionato
finisse oggi andrebbe in Coppa Uefa perché l’ottavo posto, con la
mancata concessione della licenza all’Udinese, basterebbe per aprire la
porta dell’Europa. E se anche i friulani dovessero sanare la loro
posizione, i ragazzi di Reja potrebbero essere comunque orgogliosi:
hanno messo insieme già cinquanta punti, hanno battuto al San Paolo
tutte le grandi, fatta eccezione per la Roma, possono mettere
all’incasso l’Intertoto.
Raja è stato spesso raccontato come un allenatore fuori dal tempo o
meglio superato dal tempo. Eppure la sua squadra riesce a far segnare
tutti, non solo gli attaccanti come Zalayeta (da tempo fermo per
infortunio) e Lavezzi ma anche centrocampisti come Hamsik (ieri ha
realizzato il nono gol, un bottino eccezionale), difensori come Domizzi
(alla settima rete) e giocatori di fascia come Garics (ha trovato il
guizzo vincente appena dodici minuti dopo l’ingresso in campo). Il Milan
non ha avuto scampo; soprattutto non ha scuse: è stato letteralmente
dominato in tutte le zone del campo. Ancelotti ha pagato l’assenza di
Pirlo, l’unico che in questo momento riesce a dare ordine alla manovra.
Ha provato a sistemare le cose predisponendo la squadra secondo le
logiche del 4-4-2. Poi, però, si è incartato, alla ricerca del pareggio:
ha spedito in campo Pato (che ha mandato alle stelle al 37′ della
ripresa la palla che avrebbe potuto riaprire la partita) e ha
«riconfigurato» la squadra con un 4-3-1-2 che aveva poco senso perché
Seedorf invitato a fare il regista non ha più le caratteristiche che
quel ruolo richiede (lui ha bisogno di spazi in cui liberare la potenza
e per giunta, porta troppo palla).
Messi all’angolo, incapaci di aprire varchi nella ordinatissima difesa
napoletana (Canavaro ha letteralmente annullato Kakà), i rossoneri hanno
perduto la testa finendo per incattivire una partita che di cattiveria
non aveva proprio bisogno. Eppure al 32′ della ripresa, con Mannini per
terra con i crampi, invitato a mandare la palla fuori per consentire i
soccorsi, Ambrosini ha de­ciso di tirare avanti, dando il vita così a un
pressing ferocissimo da parte del Napoli. Conclusione: palla fuori non
per gentile concessione ma perché recuperata e parapiglia in campo
sedato da Farina e dall’assistente Lanciano. Di fronte a un Napoli
giovane e fresco, che vinceva tutti i duelli in velocità e arrivava
sempre prima dell’avversario sul pallone, il Milan ha mostrato tutte le
sue rughe. Quando Hamsik si è fatto settanta metri di campo per poi
battere di destro dal limite Kalac, nessuno è parso in grado di opporsi
alla sua corsa disinvolta. Quando sempre Hamsik al 22′ della ripresa ha
messo in profondità una palla per Lavezzi, Nesta ha opposto allo scatto
bruciante dell’argentino solo un intervento falloso provocando così il
rigore del raddoppio. Quando al 47′ della ripresa, Montervino entrato da
appena un minuto ha fatto il vuoto sulla corsia che Bonera avrebbe
dovuto presidiare e ha messo in mezzo all’area un cross perfetto, Kalac
non ha avuto la giusta reattività per anticipare Garics ed evitare la
terza resa. E significa poco il gol su punizione di Seedorf, perché se
il palo non avesse fermato una conclusione dal limite di Bogliacino e la
traversa una spettacolare conclusione a giro di Hamsik, le dimensioni
della sconfitta avrebbero potuto assumere i caratteri della goleada.

NAVARRO 6.5
CANNAVARO 7
CONTINI 6
DOMIZZI 7
MANNINI 7 (35’st Garics 7)
BLASI 5
GARGANO 7
HAMSIK 8 (46’st Montervino 6.5)
SAVINI 6.5
SOSA 6.5 (43’st Bogliacino sv)
LAVEZZI 7.5

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