38ª
GIORNATA

Napoli appagato dal successo sul
Milan

Il presidente De Laurentiis annuncia
la partecipazione all’Intertoto

Serie A
dom
18/05/08

gol14’pt Rocchigol
38’st Domizzi

LAZIO

NAPOLI

stadio Olimpico
14000
spettatori
lazio napoli
arbitro Velotto – 6
guardalinee Di Fiore – Franzi
quarto uomo Caravetta

2

1

gol 26’st Firmani ammonizione Contini
ammonizione Dabo ammonizione Pazienza
ammonizione Firmani ammonizione Domizzi
ammonizione Tare
LAZIO (4-3-1-2): Muslera, Behrami (34’st Kolarov), Rozehnal,
Radu, Zauri, Dabo (16’st Firmani), Ledesma, Mutarelli (1’st Manfredini),
Mauri, Rocchi, Tare.
Panchina: Ballotta, Artipoli, Vignaroli, Bianchi. All. Delio Rossi.
NAPOLI (3-5-1-1): Navarro, Cannavaro, Contini, Domizzi, Mannini
(17’st Garics), Blasi (30’st Montervino), Gargano, Pazienza, Savini,
Bogliacino (1’st Sosa), Lavezzi.
Panchina: Iezzo, Cupi, Capparella. All. Reja.

Dopo i due gol al Genoa a Marassi, due gol anche al Napoli: La Lazio ha
chiuso il suo tormentato campionato con due vittorie consecutive che
danno una dimensione almeno più accettabile alla sua classifica. Non è
stata una partita da spellarsi le mani, ma le due squadre hanno comunque
onorato l’impegno con una prestazione decente mettendo in mostra anche
qualche idea e qualche individualità. Il Napoli, poco brillante sul
piano fisico, ha dato l’impressione di aver pagato oltre misura il
“grande sforzo” di domenica scorsa con il Milan. Probabilmente era
quello l’ultimo grande appuntamento della squadra partenopea sicchè
all’Olimpico la squadra di Reja è apparsa un po’ appesantita. Cosa che
comunque non le ha impedito per buona parte della ripresa di mettere la
Lazio, già in vantaggio grazie al gol di Rocchi nel primo tempo, con le
spalle al muro.
Insomma, il Napoli non è stato un avversario morbido. Semmai un
avversario affaticato che è stato tuttavia capace di spendere con
orgoglio tutto quello che aveva nella ricerca di un pareggio. La Lazio
ha viaggiato sul velluto dopo il quattordicesimo gol in campionato del
suo principe Rocchi (assist di Mauri, ma grave è stato lo sbaglio di
Cannavaro), ha cercato il raddoppio a più riprese, prima con Mauri che
ha sbagliato solo davanti a Navarro e poi con Dabo che non ha trovato la
misura. Il raddoppio laziale è arrivato soltanto a venti minuti dalla
fine grazie a un gol del redivivo Firmani in mischia, ma il Napoli non
s’è arreso. Ha cercato con rabbia e poca lucidità di raddrizzare la
rotta di navigazione come dimostra il gol di Domizzi a sette minuti
dalla fine. Anche in questo caso ci sono sembrati decisivi gli errori di
Radu e Rozehnal che sino a quel momento avevano giocato una discreta
partita.
Lazio e Napoli chiudono il campionato con qualche cosa in comune: tutti
e due gli allenatori, assai discussi nel corso della stagione, sembrano
ora avviati sulla via della conferma, ma soprattutto tutte e due le
squadre hanno dato l’impressione di avere quanto meno una certa solidità
nei rispettivi progetti tecnici. Le assenze di giocatori importanti
quali Pandev, Cribari, Mudingayi, De Silvesti da una parte e di
Zalayeta, Hamsik, Calaiò, Santacroce dall’altra, hanno ovviamente
influito sulla partita ma non hanno offuscato la caratteristica comune
ai due team: quella di avere alle spalle un progetto tecnico finalizzato
alla crescita nel segno della ricerca del gioco, della buona
organizzazione e del buon calcio. Lazio e Napoli allora hanno la stessa
necessità: avviare in sede di mercato quelle operazioni mirate (due o
tre giocatori chiave) per dare corpo e buona sostanza all’idea dei
rispettivi progetti tecnici.
Alla Lazio, soprattutto se resterà Delio Rossi come sembra, serve un
grande centrale difensivo e un’altro uomo di personalità a centrocampo
mentre al Napoli urge un attaccante di alto livello in grado di
affiancare lo straordinario Lavezzi (che anche ieri si è dannato l’anima
nel tentativo di abbattere da solo il muro laziale) e un esterno
sinistro di centrocampo. Il Napoli quest’anno ha fatto meglio della
Lazio e non solo per i quattro punti in più in classifica. Il suo primo
anno di serie A è stato buono e ricco di belle soddisfazioni (vittorie
su Juve, Inter, Milan) che fanno ben sperare per il futuro soprattutto
se ci sarò il salto di qualità di cui sopra. E’ un po’ diverso il
discorso sulla Lazio: costretta ad affrontare la Champions in modo
inadeguato e superficiale, la squadra prima ha sofferto l’Europa come
era logico che fosse, poi non è stata più capace di trovare un giusto
ritmo in campionato. Gli acquisti di gennaio hanno garantito però realtà
tecniche importanti dando una sensazione: con un’opera di “ pulizia” e
qualche acquisto mirato la Lazio il prossimo anno la troveremo tra le
protagoniste. Magari con il Napoli.

NAVARRO 5
CANNAVARO 5.5
CONTINI 6
DOMIZZI 6.5
MANNINI 5 (17’st Garics 6)
BLASI 5 (30’st Montervino sv)
GARGANO 6
PAZIENZA 6
SAVINI 6
BOGLIACINO 5 (1’st Sosa 5.5)
LAVEZZI 6

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