3ª GIORNATA

Il Napoli rimane in dieci ("rosso"
per Santacroce) ma non si arrende

Resiste agli attacchi dell’Udinese e
sfiora anche il colpaccio

serieA
dom
21/09/08

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
8000
spettatori
udinese napoli  
arbitro Orsato – 4
guardalinee Copelli – Stagnoli
quarto uomo Marelli

0

0

 
     
ammonizione Inler ammonizioneammonizione 29'st Santacroce  
ammonizione Pepe ammonizione Vitale  
ammonizione Pazienza  

UDINESE (4-3-3): Handanovic, Motta, Coda, Domizzi, Lu­kovic,
Isla, G. D’Agostino (18'st Tissone), Inler, San­chez, Quagliarella
(30'st Flo­ro Flores), Di Natale (20'st Pepe).
Panchina: Koprivec,
Sala, Pasquale, Nef. All. Marino.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Santa­croce, Rinaudo, Aronica, Montervino
(31'st Contini), Blasi, Gargano, Pazienza, Vitale (18'st Mannini),
Za­layeta, Pià (1'st Denis).
Panchina: Gianello, Cannavaro, Ham­sik,
Russotto. All. Reja.

E’ uno zero a zero affatto noioso. Un legno per parte, uno espulso,
quattro ammoniti, ed il Napoli che in dieci uomini resiste per la
seconda volta fuori casa ( la prima a Roma), strappando un punto di
straordinaria importanza. Gara vibrante al Friuli, così concitata da
mandare in tilt anche il direttore di gara, che nella ripresa sbaglia
più di una decisione, accendendo non poco gli animi sugli spalti. Due
delle squadre più giovani del campionato danno così vita ad una sfida
incandescente sul piano agonistico, non altrettanto sul piano tecnico e
tattico. L’Udinese, pressata nella zona nevralgica del campo, non riesce
mai ad innescare il suo tridente di lusso se non in rare occasioni; il
Napoli, invece, privo di tante stelle (Lavezzi, Hamsik, Denis), prova a
contenere e ripartire ma non sempre vi riesce per mancanza di qualità
dalla trequarti in su ed anche per l’aggressività dell’avversario. Del
resto con quel precedente (vittoria degli ospiti per 5 a 0 nello scorso
campionato) c’era anche da attenderselo. Troppo grande la voglia di
rivincita dei friulani; altrettanto forte il desiderio dei partenopei di
proseguire la striscia positiva (ottavo risultato utile consecutivo in
competizioni ufficiali).
Marino, tecnico dell’Udinese, preferisce giocarsi le carte migliori a
sua disposizione: Quagliarella, Di Natale, Sanchez. Sarebbe una batteria
di fuoco se non fosse che i due bomber campani non si trovassero al
meglio della condizione. Ma basta solo il cileno per creare problemi
alla difesa di Reja, completamente rivoltata, con Rinaudo ed Aronica al
posto di Cannavaro e Contini.
Sulle piste di Alejandro Sanchez, classe '88, cileno ma cresciuto
calcisticamente in Argentina, c’è un altro baby, Luigi Vitale, classe
'87, già in gol contro il Benfica nella gara di Coppa Uefa giocata
giovedì scorso. E’ il duello più intrigante della gara. Uno dovrebbe
attaccare l’altro. Quando ha la palla il cileno sono dolori per la
retroguardia partenopea; quando ce l’ha Vitale, invece, nasce una
ghiotta occasione-gol che lo scugnizzo di Castellammare non sfrutta a
dovere. Al resto pensa un altro stabiese: Iezzo salva il risultato
uscendo a valanga su Di Natale e poi neutralizzandogli un calcio da
fermo insidiosissimo.
Nella ripresa, il Napoli cambia l’evanescente Pià con Denis ma resta in
dieci per l’espulsione di Santacroce. A questo punto l’Udinese, che paga
la giornata-no di D’Agostino, manda nella mischia anche Pepe e Floro
Flores ma lo zero a zero non si schioderà perchè il Napoli si piazza in
trincea e ribatte colpo su colpo, tremando solo su quella traversa colta
da Inler a dieci minuti dal termine. Senza Lavezzi, Hamsik ed in
partenza anche Denis, Reja ha cercato per tutta la gara di scardinare il
dispositivo tattico dei friulani attraverso il fraseggio e ripartenze
con triangoli ragionati ed aperture improvvise sugli esterni. Le
intenzioni, però, sono rimaste tali per mancanza della qualità di Hamsik
sulla trequarti e l’imprevedibilità di Lavezzi negli ultimi venti metri.
Eppure per ben quattro volte, i partenopei si presentano minacciosi
dalle parti di Handanovic e per un nonnulla non sbloccano il risultato.
Due volte Vitale nel primo tempo; una volta con Blasi (il palo) nella
ripresa e un’altra ancora con Mannini quando pecca di egoismo giunto
davanti al portiere avversario. Neanche l’Udinese, però, reduce dal bel
successo a Dortumund, si sarebbe aspettato un Napoli altrettanto
efficace anche in fase difensiva. Pur priva di Cannavaro e Contini, la
formazione di Reja ha saputo rintuzzare gli attacchi portati avanti da
Sanchez e compagni ed annullare i tentativi di Di Natale e Quagliarella,
evidentemente non in condizione. E poi nel finale è venuto fuori il
cuore, l’anima ed il coraggio di una squadra che, a differenza dello
scorso campionato, ha acquistato sicurezza e convinzione dei propri
mezzi tanto da presentarsi a Udine senza le sue star e portare a casa un
punto che vale oro. Mercoledì ci sarà il Palermo al San Paolo ma
rientreranno Hamsik, Denis, Cannavaro e Contini. E dopo la seconda
trasferta chiusa positivamente in dieci uomini, Reja sa di poter contare
su una rosa meglio assortita rispetto allo scorso campionato.

 
IEZZO 6.5
SANTACROCE 5
RINAUDO 6.5
ARONICA 6.5
MONTERVINO 6 (31'st Contini sv)
BLASI 6.5
GARGANO 6.5
PAZINEZA 6.5
VITALE 6 (18'st Mannini 6)
PIA' 5.5 (1'st Denis 6)
ZALAYETA 7

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