6ª GIORNATA

Milito e Lavezzi danno spettacolo

Rubinho nel finale nega a Denis il
3-3. Per Reja il primo ko

serieA
dom
05/10/08

GENOA

NAPOLI

stadio Marassi
25000
spettatori
genoa napoli  
arbitro Dondarini – 4.5
guardalinee Comito – Giachero
quarto uomo Gervasoni

3

2

 
     
gol 44'pt Papastathopulos gol 1'pt Lavezzi  
gol 7'st Palladino gol
29'st Denis
 
gol 28'st Milito ammonizione Maggio  
espulsione Rossi ammonizione Santacroce  
ammonizioneammonizione Papastathopulos ammonizione Santacroce  
ammonizione Sculli  

GENOA (3-4-3): Rubinho, Papastathopoulos, Biava, Criscito, Mesto,
M. Rossi, Juric, Modesto (33'pt Bocchetti), Sculli (35'st Vanden Borre),
Milito, Palladino (31'st Jankovic).
Panchina: Scarpi, Roman, Brivio,
Perel­li. All. Gasperini.
NAPOLI (3-5-2): Gianello, Santacroce (1'st Contini), Rinaudo,
Aronica, Maggio, Pazienza (29'st Montervino), Gargano, Hamsik, Mannini
(22'st Pià), Lavezzi, Denis.
Panchina: Navarro, Cannavaro, Blasi,
Zalayeta. All. Reja.

Calcio spettacolo a Marassi. Di tecnica, tattica, agonismo. Cinque gol,
due espulsi, giocate sopraffine di un eccellente Lavezzi, spunti da
fuoriclasse di Milito, accelerazioni vertiginose da una parte e
dall’altra, interventi prodigiosi di Rubinho, su tutti quello in pieno
recupero quando va a togliere dall’incrocio dei pali il pallone deviato
in acrobazia da Denis. Poteva essere il tre a tre che meglio avrebbe
fotografato la gara. Invece, il Napoli è costretto ad ingoiare un rospo
grosso così: prima sconfitta in campionato, secondo kappaò consecutivo
dopo quello rimediato in casa del Benfica, mancato aggancio della vetta
della classifica ed addirittura secondo posto ceduto. Roba da strapparsi
i capelli. Per quel primo tempo condotto in lungo ed in largo, passando
prima in vantaggio con Lavezzi dopo appena venticinque secondi, poi
vedendosi negare un rigore netto per fallo di mani di Criscito, infine
sciupando il raddoppio con Denis in ben tre occasioni di cui due
veramente nitide.
Al Genoa, invece, va tutto il merito di non essersi mai arreso: nè dopo
lo svantaggio e neanche dopo l’uno a uno. Non si disunisce dopo l’uscita
di Modesto, si sistema meglio in campo avvalendosi del supporto di
Sculli che rientra a dar man forte a Juric e soci, aggredisce la difesa
del Napoli con una veemenza e un irruenza tale da creare disorientamento
anche in Dondarini proteso a fatica per non far degenerare la gara. In
avvio di ripresa, poi, i liguri passano in vantaggio con Palladino al
termine di una ripartenza improvvisa; quindi triplicano con Milito. La
formazione di Gasperini riesce così a capitalizzare al massimo le uniche
sbadataggini del Napoli. E sa stringere i denti quando si ritrova in
dieci uomini per l’espulsione opinabile di Marco Rossi. La reazione di
Lavezzi e soci è vibrante, continua, a dimostrazione che nessuna scoria
è rimasta dell’eliminazione in Coppa. Sul tre a due, i partenopei danno
fondo a tutte le loro energie per agguantare il pareggio. Entrano Pià e
Montervino e cambia il modulo (dal 3-5-2 al 3-4-3) ma prima Pià viene
atterrato in area da Bocchetti, poi Criscito salva a portiere battuto su
tiro di Montervino, infine Rubinho vola e nega a Denis la rete del tre a
tre che meglio avrebbe rispecchiato l’andamento di una gara dove ha
visto brillare due stelle del calcio argentino ( Lavezzi più di Milito)
e che ha appassionato chi l’ha vista dal vivo e chi in tv. Partite del
genere conciliano con il calcio perchè tante emozioni in una partita
sola è difficile contarne, quindi complimenti ad entrambe anche se il
risultato arride ad una soltanto.

 
GIANELLO 6
SANTACROCE 5 (1'st Contini 6)
RINAUDO 6.5
ARONICA 6
MAGGIO 6
PAZIENZA 6 (29'st Montervino 6)
GARGANO 6.5
HAMSIK 5
MANNINI 5.5 (22'st Pià 6)
LAVEZZI 7.5
DENIS 7

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