12ª
GIORNATA

Bergamo si conferma campo tabù per
Reja

Napoli affossato nel finale da
Manfredini e Floccari. Zalayeta espulso

serieA
dom
16/11/08

ATALANTA

NAPOLI

stadio Atleti Azzurri d'Italia
11707 spettatori
atalanta napoli  
arbitro Brighi – 4
guardalinee Stefani – Faverani
quarto uomo Saccani

3

1

 
     
gol 17'st F. Pinto gol
27'st Hamsik (r)
 
gol 44'st Manfredini ammonizioneammonizione 23'st Zalayeta  
gol 46'st Floccari ammonizione Vitale  
ammonizione F. Pinto ammonizione Maggio  
ammonizione Manfredini ammonizione Lavezzi  

ATALANTA (4-4-2): Coppola, Garics, Talamonti, T. Manfredini,
Bellini, Ferreira Pinto, De Ascentis, Doni, Padoin, Vieri, Floccari
(34'st Valdes).
Panchina: Consigli, Cerci, Rivalta, Capelli,
Bonaventura, Marconi. All. Del Neri.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Santacroce (23'st Pià), Cannavaro,
Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (33'st Rinaudo), Vitale,
Lavezzi, Denis (35'pt Zalayeta).
Panchina: Navarro, Pazienza,
Aronica, Mannini. All. Reja.

Terzo capitombolo del Napoli della stagione. Stavolta senza attenuanti
se non quella di essere rimasto in dieci per la quarta volta in dodici
gare e per la seconda consecutiva fuori casa ( era successo anche con il
Milan): Zalayeta, subentrato a Denis uscito per infortunio nel primo
tempo, incappa nell’eccessiva fiscalità di Brighi e guadagna gli
spogliatoi sul risultato di uno a uno. Il Napoli era riuscito ad
annullare il vantaggio di Ferreira Pinto realizzando un rigore alquanto
discutibile con Hamsik. Appena dopo l’espulsione dell’uruguagio,
l’Atalanta, già supercompressa per la presenza di Vieri accanto a
Floccari (oltre a Doni e Ferreira Pinto), sembra come morsa da una
tarantola: attacca a testa bassa per quel rigore ritenuto un torto
(Manfredini e Lavezzi entrano contemporaneamente sul pallone); si
catapulta nella metà campo dei partenopei; cerca di metterla sulla
bagarre e di far prevalere la superiorità numerica. Ed il Napoli? Resta
a guardare. Così come era rimasto a guardare nel primo tempo. Timorosa
ed impacciata la formazione di Reja. Scombussolata a metà campo da un
Doni che scorrazza da sinistra a destra. Disorientata sulla destra dagli
inserimenti a sorpresa di Padoin che costringono Maggio a stare sempre
sulle sue; inchiodata a sinistra da Ferreira Pinto che obbliga Vitale a
non proporsi più di tanto. Ma le sofferenze più grandi emergono a
centrocampo laddove nessuno dei tre centrali (Blasi-Gargano-Hamsik)
riesce ad entrare pienamente in partita. Un pomeriggio da dimenticare
per il Napoli al cospetto di un’Atalanta che sbaglia poco o nulla ed ha
tanta voglia di ritornare alla vittoria. Poi, nessuna squadra può
regalare trequattro uomini a qualunque avversario. Così nella ripresa si
concretizza il capitombolo. Ferreira Pinto è appostato come un avvoltoio
nell’area del Napoli: mette a sedere Contini e Vitale e fa secco Iezzo
che poco prima era risultato provvidenziale. E nel finale prima
Manfredini su punizione (con l’aiuto di una deviazione di Gargano)
riporta avanti l’Atalanta poi Floccari completa il tris invitando i
partenopei a ritrovare l’umiltà e quell’agilità tattica che ne avevano
fatto una concorrente per le grandi. Un momento-no può capitare ma
probabilmente anche Reja con giocatori più in forma di altri in panchina
quali Pazienza e Mannini dovrà fare un minimo di autocritica. Dal suo
canto, Del Neri ha mandato in campo una squadra assatanata, bene
organizzata e molto vogliosa. Ed alla fine, arbitro Brighi a parte, ha
meritato di vincere. Ed ancora una volta da Bergamo, il Napoli torna
bastonato.

 
IEZZO 6.5
SANTACROCE 6 (23'st Pià 5.5)
CANNAVARO 6
CONTINI 5.5
MAGGIO 5
BLASI 5
GARGANO 5.5
HAMSIK 5.5 (33'st Rinaudo sv)
VITALE 5.5
DENIS sv (35'pt Zalayeta 4.5)
LAVEZZI 6

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