16ª
GIORNATA

Napoli sempre più grande

Hamsik su rigore, Pazienza e Denis:
gol, spettacolo e secondo posto

serieA
sab
13/12/08

NAPOLI

LECCE

stadio San Paolo
40000
spettatori
napoli lecce  
arbitro Valeri 5
guardalinee Petrella – De Luca
quarto uomo Tozzi

2

0

 
     
gol
11'pt Hamsik (r)
ammonizione Benussi  
gol 41'pt Pazienza ammonizione Giuliatto  
gol
20'st Denis
amminizione Schiavi  
ammonizione Cannavaro ammonizione Castillo  
ammonizione Lavezzi ammonizione Giacomazzi  

NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio,
Blasi, Gargano, Hamsik (35'pt Pazienza), Mannini (22'st Aronica),
Lavezzi, Denis (36'st Zalayeta).
Panchina: Navarro, Santacroce,
Bogliacino, Russotto. All. Reja.
LECCE (4-3-1-2): Benussi, Polenghi (1'st Angelo), Schiavi, A.
Esposito, Giuliatto, Munari (19'st Ariatti), Vives (30'st Antunes),
Caserta, Giacomazzi, Castillo, Tiribocchi.
Panchina: Rosati, Cacia,
Diamoutene, Konan. All. Beretta.

Canta il popolo del San Paolo. Inneggia al Pocho che a tratti ha
ricordato i guizzi di Maradona. Canta e gode per questo Napoli che
sembra un rullo compressore quando gioca in casa e alla luce dei
riflettori. Corre, va in gol con una facilità impressionante, ora sa
anche stringere le fila e per il Lecce, privo di Stendardo e Zanchetta,
non resta che chinare il capo. Uniche note stonate di un’altra serata
magica le ammonizioni di Cannavaro e Lavezzi, già diffidati, che faranno
scattare le squalifiche per Torino.
Il Lecce s’aspettava un Napoli frizzante, a tutto gas fin dalle battute
iniziali ma non così determinato e caparbio. E soprattutto non con un
Lavezzi così scatenato, quasi imprendibile, mobilissimo nei suoi
spostamenti da destra a sinistra, al centro, ovunque. Beretta, che
all’ultimo momento era stato costretto a rinunciare a Stendardo
rivoluzionando tutta la linea difensiva, aveva troppo di cui
preoccuparsi. Schierando la squadra con il rombo ( Vives davanti alla
difesa e Giacomazzi a ridosso delle punte) pensava di imbrigliare il
Napoli a centrocampo. Ma non aveva calcolato l’imprevedibilità di
Lavezzi, i suoi scatti prodigiosi anche su quel terreno infame. Così
dopo appena nove minuti di gioco, da un lancio di Rinaudo neanche così
calibrato, nasceva un’occasione da rigore impensabile per il Napoli:
Lavezzi, in corsa, riusciva ad arrivare sul pallone prima di Benussi,
che pure era in anticipo in uscita, e l’atterramento si rivelava fatale.
Sul dischetto andava Hamsik trasformando di destro con la sicurezza di
un veterano il suo settimo centro stagionale e per il Napoli diventava
tutto più agevole.
Vano il tentativo di rimettere in piedi la gara da parte del Lecce. Il
Napoli, memore di precedenti esperienze negative, ha serrato perbene le
fila consentendo un tiro dalla distanza a Caserta (18') deviato in
angolo da Iezzo ed un diagonale di Giacomazzi di nuovo sventato dal
portiere. Era invece la formazione di Reja, grazie ad un’invidiabile
condizione atletica, a tenere sempre premuto il piede sull’acceleratore.
Da applausi l’azione corale dei partenopei registrata al 20': da Hamsik
a Lavezzi, teso e preciso il cross su cui si avventava Denis ma stavolta
Benussi si superava sventando il raddoppio. Napoli micidiale negli spazi
concessi dall’avversario anche se a fiammate. Poco dopo la mezzora,
però, Hamsik era costretto a chiedere il cambio per problemi muscolari.
Gli dava il cambio Pazienza, sicuramente meno offensivo eppure proprio
da lui nasceva il raddoppio: abile Maggio nel crossare dalla destra,
svarione della difesa leccese e Pazienza bene appostato depositava in
rete. Il tris era poi mancato da Denis al 43' ma si trattava solo di
attendere la ripresa.
A testimonianza che il Napoli strizza l’occhio al terzo posto, la
ripresa cominciava sulla stessa falsariga del primo tempo. Lecce,
nonostante gli innesti di Beretta, proteso ad accorciare le distanze;
Napoli, invece, furioso nelle ripartenze e sempre minaccioso dalle parti
di Benussi: prima con una fucilata di Gargano al 3' e poi in gol al 20'
con Denis implacabile sul secondo cross al bacio di Lavezzi. Nel
frattempo, però, il Lecce aveva tanto da reclamare per un fallo di
Rinaudo su Giacomazzi. C’erano gli estremi per il penalty ma Valeri
concedeva solo una punizione dal limite. Il finale era tutto per il
Napoli, ancora reattivo con Denis che sciupava persino il poker.

 
IEZZO 6
RINAUDO 6.5
CANNAVARO 6.5
CONTINI 6
MAGGIO 7
BLASI 6.5
GARGANO 7
HAMSIK 6.5 (35'pt Pazienza 6.5)
MANNINI 7 (22'st Aronica 6)
DENIS 7 (36'st Zalayeta sv)
LAVEZZI 7.5

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