17ª
GIORNATA

Non è il Napoli ma la brutta copia

Ne sa approfittare il Toro, lanciato
dal gol di Bianchi

serieA
dom
21/12/08

TORINO

NAPOLI

stadio Olimpico
17550
spettatori
torino napoli  
arbitro Rizzoli 5.5
guardalinee Nicoletti – Romagnoli
quarto uomo Bergonzi

1

0

 
     
gol 8'st Bianchi ammonizione Contini  
amminizione Amoruso ammonizione Rinaudo  
ammonizione Pisano ammonizione Santacroce  
ammonizione Gargano  

TORINO (4-4-2): Sereni, Di Loreto, Natali, M. Pisano, Ogbonna,
Abate, P. Zanetti, Dzemaili, Rubin (23'pt Rosina), Bianchi (22'st
Vailatti), Amoruso (33'st Stellone).
Panchina: Calderoni, Ventola, I.
Franceschini, Saumel. All. Novellino.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo, Santacroce, Rinaudo, Contini, Maggio (8'st
Vitale), Pazienza (20'st Russotto), Blasi, Gargano, Mannini (39'st
Bogliacino), Denis, Zalayeta.
Panchina: Navarro, Grava, Montervino,
Aronica. All. Reja.

Senza Lavezzi ed Hamsik, il Napoli scopre tutti i suoi limiti tecnici e
tattici. Manca chi semina lo scompiglio nella metà campo avversaria e
manca chi con i suoi inserimenti fa saltare il banco. Se poi si aggiunge
che con due torri d’area quali Denis e Zalayeta vengono meno i
rifornimenti dagli esterni, allora diventa tutto più complicato. Ne
profitta il Toro che si ripresenta all’Olimpico con Novellino in
panchina all’indomani di un divorzio durato 260 giorni. I granata
balbettano per i primi 20’ ma l’infortunio muscolare di Rubin
paradossalmente invita i granata ad osare di più, a crederci, a provare
la via del gol con maggiore pericolosità. Subentra Rosina, un’altra
punta, costringendo così il Napoli a rivedere il suo piano tattico ed a
fronteggiare una sorta di 4-3-3 così ardito quanto proficuo a conti
fatti. Così ad inizio di ripresa il Torino passa in vantaggio grazie ad
un gol di Rolando Bianchi, proprio colui a cui il Napoli aveva voltato
le spalle in estate per divergenze sull’ingaggio e che era stato
recuperato in extremis: azione insistita di Dzemaili sulla sinistra (
uno dei migliori), tiro di Rosina con la sfera che va sulla traversa,
zampata finale di Bianchi tutto solo appostato sul secondo palo.
Nell’occasione, il Napoli resta a guardare subendo la maggiore
determinazione dei padroni di casa, reclamando per un’interruzione di
gioco non accordata per un suo uomo rimasto per terra ma senza avere più
la lucidità necessaria (e i giocatori giusti) per riportarsi in parità.
Non basta quasi un tempo intero per impensierire Sereni. Né gli
inserimenti dalla panchina (Russotto, Bogliacino e Vitale) aiutano a
dare efficacia agli assalti, anzi i neo entrati creano solo un disordine
tattico senza fine davanti all’area del Torino.
Non solo le assenze eccellenti, il Napoli paga anche la giornata no di
uomini chiave ( Maggio, Gargano e Mannini su tutti). Evidentemente
l’obiettivo inconscio di chiudere l’anno con il minimo sforzo tradisce
tutti e il Toro, trovato il gol vi si aggrappa e rinasce con la vittoria
in casa che inseguiva da più di un mese. Ma di sicuro non era quello che
si aspettavano il presidente De Laurentiis e quei duemila napoletani che
vivono a Torino accorsi allo stadio con tanto entusiasmo: vedono la
brutta copia del Napoli, al di là delle assenze.

 
IEZZO 6
SANTACROCE 5.5
RINAUDO 6
CONTINI 6
MAGGIO 5 (8'st Vitale 5.5)
BLASI 6
GARGANO 4.5
PAZIENZA 5 (20'st Russotto 5.5)
MANNINI 5 (39'st Bogliacino sv)
DENIS 5.5
ZALAYETA 5.5

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