25ª
GIORNATA

Napoli allo sbando

Squadra fischiata e incapace di
tornare a vincere al San Paolo. Il Genoa ringrazia

serieA
dom
22/02/09

NAPOLI

GENOA

stadio San Paolo
45000
spettatori
napoli genoa  
arbitro Orsato – 5.5
guardalinee Di Liberatore – Petrella
quarto uomo Trefoloni

0

1

 
     
ammonizione Cannavaro gol 24'st Jankovic  
ammonizione Pià ammonizione Palladino  
ammonizione Contini  

NAPOLI (3-5-2): Navarro, Santacroce (43'st Montervino),
Cannavaro, Contini, Maggio (29'st Russotto), Blasi, Gargano, Hamsik,
Vitale, Lavezzi, Denis (29'st Pià).
Panchina: Bucci, Aronica,
Pazienza, Datolo. All. Reja
GENOA (3-4-2-1): Rubinho, Papastathopoulos, Ferrari, Bocchetti,
M. Rossi, Thiago Motta, Milanetto, Criscito, Mesto (10'st Sculli),
Palladino (10'st Jankovic), Milito (46'st Olivera).
Panchina: Scarpi,
Terigi, Modesto, Vanden Borre. All. Gasperini 7.

Di male in peggio. Il Napoli passa da una crisi di risultati e gioco, ad
una situazione di sbando collettivo. La squadra è incapace di produrre
azioni offensive; di reagire al primo affondo degli avversari; di
credere nei propri mezzi. Sembra stordita. Confusa. E si schianta per la
seconda volta al San Paolo nel giro di un mese. Dopo la Roma, passa
anche il Genoa. E prima del Genoa, erano state Udinese e Bologna a
sfiorare il colpaccio. Qualcosa non va, è fin troppo evidente.
Comprensibile l’esplosione finale di rabbia dei quarantacinquemila
accorsi a Fuorigrotta. Fischi all’indirizzo dei calciatori. Cori di
scherno, «vergognatevi», «andate a lavorare». Contestazione a Reja, dal
momento della doppia sostituzione di Denis e Maggio con Pià e Russotto,
fino all’ingresso in campo di Montervino per Santacroce. Ed anche a De
Laurentiis e Marino, rei di non essere intervenuti abbastanza a gennaio.
Quel Napoli irriconoscibile, impotente quanto vulnerabile, fa arrabbiare
i tifosi ben oltre il timore di non poter afferrare la zona Uefa. E la
delusione aumenta nel constatare che l’unico acquisto di gennaio,
l’argentino Datolo, resta tutto il tempo in panchina mentre i ricambi
ben poco contribuiscono a migliorare la situazione in campo. Pià e
Russotto svaniscono nella morsa della difesa ospite. Al Genoa basta
organizzare una gara di sano contenimento nella prima parte della gara e
poi partire alla controffensiva nella ripresa per afferrare i tre punti.
Strategia intelligente e ben riuscita quella messa in atto da Gasperini.
Per quarantacinque minuti bada ad impedire al Napoli di affacciarsi
dalle parti di Rubinho, sistemando due « catene » robuste sugli esterni
(Mesto e Marco Rossi a destra; Criscito e Palladino a sinistra), due
tessitori di gioco a centrocampo (Thiago Motta e Milanetto) e due
mastini implacabili alle costole di Denis e Lavezzi quali Ferrari e
Bocchetti. Il Napoli non riesce a sfondare nè per vie centrali, nè sugli
esterni.
Nella ripresa, dopo appena dieci minuti, Gasperini cambia gli esterni:
fuori Mesto e Palladino, dentro Sculli e Jankovic. Chiaro lo scopo:
offendere, graffiare, verticalizzare. Ed il Genoa sfiora subito il
vantaggio, con Jankovic, al 12'. Poi l’ottiene grazie ad una felice
intuizione di Thiago Motta che serve in corridoio il serbo che non
perdona Navarro. Reja a questo punto tenta le mosse della disperazione
ma senza ricorrere a Datolo che pure con il Bologna era rimasto in campo
per novanta minuti. Schiera un tridente agile e fragile: Lavezzi, Pià e
Russotto. Mai, però, il Napoli riuscirà ad insidiare Rubinho se non con
tentativi velleitari di Vitale dalla distanza. E’ anzi Jankovic ad
impegnare di nuovo Navarro con una deviazione aerea. Per i partenopei è
buio totale, ormai. La squadra non ha più fiducia nei propri mezzi,
tenta in extremis di acciuffare un improbabile pareggio su azioni
convulse e da calci d’angolo. Ma dagli spalti piovono fischi a volontà e
per il Genoa è fin troppo agevole condurre in porto una preziosa
vittoria su un campo dove solo la Roma era riuscita a passare.

 
NAVARRO 5.5
CANNAVARO 6
SANTACROCE 5.5 (43'st Montervino sv)
CONTINI 5.5
MAGGIO 5 (29'st Russotto sv)
BLASI 5
GARGANO 5
HAMSIK 6
VITALE 5.5
DENIS 5 (29'st Pià sv)
LAVEZZI 5

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