30ª GIORNATA

Gli errori di Navarro spaventano Donadoni

Al 92’ Denis regala il pareggio a un Napoli coraggioso

serieA
dom 05/04/09

SAMPDORIA

NAPOLI

stadio Marassi
22000 spettatori
sampdoria napoli  
arbitro Tagliavento – 6
guardalinee Niccolai – Papi
quarto uomo Giannoccaro

2

2

 
     
gol 28’pt Palombo gol 44’pt Zalayeta  
gol 17’st Palombo gol 47’st Denis  
ammonizione Palombo ammonizione Amodio  
ammonizione Campagnaro ammonizione Santacroce  
ammonizione Rinaudo  
ammonizione Contini  

SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi, Campagnaro, Lucchini, Accardi (36’st Gastaldello), Raggi (14’st Padalino), Sammarco (30’st Del Vecchio), Palombo, D. Franceschini, Pieri, Pazzini, Cassano.
Panchina: Mirante, Ziegler, Dessena, Marilungo. All. Mazzarri.
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Santacroce, Cannavaro (37’pt Rinaudo), Contini, Grava (36’st Denis), Pazienza, Amodio (27’st Bogliacino), Hamsik, Mannini, Zalayeta, Pià.
Panchina: Bucci, Montervino, Datolo, Russotto. All. Donadoni.

Aveva ragione Mazzarri a non fidarsi di un Napoli incerottato fino al collo, senza Lavezzi, Blasi, Gargano, Maggio, Aronica e Vitale. Non a caso, in avvio, il tecnico della Samp s’era rivolto a Raggi e non a Padalino, per presidiare la fascia destra ed impedire le incursioni di Mannini. E poi aveva chiesto a Sammarco di scivolare tra le linee ed a Cassano di agire più largo possibile nel tentativo di creare varchi utili per scardinare la difesa partenopea.
Aveva ragione Mazzarri perchè il Napoli di Donadoni, nonostante la marea di assenze, ha comunque un’anima e tanto cuore. Così con tre elementi che appartengono al nucleo storico del Napoli della C1, Amodio, Grava e Pià, e con altri ben motivati (Zalayeta e Pazienza su tutti), la formazione dell’ex ct della nazionale ha cominciato a rendere la vita difficile alla Sampdoria fin dalle battute iniziali: Cassano non riusciva a trovare spazio per le sue invenzioni e Pazzini non era capace di liberarsi dalla morsa di Cannavaro o Contini. Anzi era il Napoli che osava fino ad arrivare davanti a Castellazzi minacciosamente in un paio di occasioni.
La Samp ha sfruttato con Palombo un calcio da fermo approfittando di un’errata posizione tra i pali di Navarro. Ma il Napoli non si è arreso. Anzi ha cominciato a giocare con più rabbia, con umiltà, con coraggio pur avendo perso Cannavaro poco dopo la mezzora di gioco. Da un’altra palla inattiva è nato il pari: punizione calciata nel mucchio da Hamsik ed il testone di Zalayeta a schiacciare per il meritato pari.
Nella ripresa, Samp molto più determinata, con Padalino al posto di Raggi a destra e Cassano decisamente più incisivo sulla trequarti (per fermarlo Santacroce ha commesso il secondo fallo da ammonizione su cui Tagliavento ha sorvolato). Ancora una punizione dal limite e stavolta errore ancora più evidente del portiere del Napoli: Navarro si è lasciato letteralmente sorprendere dalla fucilata di Palombo, sempre lui. Gol del kappaò? Macchè. I partenopei non avevano alcuna intenzione di alzare bandiera bianca tanto che Grava tre minuti dopo lo svantaggio si vedeva negare da Castellazzi il gol del possibile due a due. A questo punto, Mazzarri ha calato sul tavolo i centimetri di Del Vecchio e i muscoli di Gastaldello. E Donadoni dopo aver temporeggiato un po’ ha inserito Bogliacino per Amodio e Denis per Grava passando al 3-4-3. Mossa indovinata perchè il Tanque in pochi minuti ha sfiorato prima il pari (Gastaldello si è sostituito a Castellazzi) e poi in pieno recupero la zampata del carrarmato per il terzo pari di fila della gestione Donadoni e per la felicità di De Laurentiis, ormai affezionato alla panchina. Era quello che finalmente si aspettava di vedere il presidente: un Napoli di grande carattere e coraggio.

 
NAVARRO 5
CANNAVARO 6 (37’pt Rinaudo 6)
SANTACROCE 5.5
CONTINI 6
GRAVA 6.5 (36’st Denis 7)
PAZIENZA 6.5
AMODIO 6 (27’st Bogliacino 6)
HAMSIK 6
MANNINI 5.5
ZALAYETA 6.5
PIA’ 6

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