34ª GIORNATA

Il guastatore Kharja scardina
l’assetto del Napoli e firma l’1-0

Con Datolo cambia la musica, ma è tardi

serieA
dom 03/05/09

SIENA

NAPOLI

stadio Artemio Franchi
10000 spettatori
siena napoli  
arbitro Ayroldi – 6
guardalinee Italiani – Ponziani
quarto uomo Tozzi

2

1

 
     
gol 11’pt Kharja gol 35’st Pià  
gol 25’pt Maccarone  
ammonizione Galloppa  

SIENA (4-3-1-2): Curci (33’st Manitta), Zuniga (41’st Brandao), Ficagna, Portanova, Del Grosso, Vergassola, Coppola, Galloppa, Kharja, Maccarone (13’st Ghezzal), Calaiò.
Panchina: Codrea, Frick, A. Rossi, Jarolim. All. Giampaolo.
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Santacroce (32’st Aronica), Cannavaro, Contini, Montervino, Blasi, Amodio, Hamsik, Mannini (13’st Datolo), Zalayeta (13’st Denis), Pià.
Panchina: Bucci, Grava, Pazienza, Bogliacino. All. Donadoni.

La voglia del Siena di afferrare prima possibile la salvezza più gratificante della sua storia prevale sul desiderio del Napoli di chiudere il campionato a testa alta. Al resto pensa Giampaolo che opera quel minimo di turn over (Ficagna per Brandao, Coppola per Codrea, Maccarone per Ghezzal) da mandare all’aria il dispositivo tattico avversario, ormai fin troppo scontato e prevedibile. Corsa, raddoppi, verticalizzazioni, giocate di prima. I padroni di casa si difendono e ripartono a fisarmonica. Punzecchiano e si difendono con ordine. Gli innesti operati da Giampaolo trasmettono fosforo e idee ai toscani che inseguono una vittoria dal lontano 11 aprile (in casa del Bologna). A differenza dell’Inter battuta una domenica prima, il Siena si rivela avversario scorbutico e inafferrabile per il Napoli, già orfano di Lavezzi. E poi quel Kharja sistemato tra le linee a scompaginare un assetto che ormai tutti sanno e riescono a scardinare. E’ lui a creare i grattacapi maggiori in avvio. Ormai basta piazzare un elemento rapido e tecnico tra difesa e centrocampo per mandare in tilt il Napoli. Era successo a Cagliari con Cossu. Si è ripetuto ieri. Il “ giochino” non era riuscito all’Inter ma solo per mancanza di nerbo, di fame calcistica, di grinta. Kharja, invece, va persino a sbloccare il risultato con una volata di cinquanta metri: rimessa con le mani di Curci, Blasi lasciato sul posto, Amodio saltato come un birillo, e dal limite dell’area un siluro di sinistro che fulmina Navarro.
Il vantaggio non fa calare d’intensità gli assalti del Siena. Questo Napoli è fin troppo vulnerabile, molle, svagato, avranno pensato i giovanotti di Giampaolo. Troppo ghiotta l’occasione per arrivare ai quaranta punti. Così al 25′ da uno spunto di Zuniga sulla destra nasce il raddoppio con Maccarone che lascia Santacroce, evita gli interventi di Blasi e Montervino e va a centrare una rete che vale oro perchè lo porta anche in cima ai cannonieri della storia del Siena in serie A.
Nella ripresa, qualcosa cambia nel Napoli. E cambia quando subentra Datolo, stranamente lasciato ancora in panchina. I partenopei mostrano almeno un po’ di intraprendenza in più. E pur soffrendo con l’ingresso di Ghezzal in campo, riescono ad accorciare le distanze con Pià che devia con la nuca un calcio da fermo battuto dallo stesso Datolo. Ma il Napoli visto ieri è stato solo la brutta copia di quello ammirato con l’Inter. E ora anche Donadoni non sa più da dove ripartire per dare a questa squadra una fisionomia tattica meno scontata e un minimo di nerbo. Anche lui non riesce a spiegarsi certe prestazioni inguardabili.

 
NAVARRO 6.5
SANTACROCE 5.5 (32’st Aronica sv)
CONTINI 6.5
CANNAVARO 5.5
MONTERVINO 5.5
BLASI 5
AMODIO 5
HAMSIK 4.5
MANNINI 5 (13’st Datolo 6)
PIA’ 6
ZALAYETA 4.5 (13’st Denis 5)

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