35ª GIORNATA

Pià illude Donadoni Zanchetta pareggia con un rigore dubbio

Lecce, assedio finale ma Tiribocchi sciupa

serieA
dom 10/05/09

LECCE

NAPOLI

stadio Via del Mare
15000 spettatori
lecce napoli  
arbitro Pierpaoli – 5
guardalinee Liberti – Viazzi
quarto uomo Celi

1

1

 
     
gol 43’pt Zanchetta (r) gol 32’pt Pià  
ammonizione Esposito ammonizione Vitale  
ammonizione Zanchetta ammonizione Contini  

LECCE (4-4-2): Benussi, Polenghi (31’st Castillo), Fabiano, A. Esposito, Giuliatto, Munari, Edinho (4’st Konan), Zanchetta, Giacomazzi (42’st Caserta), Tiribocchi, Papadopoulos.
Panchina: Rosati, Ariatti, Vives, Schiavi. All. De Canio.
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Can­navaro, Contini, Aronica, Mannini, Pazienza, Bogliacino, Dàtolo (33’st Russotto), Vitale (22’st Grava), Denis, Pià (27’st Hamsik).
Panchina: Gianello, Montervino, Blasi, Santacroce. All. Donadoni.

L’ultimo a lasciare il terreno di gioco è stato Simone Tiribocchi. Pochi secondi prima, in pieno recupero, aveva sciupato l’occasione di una vittoria mai così inseguita, rincorsa, sfiorata: palla respinta sulla traversa da Navarro, al ritorno in campo il bomber è sbilanciato e non riesce a spedire il pallone in porta. Disperazione, rabbia, sconforto. Tiribocchi, il cannoniere con otto reti, stavolta ha fatto cilecca. Ma Tiribocchi, così come tutti i suoi compagni, ce l’hanno messa tutta per mettere sotto un sorprendente Napoli ed alimentare il sogno salvezza. E De Canio le ha provato in tutte le maniere, passando da un modulo all’altro e chiudendo con quattro attaccanti insieme in campo: Konan, Papadopulos, Castillo, oltre a Tiribocchi. Niente da fare. Dall’altra parte c’era un Napoli quasi rivoltato da Donadoni rispetto a Siena, una squadra totalmente diversa nello spirito e nell’anima: Zalayeta in tribuna, Bogliacino regista, Vitale esterno sinistro e Denis al fianco di Pià. Un Napoli pronto a chiudere ogni varco in difesa ed a ripartire con l’inventiva (e la frenesia) di Jesus Dàtolo per la prima volta schierato dall’inizio da Donadoni. E poi, in campo un altro argentino disposto a volare da un palo all’altro pur di strozzare l’urlo in gol agli avversari, quel Nicolas Navarro sempre sotto esame, criticato, accusato di marachelle varie. Navarro ha cominciato a deviare un tiro di Papadopulos al 14′, a neutralizzare una girata di Tiribocchi (25′), finché in controfuga dopo un’azione di angolo, Jesus Datolo non s’è involato per 50 metri ed ha servito Pià per l’inatteso vantaggio partenopeo. Nell’occasione, il Lecce si è lasciato cogliere nettamente scoperto a centrocampo ed in difesa. E per un quarto d’ora ha tremato: Pià ha sfiorato il raddoppio sempre su imbeccata di Dàtolo (38′), poi ha mancato la deviazione Denis (39′). Ma il Lecce, che forse non s’aspettava un avversario così volitivo in assenza di obiettivi precisi, ha avuto la forza di riprendersi e ripartire all’attacco: azione confusa nell’area del Napoli, pallone che carambola su Cannavaro prima e Mannini poi, le braccia sono vicine ai corpi ma per l’arbitro è rigore. Dal dischetto, Zanchetta non poteva sbagliare e la partita si riapriva come d’incanto.
Nella ripresa, il Lecce ricominciava a testa bassa ed al 18′ su una fucilata di Papadopulos, Navarro respingeva miracolosamente tenendo i piedi al di là della linea: dentro? Fuori? Il dubbio rimaneva a tutti. Soprattutto a De Canio che aveva inserito Konan, Castillo, Caserta nella speranza di un miracolo in extremis, compiuto ancora da Navarro in pieno recupero ma non dai suoi, soprattutto da Tiribocchi che ha sciupato la palla gol più importante del campionato del Lecce.

 
NAVARRO 7
ARONICA 6
CONTINI 5.5
CANNAVARO 6
MANNINI 6
PAZIENZA 5.5
BOGLIACINO 5.5
DATOLO 6.5 (33’st Russotto sv)
VITALE 5.5 (22’st Grava 5.5)
PIA’ 6 (27’st Hamsik 5)
DENIS 5.5

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