3ª GIORNATA

Il Napoli conclude in nove: Tagliavento compie errori decisivi

Il gol di Hamsik fa da sveglia al Genoa

serieA
dom 13/09/09

GENOA

NAPOLI

stadio Marassi
32250 spettatori
genoa napoli  
arbitro Tagliavento – 3
guardalinee Rossi e Grilli
quarto uomo Stefanini

3

1

 
     
gol 50’pt Floccari (r) gol 41’pt Hamsik  
gol 10’st Mesto ammonizioneammonizione 49’pt Campagnaro  
gol 29’st Crespo espulsione 42’st Aronica  
gol 43’st Kharja (r) ammonizione Contini  
espulsione 29’pt Criscito ammonizione Cannavaro  
ammonizione Sculli ammonizione Maggio  

GENOA (3-4-3): Amelia, Biava, Moretti, Papastathopoulos, M. Rossi, Milanetto (32’st Kharja), Zapater, Criscito, Mesto, Floccari (13’st Crespo), Sculli (1’st Palacio).
Panchina: Scarpi, Tomovic, Esposito, Fatic. Allenatore: Gasperini.
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campagnaro, P. Cannavaro, Contini, Maggio, Pazienza, Cigarini (14’st Gargano), Hamsik, Aronica, Quagliarella, Pià (14’st Lavezzi).
Panchina: Iezzo, Grava, Rinaudo, Bogliacino, Hoffer. Allenatore: Donadoni.

Solo in superiorità numerica il Napoli è riuscito a creare qualche problema ad un Genoa che sembra una macchina tritatutto. Alla distanza, i rossoblu hanno confermato di meritare la vetta della classifica, disintegrando l’avversario al termine di una gara vibrante, con due espulsi, cinque ammoniti, condizionata dall’arbitro ma legittimata da un Genoa spumeggiante, volitivo, arrembante.
Che sarebbe stata battaglia all’ultimo respiro, lo si sapeva: il Genoa avrebbe fatto di tutto per restare in vetta alla classifica anche per agguantare la Sampdoria che di pomeriggio era riuscita a restarvi; il Napoli, dal canto suo, voleva dimostrare di essere pronto all’esame di maturità ed anche non deludere quei tremila tifosi giunti al seguito. Ecco spiegate, forse, certe scelte di Gasperini ma non fino in fondo quelle di Donadoni che, a sorpresa, rinunciava a Lavezzi e Gargano, oltre a Dàtolo e Zuniga, neanche convocati. Come concedere al Genoa tanti vantaggi gratuiti. Nel Napoli, intimorito fin dall’avvio, i meccanismi si sono inceppati, la manovra ha perso di fantasia e dinamismo e la squadra si è sbriciolata alla distanza, arretrando subito Aronica sulla linea di difesa, prestando il fianco spesso all’avversario.
Nessuno però immaginava che la sfida potesse scivolasse sui binari dell’agonismo più esasperato per le decisioni avventate di un arbitro evidentemente condizionato dal clima così infuocato. Così dopo 28′, il Genoa si è ritrovato in 10 per l’espulsione di Criscito, reo di aver mandato l’arbitro dove non avrebbe dovuto. Ed a quel punto, sono saltati i nervi a tutti. Gasperini ha spostato Mesto a destra disponendosi con un 3-4-2. Ma al 41′, il Napoli riusciva a sfruttare la superiorità numerica con il solito Hamsik (terzo gol consecutivo, quarto se si considera quello con la Slovacchia) dopo una bella combinazione con Quagliarella. Appena pochi minuti, ecco la seconda decisione arbitrale che lasciava perplessi: rigore a favore del Genoa per presunta spinta di Campagnaro su Sculli ed espulsione del partenopeo. Dal dischetto Floccari ed è pareggio, nonchè primo gol in maglia rossoblu.
In parita di uomini il Genoa, in campo con Palacio per Sculli, faceva prevalere organizzazione di gioco, freschezza atletica e determinazione portandosi in vantaggio con una fucilata di Mesto che sorprendeva De Sanctis. Solo a questo punto Donadoni decideva di inserire Lavezzi e Gargano mentre Gasperini inseriva Crespo. Ma era sempre il Genoa a trovare il terzo gol con Crespo, in tandem con Palacio, e persino a fare poker su rigore con Kharja.

 
DE SANCTIS 5.5
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5.5
CONTINI 5
MAGGIO 5
PAZIENZA 5.5
CIGARINI 5 (14’st Gargano 6)
HAMSIK 7
ARONICA 5.5
QUAGLIARELLA 5.5
PIA’ 5 (14’st Lavezzi 5.5)
DONADONI 5

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