15ª GIORNATA

Una partitissima tra Napoli e Bari

Ed è il ritrovato Quagliarella a far piangere i pugliesi

serieA
dom 06/12/09

NAPOLI

BARI

stadio San Paolo
29547 spettatori
napoli bari  
arbitro Romeo – 5.5
guardalinee Alessandroni – D’Agostini
quarto uomo Ciampi

3

2

 
     
gol 10’st Quagliarella gol 4’st Barreto  
gol 27’st Maggio gol 18’st Ranocchia  
gol 44’st Quagliarella ammonizioneammonizione 22’st Parisi  
ammonizione Grava espulsione 48’st Ranocchia  
ammonizione Quagliarella ammonizione Meggiorini  
ammonizione Stellini  
ammonizione Gillet  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro (28’st Bogliacino), P. Cannavaro, Grava, Maggio, Pazienza (11’st Lavezzi), Gargano (23’st Cigarini), Aronica, Hamsik, Quagliarella, Denis.
Panchina: Iezzo, Zuniga, Rullo, Hoffer. Allenatore: Mazzarri.
BARI (4-4-2): Gillet, A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, Parisi, Alvarez, Almiron, Donati Koman (40’st Antonelli), Meggiorini (35’st Kamata), Barreto (23’st Stellini).
Panchina: Padelli, De Vezze, Allegretti, Greco. Allenatore: Ventura.

Il coraggio di Mazzarri, l’abilità di Ventura, la doppietta di Quagliarella, i guizzi di Barreto e Ranocchia, l’infallibilità di Maggio. C’è di tutto in Napoli-Bari, una sfida vissuta con grande pathos. Peccato solo per le due espulsioni che la formazione pugliese non riesce a mandar giù, soprattutto quella di Parisi, ritenuta eccessiva, giunta sul risultato di due a uno per il Bari. Per il resto si assiste ad un secondo tempo vibrante, ricco di colpi di scena. Ed il Napoli si conferma squadra indomabile, capace di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, di agguantare un altro risultato nei minuti di recupero (era successo anche con il Milan), di esaltare la folla del San Paolo all’inverosimile. E di scavalcare l’irriducibile Bari in classifica proiettandosi nelle zone nobili della classifica. Cantano alla fine i tifosi del Napoli. Hanno sofferto ma si sono divertiti. La squadra di Mazzarri cresce in personalità e con-vinzione, non si scoraggia quando incassa a sorpresa il primo gol di Barreto e neanche quando Ranocchia riporta il Bari in vantaggio. Attacca a testa bassa, entra anche Lavezzi formando un tridente con Denis e Quagliarella, affonda con Maggio ed Hamsik che pure sono offensivi. Cerca a tutti i costi la vittoria seppure l’avversario riesce a resistere con un uomo in meno (l’altra espulsione arriva a tempo quasi scaduto). L’ottiene con il suo bomber più chiacchierato, quel Quagliarella che si propone al taglio su invito di Lavezzi depositando il pallone nell’angolo più lontano da Gillet. Manca un minuto al termine della gara. Ma il Napoli rigenerato da Mazzarri è capace di questi acuti. Difficilmente s’arrende come accadeva prima. Lotta con il coltello tra i denti perchè crede nelle proprie possibilità, sa di contare su un bomber ritrovato, nei guizzi di Lavezzi, nella puntualità di Maggio e nelle giocate magistrali di Hamsik.
Già nel primo tempo, a differenza di altre volte, il Napoli mette alle corde l’avversario. Il Bari, ben disegnato da Ventura, fatica a ripartire. Non trova spazi, viene costretto ad indietreggiare rischiando di prendere gol prima con Maggio, servito al bacio da Gargano, poi con Quagliarella (salvataggio a porta vuota di Ranocchia). In entrambe le occasioni, gli errori degli avversari graziano Gillet. Mai, però, Barreto e soci riescono ad impensierire De Sanctis. E’ un monologo dei padroni di casa che hanno Lavezzi in panchina a scopo precauzionale.
Ma il Bari è vivo, voglioso di far vedere che non si trova per caso nella parte sinistra della classifica, pronto a colpire. Ed appena inizia la ripresa, al primo vero affondo pugliese, arriva il gol: lancio preciso di Bonucci, Barreto evita Cannavaro e deposita alle spalle di De Sanctis. Ma al Napoli occorrono 5’ per pareggiare il conto: cross di Gargano per la testa di Quagliarella che colpisce di precisione e spedisce alle spalle del portiere. Ed è qui che Mazzarri mostra tutta la sua audacia: toglie Pazienza ed inserisce Lavezzi. Mai visto un Napoli così spinto, un 3-4-3 insolito ma che piace tanto alla gente.
Ventura prende subito le contromisure ma la caparbietà del Bari è illimitata: da un’azione di angolo, Ranocchia riprende una respinta di De Sanctis ed ottiene il due a uno. La partita s’infiamma, Parisi però si fa cogliere con il gomito alto su Maggio e viene espulso per doppia ammonizione. Il Bari resta in dieci ma tiene duro. Dalla panchina Stellini rileva Barreto per arginare le sfuriate di Lavezzi sulla destra. Ma non basta. Da un’invenzione del ritrovato Quagliarella nasce il gol di Maggio. E da un passaggio filtrante di Lavezzi arriva la pesantissima rete del bomber di Castellammare. Sugli spal-ti è il tripudio mentre Ranocchia sfiora Lavezzi in corsa e guadagna un cartellino rosso estratto con troppa severità da Romeo che, visto il clima della vigilia, ha diretto senza evidenti condizionamenti.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6 (28’st Bogliacino 6)
P. CANNAVARO 6
GRAVA 6
MAGGIO 7
PAZIENZA 6 (11’st Lavezzi 6.5)
GARGANO 6 (23’st Cigarini 6)
ARONICA 6
HAMSIK 6.5
QUAGLIARELLA 7.5
DENIS 6
MAZZARRI 7

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