22ª GIORNATA

Il Napoli domina, il Genoa regge

Tante occasioni (Cannavaro-traversa), è mancato il gol

serieA
sab 30/01/10

NAPOLI

GENOA

stadio San Paolo
55000 spettatori
napoli genoa  
arbitro Morganti 5.5
guardalinee Niccolai – Papi
quarto uomo Giannoccaro

0

0

 
     
ammonizione Esposito ammonizione Cannavaro  
ammonizione Aronica ammonizione Suazo  
ammonizione Quagliarella ammonizione Acquafresca  
ammonizione Dossena ammonizione Criscito  
ammonizione Cannavaro  
ammonizione Campagnaro  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Grava (15’st Dossena), Maggio (5’st Zuniga), Gargano, Cigarini, Aronica, Quagliarella, Hamsik, Denis (35’st Bogliacino).
Panchina: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Insigne. Allenatore: Mazzarri.
GENOA (4-3-3): Amelia, Papastathopoulos, Biava, Dainelli, Moretti, M. Rossi, Milanetto, Criscito, Mesto (28’st Juric), Suazo (11’st Sculli), Palacio (11’st Acquafresca).
Panchina: Scarpi, Bocchetti, Zapater, Palladino. Allenatore: Gasperini.

L’allungamento della striscia positiva, quindici risultati utili di fila, cancella l’amaro in bocca che resta per il secondo pari interno consecutivo. La folla del San Paolo applaude ugualmente i propri beniamini. Il Napoli ce l’ha messa tutta per superare un coriaceo Genoa. Resta il rimpianto per un paio di occasioni mancate da Denis. Ma la formazione di Gasperini che non coglieva un punto in trasferta dal lontano primo novembre (a Palermo, identico risultato) pur lanciando a gara in corsa il neo acquisto Acquafresca chiude tutti i varchi, bada a tenere la propria porta inviolata e di uscire imbattuto dal San Paolo. Serve a fare morale più che classifica. Al Genoa va bene così. E va bene anche al Napoli che comunque può proseguire la marcia e restare nelle zone nobili della classifica.
Tra due allenatori che ne sanno una più del diavolo, facile prevedere la sorpresa dell’ultimo momento e qualche mossa in corsa. Comincia Gasperini. Rinuncia ad un centrocampista, Juric, lanciando nella mischia un difensore, Papastathopoulos, un difensore. Non solo, lo sguinzaglia sulle piste di Hamsik, una marcatura asfissiante e spietata, quasi a uomo. Cambia così l’atteggiamento tattico solito ma non certo la vocazione che resta offensiva quando i liguri entrano in possesso palla. Chiaro l’intento di invertire rotta fuori casa.
Mazzarri, invece, non cambia in avvio, presentando Cigarini al posto di Pazienza con Aronica preferito a Dossena sulla sinistra. Il Napoli stenta nella fase d’impostazione, soffre oltremisura il pressing azionato dagli avversari, non riesce a sfondare per vie esterne. Manca chi dà ordine alla manovra, chi ispira l’azione, chi detta l’ultimo passaggio. Cigarini avverte troppa responsabilità e si smarrisce nei meandri del centrocampo; Hamsik è guardato a vista per brillare di luce propria. Ma dispone di anima e cuore, sospinto com’è da oltre cinquantamila tifosi entusiasti. Così, il Napoli pur nell’estemporaneità, sa trovare lampi improvvisi di gioco che mettono a dura prova la difesa ligure (a volte disposta anche a cinque), con Maggio che coglie il palo al 4′ o con Cannavaro che al 43′ s’invola fino al limite dell’area avversaria centrando la traversa. Il Genoa, però, non sta a guardare e nei ribaltamenti di fronte crea sempre qualche apprensione a De Sanctis anche se la più seria giunge su calcio da fermo battuto da Criscito al 20′. Vivo e reattivo, comunque, il Napoli che sciupa una ghiotta occasione gol con Denis al 25′; attento e volitivo il Genoa che con Suazo tiene sempre in allarme uno straordinario Cannavaro e soci.
Il Napoli fiuta la grande occasione di fare bottino pieno e portarsi al secondo posto seppure momentaneamente. Il Genoa, invece, vuole invertire il trend negativo nelle partite esterne badando più al sodo che al calcio- champagne. E per Morganti non è facile tenere in pugno la gara, anzi irretisce più i padroni di casa che gli ospiti.
Nella ripresa, ecco Mazzarri e Gasperini muovere di nuovo gli uomini come fossero scacchi: nel Genoa entrano il neo acquisto Acquafresca e Sculli insieme; poco dopo anche Juric. Ma è il Napoli a fare la partita. Al 2′, ben servito da Hamsik, Denis indirizza a colpo sicuro su Amelia ma il portiere è bravo a neutralizzare la più netta occasione da gol capitata al Napoli. Mazzarri fa entrare Zuniga al posto di Maggio a disagio su Criscito. E poi anche Bogliacino, che punta non è, per un esausto Denis. Ammirevole la girata di testa di Quagliarella al 32′. A quel punto, per il Genoa diventa agevole controllare la partita mentre il Napoli tenta l’ultimo assalto con Cigarini.

 
DE SANCTIS 6
GRAVA 6 (15’st Dossena 5.5)
P. CANNAVARO 7
CAMPAGNARO 6.5
MAGGIO 5 (5’st Zuniga 5.5)
CIGARINI 6
GARGANO 6.5
ARONICA 6.5
HAMSIK 5.5
QUAGLIARELLA 6
DENIS 5 (35’st Bogliacino sv)
MAZZARRI 7

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