23ª GIORNATA

Il Napoli scivola davanti a Di Natale, ma solo nel finale

Napoli in dieci uomini colpisce due pali

serieA
dom 07/02/10

UDINESE

NAPOLI

stadio Friuli
20000 spettatori
udinese napoli  
arbitro D’Amato 4.5
guardalinee Stefani – Faverani
quarto uomo Gallione

3

1

 
     
gol 7’pt Di Natale (r) gol 22’pt Maggio  
gol 46’st Di Natale ammonizioneammonizione 45’pt Maggio  
gol 47’st Di Natale ammonizione P. Cannavaro  
ammonizione Lukovic ammonizione Pazienza  
ammonizione Pasquale  
ammonizione Inler  

UDINESE (4-4-2): Handanovic, Isla, Coda, Lukovic, Pasquale, Pepe (29’st Geijo), Inler, D’Agostino (21’st Sammarco), Asamoah (36’st Lodi), Floro Flores, Di Natale.
Panchina: Belardi, Cuadrado, Siqueira, Zimling. Allenatore: De Biasi.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, P. Cannavaro, Grava, Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena, Hamsik (35’st Cigarini), Quagliarella, Denis (26’st Bogliacino).
Panchina: A disp: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Zuniga, Maiello. Allenatore: Mazzarri.

Prima o poi doveva arrivare. Ma la prima battuta d’arresto della gestione Mazzarri, dopo quindici risultati utili consecutivi, giunge in modo davvero rocambolesco, tra mille recriminazioni, con un uomo in meno per l’intero secondo tempo (espulso di Maggio per una simulazione inesistente), dopo aver centrato una traversa con Quagliarella sull’uno a uno e un palo a due minuti dal termine con Pazienza, sempre sul risultato di parità. Insomma, una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca, maturata per mano di due napoletani (punizione di Lodi, girata di Di Natale al gol del 2 a 1) ma che non offusca il buon momento della formazione di Mazzarri.
Il Napoli fa tremare una vivace Udinese anche in dieci uomini. Gioca a viso aperto dal momento dello svantaggio in poi, scaturito peraltro dopo il terzo rigore sventato da De Sanctis; raggiunge il pari con Maggio e poi va vicinissimo al raddoppio in altre due circostanze, quando prima Quagliarella e poi Pazienza incocciano i legni della porta difesa da Handanovic. Insomma, un Napoli tonico, caratterialmente forte, che riesce a controllare i nervi persino quando Damato s’accanisce con decisioni che lasciano tanti, troppi dubbi.
Sarà stato anche male assistito ma le prime due sviste condizionano decisamente la gara: un attimo prima di fischiare il rigore, il pallone era terminato abbondantemente al di la della linea laterale e lui lascia correre; ed in occasione della seconda ammonizione a Maggio non si tratta di simulazione bensì di un aggancio subito in area. L’Udinese profitta della situazione ed allontana la crisi tornando alla vittoria dopo due mesi di astinenza. Sugli scudi Totò Di Natale, contrastato a fatica da Campagnaro fin dalle battute iniziali. Il capocannoniere vola in testa alla classifica dei bomber grazie al suo spiccato fiuto del gol sotto porta: riprende il rigore respinto da De Sanctis, poi si fa trovare pronto nei minuti di recupero deviando in porta una deviazione aerea di Pazienza, infine completa la tripletta, tenuto in gioco da Grava che stava soccorrendo Floro Flores a terra per crampi. Ai friulani il merito di averci creduto fino alla fine, di aver resistito anche con un po’ di fortuna ad un Napoli stoico, arrembante anche in dieci uomini, volitivo e concreto, uscito dal Friuli con la consapevolezza di essere diventata una squadra degna di occupare posizioni di vertice. Ed oggi rientra anche Lavezzi.

 
DE SANCTIS 7
GRAVA 6.5
P. CANNAVARO 6.5
CAMPAGNARO 5
MAGGIO 6
PAZIENZA 6
GARGANO 6
DOSSENA 5.5
HAMSIK 5.5 (35’st Cigarini 6)
QUAGLIARELLA 6.5
DENIS 5.5 (26’st Bogliacino 6)
MAZZARRI 6

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