25ª GIORNATA

Il Napoli non trova più la rete ma ritrova Lavezzi

Il Siena sfiora solo il colpo ma torna a sperare

serieA
dom 21/02/10

SIENA

NAPOLI

stadio A. Franchi
11000 spettatori
siena napoli  
arbitro Giannoccaro 5.5
guardalinee Nicoletti – Lanciani
quarto uomo Saccani

0

0

 
     
ammonizione Ghezzal ammonizione Grava  
ammonizione Del Grosso ammonizione Aronica  

SIENA (4-1-4-1): Curci, Rosi, Cribari, Pratali, Del Gros­so, Ekdal (37’st Jarolim), Reginaldo (8’st Terzi), Tzio­lis, Vergassola, Ghezzal (16’st Calaiò), Maccarone.
Panchina: Pegolo, Codrea, A. Rossi, Larrondo. Allenatore: Malesani.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, P. Cannavaro, Grava (19’st Bogliacino), Maggio, Pazienza, Cigarini (37’st Hoffer), Aronica, Ham­sik, Quagliarella, Denis (19’st Lavezzi).
Panchina: Iezzo, Zuni­ga, Rullo, Rinaudo. Allenatore: Mazzarri.

A chi delle due serve il punticino che resta in fondo a questa partita? Forse a nessuna delle due squadre perchè il Siena è ancora laggiù in fondo alla classifica, abbastanza staccato dalla zona salvezza, mentre il Napoli si vede persino scavalcato dalla Juventus per la zona Champions League nonchè raggiunto dal Palermo a quota quaranta. Ma è un punto che riesce a soddisfare in parte i toscani che raccolgono un’altra boccata d’ossigeno in vista del derby con il Livorno. Non soddisfa, invece, i tanti sostenitori di sponda partenopea accorsi al Franchi con la speranza di poter celebrare la quinta vittoria in trasferta, la terza in Toscana del loro Napoli.
Niente da fare: la squadra di Mazzarri comincia ad accusare qualche colpo a vuoto soprattutto quando incontra un avversario che chiude ogni spazio utile per le verticalizzazioni. Gli azzurri sembrano bravissimi a sfruttare il gioco di rimessa contro le grandi piuttosto che piegare le piccole con la bravura dei forti, con l’astuzia, con i colpi mancini improvvisi. Insomma è un Napoli che deve ancora crescere qualitativamente come organico per pensare di poter pensare in grande.
Al Siena basta poco per imbrigliare gli uomini di Mazzarri, apparsi in verità anche meno brillanti del solito sul piano atletico; basta piazzare una linea difensiva a quattro, sistemare Keddal a protezione, schierare un’altra linea a quattro a centrocampo, il rientrante Maccarone a tenere in allarme la difesa, ed il gioco è fatto. Anzi, il Siena, in alcuni momenti di una gara affatto spumeggiante, cova persino il sogno dell’impresa: va infatti vicino al gol con Tzialis nel primo tempo (bravo De Sanctis a neutralizzare) e con Rosi nella ripresa. In fondo il Napoli sembra vulnerabile quando si lascia trovare scoperto in difesa, specie nelle improvvise controfughe innescate da Vergassola e proseguite da Maccarone. Nè fa paura più di tanto quando attacca con Denis, troppo smanioso ed impreciso, o con Quagliarella, nervoso e poco ispirato.
Il Siena crede nel miracolo e quando può ci prova. Ma senza scoprirsi più di tanto. Ed il Napoli, con Cigarini in cabina di regia e senza Gargano che comunque assicura una verve maggiore, sbuffa, si trascina stancamente in attacco alla ricerca di un gol che non arriverà, non potrà arrivare se mancano tutti i presupposti.
Nella ripresa qualcosa cambia a livello di emozioni. Dopo un minuto Hamsik, su deviazione aerea di Denis, impegna severamente Curci con una deviazione sotto misura. A questo punto Malesani esclude Reginaldo per inserire un difensore, Terzi. E poco dopo anche Calaiò al posto di Ghezzal. Il Siena si dispone con un quattro-quattro-due. Vorrebbe provarci. Ma dall’altra parte non sono da meno. E così Mazzarri lancia nella mischia Lavezzi per Denis, laddove forse sarebbe stato più opportuno togliere Quagliarella dal momento che erano prevedibili più palloni in area di rigore ed una bagarre finale. Così come succederà. Nell’ultimo quarto d’ora, grazie agli sprint di Lavezzi, il Napoli s’affaccia minaccioso dalle parti di Curci. Batte quattro calci d’angolo consecutivamente. Va vicino al gol con Hoffer, l’ultima punta lanciata nella mischia da Mazzarri, con Maggio ma il risultato non cambierà. E’ il quarto zero a zero nelle ultime sei gare, il Napoli non riesce più a centrare il bersaglio: quando non ci si mettono i legni, c’è l’avversario che chiude ogni buco. Ma da Siena, i partenopei tornano con un Lavezzi ritrovato. Sul piano atletico il Pocho c’è e ba-sta lui per andare incontro alla Roma senza paura.

 
DE SANCTIS 6
GRAVA 6 (19’st Bogliacino 5.5)
P. CANNAVARO 6.5
CAMPAGNARO 6
MAGGIO 5.5
PAZIENZA 6
CIGARINI 6 (37’st Hoffer sv)
ARONICA 6
HAMSIK 5.5
QUAGLIARELLA 5
DENIS 5
MAZZARRI 6

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