32ª GIORNATA

Floccari-Hamsik, botta e risposta

Poi nella ripresa Lazio e Napoli giocano al minimo

serieA
sab 03/04/10

LAZIO

NAPOLI

stadio Olimpico
31820 spettatori
lazio napoli  
arbitro Orsato 6
guardalinee Padovan – Tonoli­ni
quarto uomo Velotto

1

1

 
     
gol 4’pt Flocari gol 38’pt Hamsik  
ammonizione Biava ammonizione Rinaudo  
ammonizione Lichsteiner  
ammonizione Radu  

LAZIO (3-5-2): Muslera, Bia­va, Dias, Radu, Lichtsteiner, Brocchi, C. Ledesma, Mauri, Kolarov, Floccari (34’st Cruz), Rocchi (1’st Zarate).
Panchina:: Berni, Stendardo, Del Nero, Baronio, Hitzlsperger. Allenatore: Reja.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, P. Cannavaro, Campagnaro, Maggio (8’st Rinaudo), Pazienza, Gargano, Zuniga, Hamsik, Quagliarella, Lavezzi.
Panchina:: Gianello, Rullo, Cigarini, Bogliacino, Maiello, Denis. Allenatore: Mazzarri.

Due gol e 45’ da salvare. Poi Lazio e Napoli hanno cominciato a pensare tanto ed a giocare poco. Meglio godersi quei minuti felici.
Ha sorpreso tutti Reja, mandando in campo Dias per Stendardo e Rocchi per Zarate. Ha giocato un 3-5-2 produttivo la squadra romana. Ha saputo sfruttare il ritmo sempre alto di Brocchi, la buona giornata di Mauri e la grande capacità realizzativa di Floccari. E’ bastato questo per tenere una ventina di minuti in soggezione il Napoli.
Mazzarri ha continuato a sfruttare Lavezzi come centrale di attacco, tenendo alle sue spalle Quagliarella ed Hamsik. El Pocho e Quagliarella hanno sofferto inizialmente la marcatura ad uomo di Dias e Biava, mentre Hamsik faticava a trovare palloni giocabili stretto nella morsa Radu/Kolarov.
Tutto questo per venti minuti. Poi la Lazio ha avuto un evidente calo. Aveva raggiunto il risultato con un gol da applausi. Ledesma lanciava in profondità Mauri che addomesticava il pallone per servire poi uno splendido assist per Floccari. Il bomber lasciava per strada Campagnaro e di testa scagliava un’autentica sassata che fulminava De Sanctis. Erano passati appena 4’ e la partita del Napoli era già in salita.
Impiegava un altro quarto d’ora la squadra di Mazzarri per trovare il ritmo giusto. Hamsik diventava più mobile, Zuniga macinava chilometri e lavorava palloni, come del resto faceva Gargano. Mentre Grava e Cannavaro regalavano sicurezza alla difesa. Mancavano sette minuti alla fine del primo tempo, quando arrivava il pareggio.
Quagliarella disegnava una traiettoria perfetta che lasciava Dias e Radu immobili. Hamsik si inseriva a gran velocità e beffava Muslera con un tocco morbido. Undicesimo gol, record personale. Bella la confezione da parte del Napoli, da manuale del calcio. Colpevole la difesa laziale, portiere compreso. Muslera è uscito sullo slovacco in maniera imbarazzante.
Un primo tempo impreziosito dai due gol e giocato su buoni ritmi da entrambe le squadre. Poi, la ripresa. Cambiava Reja. Metteva dentro Zarate per Rocchi e disegnava un 3-4-2-1 con Floccari punta centrale, Mauri a destra e Zarate a sinistra dietro di lui. Dopo 8’ anche Mazzarri modificava l’assetto della sua squadra. Il Napoli si presentava con un 4-3-2-1. La difesa ora era schierata, da destra a sinistra, così: Grava, Cannavaro, Rinaudo (che aveva sostituito uno spento Maggio), Campagnaro. A centrocampo restavano Zuniga, Pazienza e Gargano.
Tutto questo movimento tattico provocava però pochi effetti concreti.
Il ritmo calava, mancava la rabbia per inseguire il gol. Lazio e Napoli sembravano sazie. Nessuna delle due se la sentiva di rischiare per andare a caccia di un successo, anche perché così facendo avrebbero messo a rischio quel punto che in prospettiva futura (basta guardare il calendario) ha un valore determinante.
Ottavo punto nelle ultime quattro partite per la Lazio. Una boccata d’ossigeno in vista della volata finale. Ora può guardare con più ottimismo al futuro del campionato. Anche perché ha nelle sue file un uomo di valore assoluto, Floccari. Sa giocare la palla, fa salire la squadra, vede la porta come solo un bomber di razza sa fare. E’ una garanzia che potrebbe valere la serie A.
Il Napoli continua la sua corsa alla Champions League. E’ una squadra che, anche nella prova non esaltante di ieri, sa offrire spunti di qualità. Resta Hamsik l’uomo che può spostare gli equilibri. Zuniga aiuta a trovarli.

 
DE SANCTIS 6
GRAVA 6
CANNAVARO 6.5
CAMPAGNARO 5.5
MAGGIO 5 (8’st Rinaudo 5.5)
PAZIENZA 5.5
GARGANO 6
ZUNIGA 6.5
HAMSIK 6.5
QUAGLIARELLA 6
LAVEZZI 5.5
MAZZARRI 6

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