3° TURNO (r)

Il Napoli passa il turno senza affanni

Una doppietta di Cavani assicura il passaggio del turno, ma tiene banco l’imminente cessione di Quagliarella alla Juventus

europa league
gio 26/08/10

ELFSBORG

NAPOLI

stadio Boras Arena
16000 spettatori
elfsborg napoli  
arbitro Ennjimi
guardalinee Cano – Zitouni
quarto uomo Jaffredo

0

2

 
     
ammonizione Larsson gol 29’pt Cavani  
gol 38’pt Cavani  
ammonizione Lavezzi  

Elfsborg (4-2-3-1): Covic, Klastrom (26’st Karlsson), Andersson (20’st Wikstrom), Lucic, Floren, Mobaeck, Svensson, Keene (31’st Jawo), Ericsson, Larsson, Avdic.
PanchinaIn panchina: Wulff, Nordmark, Hult, Rennie. Allenatore: Haglund.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Aronica, Maggio (10’st Zuniga), Gargano, Pazienza, Dossena, Hamsik (18’st Blasi), Lavezzi (27’st Campagnaro), Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Maiello, Quagliarella. Allenatore Mazzarri.

Una dimostrazione di forza, seppur contro un avversario mediocre, ma che va letta anche con uno sguardo alle difficoltà avute dalle altre squadre italiane impegnate negli spareggi di Europa League. Probabilmente il Napoli è quella che ha sofferto meno, dominando entrambe le sfide e rischiando di capitolare solo un paio di volte in entrambe le partite. Una conferma, quindi, il buon assetto difensivo, anche se ora manca almeno un tassello per rendere competitivo il reparto su tutti fronti; l’attacco invece ha trovato in Cavani un nuovo punto di riferimento, vista la mancanza di Quagliarella, in procinto di trasferirsi alla Juventus. Una notizia piovuta all’improvviso sulla testa dei napoletani che non hanno gradito; la voce di una cessione, però, era nell’aria da tempo, Fabio purtroppo non ha mai convinto e l’acquisto di Cavani rischiava di metterlo in secondo piano. Quindi, scelta sua o della società forse non lo sapremo mai, andrà via e, a mio avviso, non sarà rimpianto. Avere un attaccante così costoso e poco continuo è un lusso che il Napoli non può permettersi, meglio puntare su qualcun’altro, magari Sosa del Bayern Monaco o un giovane di belle speranze come il diciannovenne argentino Funes Mori, e reinvestire i soldi appena guadagnati su un centrocampista e un difensore. Certo, la cessione ad una concorrente è un’operazione rischiosa, ma un tifoso intelligente deve anche capire che Quagliarella non è mai andato oltre i 13 gol in seria A (e nemmeno in serie B) e che, quindi, anche la Juvenus si è accollata una buona dose di incertezza, con la paura che si possa ripetere quello che è successo con Felipe Melo.
Tornando al calcio giocato, il Napoli ha preparato la partita con attenzione, allenandosi anche su un campo con erba sintetica per rivìcreare le condizioni che avrebbero ritrovato in Svezia. Come nella gara di andata, i partenopei partono forte e già al 6′ sfiorano il gol con Dossena che, dal vertice alto dell’area, al termine di un contropiede diretto da Hamsik scaglia un potente sinistro di poco a lato. L’Elfsborg preme, ma non riesce a generare particolari pericoli per De Sanctis e, al 18′, Cavani fa le prove generali per il gol: Lancio di Dossena che mette l’attaccane a tu per tu con il portiere avversari, ma il tiro ad anticiparne l’uscita si perde sul fondo. Due minuti più tardi è il turno di Lavezzi che, smarcato da un bel passaggio del suo compagno di reparto, una volta arrivato in area sceglie la precisione e non la potenza, ma il tiro risulta centrale. Il Napoli si fa arrembante e al 28′ arriva il gol: palla rubata da Maggio e contropiede fulmineo, con la sfera che passa per i piedi di Gargano, il quale indirizza subito un passaggio rasoterra verso Cavani che, di prima, appena entrato in area, fulmina il portiere avversario. Al 34′ si vede anche l’Elfsborg, con Svensson che si libera bene al limite dell’area, ma il suo tiro finisce insidiosamente a lato. E’ solo un fuoco di paglia, perchè un minuto più tardi il Napoli è già pericoloso con Hamsik che da fuori area scaglia un tiro potente, ma centrale, bloccato senza problemi da Covic. Il gol della tranquillità arriva al 36′, ancora con un contropiede da manuale: Gargano e Hamsik diventano imprendibili per la difesa avversaria e in pochi secondi arrivano nei pressi dell’area avversaria, con lo slovacco che vede l’arrivo di Cavani dalla parte opposta e pennella un cross solo da spingere in rete. Prima partita da titolare e prima doppietta, proprio un bel biglietto da visita! La reazione dell’Elfsborg non tarda, e al 41′ Avdic manda alto da buona posizione un colpo di testa in seguito ad un calcio di punizione battuto nei pressi della linea di fondo. Al 42′ Keen scaglia un tiro non irresistibile da 25 metri, De Sanctis non respinge al meglio, ma Aronica è attento e risolve la situazione concedendo un calcio d’angolo.
Il secondo tempo riparte con il Napoli ancora all’attacco con Cavani che viene fermato due volte in fuorigioco lanciato a rete (il primo inesistente), ma sono i padroni di casa ad andare vicinissimi al gol con Keen. Questa volta, però, De Sanctis è attento e il portiere azzurro si riscatta ampiamente andando a disinnescare l’insidiosissimo tiro del giocatore avversario. Ma come nel primo tempo è ancora il Napoli a fare la partita. Lavezzi (4′) cerca il gol da buona posizione, ma il suo tiro, da buona posizione, termina contro il volto del portiere che devia in angolo, dal quale Hamsik si rende pericoloso con un tiro dal limite. il resto del secondo tempo continua con lo stesso canovaccio tattico, il Napoli controlla senza affanni e si rende pericolose in molte atre occasioni, soprattutto con Gargano e Cavani, mentre l’Elfsborg non riesce a impensierire la retroguardia partenopea arrivando al tiro sporadicamente.
Ora si aspettano i gironi e, per il Napoli, inserito in terza fascia ci sarà sicuramente da lottare e soffrire.

 
DE SANCTIS 6.5
GRAVA 6.5
CANNAVARO 6.5
ARONICA 6.5
MAGGIO 7 (10’st Zuniga 6)
PAZIENZA 6
GARGANO 7
DOSSENA 6.5
HAMSIK 6.5 (18’st Blasi 6)
LAVEZZI 7 (27’st Campagnao sv)
CAVANI 7.5
MAZZARRI 7

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