33ª GIORNATA

Napoli, il sogno svanisce

Inler e Denis affossano il Napoli. Inutile il gol di Mascara

serieA
dom 17/04/11

NAPOLI

UDINESE

stadio San Paolo
56757 spettatori
napoli udinese  
arbitro Morganti 6.5
guardalinee Copelli – Calcagno
quarto uomo Morganti

1

2

 
     
gol 49’st Mascara gol 10’st Inler  
ammonizione Pazienza gol 16’st Denis  
ammonizione Lavezzi espulsione 42’st Domizzi  
ammonizione Cannavaro ammonizione Asamoah  
ammonizione Handanovic  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Ruiz, Maggio, Yebda (22’st Mascara), Pazienza (18’st Gargano), Dossena (30’st Lucarelli), Hamsik, Lavezzi, Cavani.
Panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Zuniga. Allenatore: Mazzarri.
UDINESE (4-4-4-1): Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi, Pasquale (32’st Coda), Isla (35’pt Cuadrado), Pinzi, Inler, Armero (47’st Angella), Asamoah, Denis.
Panchina: Belardi, Battocchio, Vjdra, Corradi. Allenatore: Guidolin.

L’Udinese spezza il Sogno del Napoli che cade fragorosamente con i piedi per terra sotto i colpi di Inler e Denis. La serata no del trio d’attacco (Cavani sbaglia anche un rigore) completano l’opera, la squadra reagisce troppo tardivamente e i friulani porta a casa tre punti meritati.
Mazzarri si affida alla stessa squadra che ha battuto il Bologna nella partita precedente, con lo spagnolo Ruiz che vince ancora il ballottaggio con Aronica in difesa. Guidolin, al contrario, deve fare a meno delle sue due stelle, Di Natale e Sanchez, ma ritrova Inler a centrocampo e promuove Denis al centro dell’attacco.
Al 4′ minuti si ha subito il sentore che la serata non sarà facile: Denis addomestica un pallone al limite dell’area, si gira e di sinistro colpisce verso la porta, dove De Sanctis è bravissimo a deviare in tuffo. Al 7′ è ancora l’Udinese a rendersi pericolosa con un contropiede di Pinzi, che salta Pazienza, ma viene fermato da Ruiz proprio al momento della conclusione. A questo punto il Napoli si sveglia e, nel giro di pochi minuti, anhe la squadra partenopea crea due azioni da gol, entrambe con il suo bomber Cavani. La prima, al 9′, vede il giocatore uruguaiano lanciato in contropiede tra due avversari che, giunto al limite dell’area, ne dribbla uno rientrando sul sinistro e tenta un tiro a giro che si perde sul fondo. Tre minuti dopo, invece, il Matador si esibisce in un velenoso tiro di destro da fuori area che, questa volta, accarezza il palo.
Lo scampato pericolo porta entrambe le squadre a giocare con prudenza, anche se è il Napoli che cerca di costruire qualcosa facendo molta attenzione alle veloci ripartenze dell’Udinese, sempre molto pericolose nonostante l’assenza dei suoi due attaccanti. Al 24′ si prova Lavezzi, in ombra, ma il suo sinistro da fuori area non impensierisce Handanovic, mentre un minuto più tardi, Hamisk si libera di Zapata sulla linea di fondo, ma proprio mentre sta entrando in area, viene inspiegabilmente fermato dall’arbitro che vede un inesistente fallo dello slovacco. Sarà comunque l’unico errore della terna arbitrale.
Il secondo tempo comincia con un’occasione per il Napoli. Al 3′ Hamisk si avventa su una corta respinta di Pinzi, ma, da posizione favorevole, anche se defilata, calcia male e colpisce l’esterno della rete, probabilmente disturbato proprio da un compagno di squadra che gli passa davanti al momento di calciare. Al 7′ ci prova da fuori area Cannavaro, ma il suo tiro è distante dai pali difesi da Handanovic. Al 10′ però, arriva la doccia fredda: Inler porta palla sulla trequarti offensiva e, giunto ai venticinque metri, lascia partire un tiro con effetto ad uscire sul quale nulla puà il portiere azzurro. Il giocatore svizzero non esulta (forse perchè giocherà per il Napoli la prossima stagione), ma l’Udinese è in vantaggio. Il Napoli ora è costretto a scoprirsi per tentare il recupero, ma gli ospiti sono pericolosissimi già al 14′, con Armero che perde l’attimo per servire due suoi compagni soli in area. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato. Armero salta Pazienza e Cannavaro in velocità e serve in area Denis che, dopo essersi liberato dalla marcatura di Ruiz, stoppa di petto e di destro fulmina De Sanctis. Anche il giocatore argentino non esulta e, anzi, chiede scusa al pubblico napoletano, che tanto lo ha amato, per aver segnato. A questo punto, Mazzarri è costretto a giocarsi il tutto per tutto e, in pochi minuti, entrano Gargano, Mascara e Lucarelli, ma i frutti del forcing del Napoli arrivano solo al 28′, quando Maggio, con un colpo di testa, colpisce la traversa. I partenopei sono troppo confusionari e la serata no di Lavezzi contribuisce non poco alla mancanza di idee dei padroni di casa. Al 41′, però, la partita si potrebbe riaprire: Domizzi cintura Lucarelli in area, rigore ed espulsione. Dal dischetto si presenta Cavani, ma il suo tiro è debole e Handanovic respinge facilmente. A nulla serve il gol della bandiera di Mascara che al 49′ sfrutta un liscio di Cavani per inserirsi e, di prepotenza, scagliare il pallone alle spalle del portiere friulano.
Alla fine della serata, quindi, il Milan si trova ormai lontano, 6 punti (in realtà 7) sembrano davvero troppi da recuperare in 5 partite. Ma il Napoli ha un altro sogno da inseguire che è quello della qualificazione in Champions League per il quale ha 6 punti da gestire. Probabilmente potrebbero “bastare” 7 punti, ma è meglio non fare calcoli, soprattutto pensando che gli azzurri dovranno affrontare la trasferta di Palermo senza Cannavaro e Lavezzi.

 
DE SANCTIS 6.5
CAMPAGNARO 5
CANNAVARO 5
RUIZ 5
MAGGIO 6
YEBDA 5 (22’st Mascara 6.5)
PAZIENZA 5 (18’st Gargano 5.5)
DOSSENA 5 (30’st Lucarelli 6)
HAMSIK 5
LAVEZZI 4.5
CAVANI 4
MAZZARRI 4

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