10ª GIORNATA

Napoli, ancora un passo indietro

Troppo turnover, la partita prima della Champions regala ancora delusioni

serieA
sab 29/10/11

CATANIA

NAPOLI

stadio Massimino
10000 spettatori
catania napoli  
arbitro Celi 5
guardalinee Tonolini – Di Fiore
quarto uomo Valeri

2

1

 
     
gol 25’pt Marchese gol 1’pt Cavani  
gol 2’st Bergessio ammonizioneammonizione 42’pt Santana  
ammonizione Bellusci ammonizione Cannavaro  

CATANIA (3-5-2): Andujar, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Izco (33’st Delvecchio), Ricchiuti (15’st Barrientos), Lodi, Almiron, Marchese, Bergessio, Gomez (31’st Catellani).
Panchina: Campagnolo, Potenza, Lanzafame, Maxi Lopez. Allenatore: Montella.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Fernandez, Cannavaro, Fideleff (14’st Maggio), Zuniga, Inler, Santana, Dossena (23’st Hamsik), Mascara (4’st Dzemaili), Lavezzi, Cavani.
Panchina: Rosati, Grava, Aronica, Lucarelli. Allenatore: Mazzarri.

Eppure era cominciata bene… il gol di Cavani al 1′ di gioco aveva illuso tutti, ma, con il passare dei minuti il Napoli del turn-over, quello che non riesce a fare il salto di qualità, ha confermato tutti i suoi limiti, culminati con l’espulsione di Santana e con l’inevitabile sconfitta.
Mazzarri commetti gli stessi errori di Verona: difesa inedita con Fideleff e Fernandez accanto a capitan Cannavaro, Santana arretrato in mediana e Mascara, anch’egli fuori ruolo per tener fede ad un modulo che sembra l’unico esistente, accanto a Lavezzi e Cavani. Montella, sceglie Gomez e Bergessio in attacco, lasciando Maxi Lopez in panchina, mentre le numerose assenze a centrocampo non impediscono al tecnico napoletano di abbinare qualità e quantità con Lodi, Ricchiuti e Almiron.
Come già detto, non passa nemmeno 1′ e il Napoli passa in vantaggio con Cavani che anticipa il proprio marcatore deviando in rete il preciso cross di Dossena. Nella prima fase di gara gli azzurri attaccano a testa bassa e, al 7′, sono di nuovo pericolosi con un colpo di testa di Fideleff che si perde di poco alto sulla traversa. Al 9′ si vede anche il Catania che impegna De Sanctis con un calcio di punizione battuto da Lodi, ma il portiere è attento e blocca il pallone senza difficoltà. Ma è il Napoli a fare la partita e al 15′ si rende pericoloso ancora con Fideleff, il cui colpo colpo di testa è deviato in extremis da Legrottaglie. Ma proprio nel momento migliore del Napoli, il Catania trova il pareggio: indecisione di Zuniga che lascia il pallone a Gomez, il cui tiro, rimpallato dallo stesso Zuniga, termina proprio tra i piedi di Marchese che si ritrova la più ghiotta delle occasioni davanti e De Sanctis. Il pareggio galvanizza i padroni di casa che, dopo un paio di contropiedi pericolosi trovano anche l’espulsione di Santana che si fa ingenuamente ammonire per la seconda volta (anche se il primo cartellino era inesistente), lasciando i propri compagni in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo.
Nella seconda frazione, Mazzarri non ridisegna la squadra, probabilmente per vedere come questa reagisca all’inferiorità numerica per apportare il correttivo più adatto, ma non c’è tempo: già al 2′, i padroni di casa si portano in vantaggio con Bergessio che sfrutta al meglio un cross di Ricchiuti e l’indecisione di Fernandez che si lascia scavalcare dal pallone. A questo punto il Napoli inserisce Dzemaili per Mascara e si riversa in attacco esponendosi ai contropiedi avversari come all’8′ e all’11, quando Gomez, lanciato in velocità, non è preciso nella conclusione. Al 19′, altro contropiede e miracolo di De Sanctis che nega la gioia del gol ancora a Gomez. Il Napoli non riesce a pungere fino al 28′, quando Lavezzi, dopo uno scambio con Cannavaro, calcia di poco a lato. Stessa sorte per Cavani, due minuti più tardi, che, dal centro dell’area non riesce ad inquadrare la porta. Al 31′ ci prova anche Dzemaili, ma Andujar è attento; ormai il Catania è tutto rintanato nella propria metà campo con l’intento di difendere il risultato e vi riesce fino alla fine, anche se con un po’ di fortuna e qualche patema, come al 44′, quando Spolli salva sulla linea un tiro a colpo sicuro di Dzemaili.
Ancora una volta, quindi, il Napoli diventa l’ombra di se stesso alla vigilia della Champions, sintomo che turnover e
preparazione non danno i risultati sperati. Ci vuole più cattiveria, altrimenti l’anno prossimo si tornerà a giocare per traguardi ben inferiori rispetto a quelli di questa stagione.

 
DE SANCTIS 6
FERNANDEZ 5
CANNAVARO 5
FIDELEFF 5 (14’st Maggio 5.5)
ZUNIGA 5.5
INLER 5
SANTANA 4.5
DOSSENA 5 (23’st Hamsik 5.5)
MASCARA 5.5 (4’st Dzemaili 5.5)
LAVEZZI 5
CAVANI 6
MAZZARRI 4

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