21ª GIORNATA

Napoli, ci si mette anche l’arbitro

Gli azzurri non sanno più vincere. Ancora deludenti Inler e il solito Mazzarri

serieA
mer 01/02/12

NAPOLI

CESENA

stadio San Paolo
25297 spettatori
napoli cesena  
arbitro Banti 4
guardalinee Galloni – Faverani
quarto uomo Celi

0

0

 
     
ammonizione Inler ammonizione Martinho  
ammonizione Hamsik ammonizione Moras  
ammonizione Gargano ammonizione Pudil  
ammonizione Britos ammonizione Rodriguez  
ammonizione Dzemaili  

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Aronica, Britos (16’st Zuniga), Maggio, Gargano, Inler (1’st Hamsik), Dossena (21’st Vargas), Dzemaili, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Fernandez, Grava, Donadel. Allenatore: Mazzarri.
CESENA (3-5-2): Antonioli, Moras (15’st Rossi), Von Berger, Rodriguez, Comotto, Martinho (11’st Guana), Colucci, Parolo, Pudil, Rennella, Malonga (33’st Martinez).
Panchina: Ravaglia, Ceccarelli, Arrigoni T., Lolli. Allenatore: Arrigoni.

Non è la stagione del Napoli, ormai è chiaro. Meglio puntare sulla Coppa Italia e garantirsi comunque un posto in Europa League per la prossima annata, cercando di fare bella figura, per quanto possibile, anche in Champions. Ancora poco gioco, ma questa volta le occasioni da gol sono arrivate, ma tra le solite imprecisioni e decisioni incredibili dell’arbitro Banti, gli azzurri non sono stati in grado di sbloccare la partita.
Mazzarri attua ancora turnover, probabilmente per far rifiatare alcuni giocatori in vista delle prossime due partite, contro il Milan in campionato e contro il Siena per la prima semifinale di Coppa Italia; In difesa ritorna Aronica, che si posiziona al centro al posto di capitan Cannavaro, mentre Britos viene riconfermato sulla sinistra. Si rivede anche Maggio dal primo minuto, Inler riprende il suo posto in mezzo al campo e Dzemaili avanza sulla linea d’attacco, completata da Pandev e Cavani. Arrigoni, invece, ripropone il modulo che aveva già messo in difficoltà i partenopei negli ottavi di Coppa Italia, con Guana che si accomoda in panchina, mentre in attacco si affida alla coppia formata da Malonga e Rennella.
Al primo minuto la partita potrebbe già prendere una piega positiva per il Napoli con Cavani lanciato in campo aperto verso Antonioli, ma fermato dal guardalinee per un fuorigioco inesistente. Al 4′, la sagra degli errori continua, quando Antonioli, per evitare che Cavani gli rubi palla, raccoglie con le mani il pallone dopo averlo ricevuto da un retropassaggio di un compagno, ma Banti lascia correre. Al 10, dopo qualche altra incursione pericolosa degli azzurri, si vede anche il Cesena con un tiro da lontano di Martinho, parato senza difficoltà da De Sanctis. Dopo qualche attacco sterile, il Napoli si riaffaccia pericolosamente dalle parti di Antonioli al 23′, con Pandeve che, servito da Dzemaili al limite dell’area, si gira e calcia rasoterra con la palla che termina a lato di poco. Al 24′ è Maggio a sfiorare il raddoppio, ma l’esterno azzurro è leggermente in ritardo sul traversone di Cavani e non riesce ad impattare la palla e a deviarla verso la porta. Dopo due minuti, ci prova ancora
Pandev con un sinistro dal limite dell’area, ma l’estremo difensore del Cesena è attento e respinge. Poi, il nulla fino alla fine del tempo, con il Cesena che aumenta il pressing e le ripartenze, allontanando leggermente il Napoli dall’area di fesa da Antonioli.
Nel secondo tempo entra subito Hamisk al posto di Inler, anche questa volta insufficiente, e gli azzurri guadagnano un po’ di vivacità in attacco. Al 12′, Cavani va vicino al gol, ma il suo colpo di testa su cross di Dossena termina sul palo, nonostante il Matador di trovasse in buona posizione. Al 16′ Mazzarri sostituisce Britos con Zuniga e passa alla difesa a 4, cambio tattico che arriva in ritardo come al solito. Gli attacchi degli padroni di casa si susseguono uno dopo l’altro, ma, quando non ci pensa Antonioli, come al 34′ su una mezza rovesciata di Pandev, il Napoli trova la sua strada Comotto che salva sulla linea un tiro di Cavani dopo che quest’ultimo era riuscito a saltare anche il portiere. Poi, al 48′, Banti completa la sua pessima prestazione annullando un gol regolare a Pandev, per un fuorigioco o un fallo che solo la terna arbitrale vede.
Così, invece di parlare di tattica, del perchè bisogna sempre aspettare un tempo prima di cambiare modulo, Mazzarri può comodamente scaricare le proprie responsabilità sull’arbitro, ma, anche se questa volta ne ha tutte le ragioni, deve ancora spiegare ai tifosi perchè la sua squadra non riesce più a giocare.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 5.5
ARONICA 5.5
BRITOS 6 (16’st Zuniga 5.5)
MAGGIO 5.5
GARGANO 6.5
INLER 5 (1’st Hamsik 6)
DOSSENA 5.5 (26’st Vargas 6)
DZEMAILI 6
PANDEV 7
CAVANI 6
MAZZARRI 4

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