FINALE

Il nervosismo tradisce il Napoli

Buona partita degli azzurri che rovinano tutto rimanendo in nove nei tempi supplementari

Supercoppa Italiana
Sab 11/08/12

JUVENTUS

NAPOLI

stadio Bird’s Nest, Pechino
60000 spettatori
juventus napoli  
arbitro Mazzoleni – 5
guardalinee Faverani – Stefani
Rizzoli – Tagliavento
quarto uomo Bergonzi

4

2

 
     
gol 37’pt Asamoah gol 27’pt Cavani  
gol 28’st Vidal (r) gol 41’pt Pandev  
gol 7’pts Maggio (a) espulsione 40’st Pandev  
gol 11’pts Vucinic ammonizioneammonizione 48’st Zuniga  
ammonizione Lichsteiner ammonizione Britos  
ammonizione Giovinco ammonizione Cannavaro  
ammonizione Bonucci ammonizione Behrami  
ammonizione Cavani  

JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Lucio, Lichtsteiner (43’st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Matri (1’st Vucinic), Giovinco (11’sts Giaccherini).
Panchina: Storari, Marrone, De Ceglie, Quagliarella. Allenatore: Carrera (Conte squalificato).
NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (17’st Fernandez), Britos, Maggio, Behrami, Inler (1’sts Dossena), Hamsik (23’st Gargano), Zuniga, Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Aronica, Vargas, Insigne. Allenatore: Mazzarri.

Comincia male la stagione 2012-2013 per il Napoli, non tanto per il risultato finale, di partita al termine dei 90′, ma per come è maturata la sconfitta ai supplementari e per il nervosismo che la squadra ha palesato nei minuti finali, vanificando una buona prestazione contro una Juventus comunque superiore a livello di gioco e condizione generale.
Mazzarri sceglie Britos come centrale di sinistra, mentre Zuniga e Behrami vincono il ballottaggio a centrocampo, guadagnandosi il posto da titolare in sostituzione rispettivamente di Dossena e Gargano. I campioni d’Italia, invece, guidati in panchina da Carrera a causa della squalifica di Conte, devono fare a meno dell’infortunato Chiellini, ma possono contare sull’apporto dei neo-acquisti Lucio e Asamoah, mentre Matri affianca Giovinco in attacco.
I primi 15 minuti sono tutti di marca Juventina, ma le occasioni non arrivano, sia a causa della grande partita di sacrificio degli attaccanti azzurri che ripiegano spesso in difesa, sia per la scarsa intesa tra Matri e Giovinco che non riescono a finalizzare la tambureggiante pressione dei Campioni d’Italia. Il Napoli tenta di agire in contropiede, arma micidiale che, anche senza Lavezzi, si dimostra letale alla prima occasione: al 27′ Pandev serve Cavani lanciato verso la porta avversaria, con la difesa juventina in ritardo nel tentativo di mettere in fuorigioco l’attaccante uruguaiano che, dopo esser stato fermato in un primo momento da Buffon in uscita, recupera il pallone e insacca a porta quasi vuota. La Juventus sembra subire il colpo e, infatti, al 35′, Hamsik ha un’altra occasione, ma
Buffon è bravo ed evita la seconda rete. Purtroppo, due minuti dopo, arriva l’inaspettato pareggio con Asamoh che colpisce al volo di sinistro da fuori area, mettendo fuori causa De Sanctis, non proprio impeccabile nell’occasione, che si lascia ingannare dal rimbalzo del pallone. Ma proprio quando i bianconeri sembravano aver ripreso il comando della partita, arriva la zampata di Pandev, che, al 40′, dimostra alla prima uscita stagionale di essere in grado di non far rimpiangere Lavezzi, rubando palla a Bonucci e beffando con un morbido pallonetto Buffon proteso in uscita.
Nella ripresa, entra Vucinic al posto di Matri e si vede subito la differenza, visto che al 3′, il montenegrino va vicinissimo al gol con un gran tiro dall’interno dell’area, deviato da De Sanctis sulla traversa. Quello della Juve diventa un assedio, soprattutto grazie al neo-entrato, imprendibile per i difensori azzurri. Il Napoli si difende come può, ma riesce a racimolare solo un’occasione con Cavani, al 57′, che non vede l’inserimento di Hamsik a centro area e batte a rete da posizione defilata, mentre poco dopo, Cannavaro salva sulla linea un tiro del solito Vucinic. A questo punto Mazzarri apporta qualche correttivo alla squadra, ma ha il torto di non cambiare modulo, sostituendo Cannavaro con Fernandez e, poi, Hamsik con Gargano. Il gol è nell’aria e, al 28′, il difensore argentino, entrato da pochi minuti, entra in maniera scomposta ed ingenua sull’attaccante montenegrino della Juventus all’interno dell’area. L’arbitro non ha dubbi e fischia il rigore che Vidal trasforma spiazzando de Sanctis. A questo punto il Napoli si innervosisce e perde per espulsione prima Pandev, reo di aver detto qualche parola di troppo al
guardalinee, poi Zuniga per doppia ammonizione e lo stesso Mazzarri per proteste.
Così, nel primo tempo supplementare, bastano sette minuti alla Juventus per risolvere la partita con un Napoli ridotto ormai in nove: cross dalla destra, uscita a vuoto di De Sanctis e pallone che arriva sulla testa di Maggio rimbalzando verso la porta. Il 4 a 2 definito arriva al 101′ con Vucinic che impreziosisce con il gol una prova maiuscola. Il resto è solo accademia, con il Napoli che non può reagire e la Juventus che controlla il risultato.
La partita di supercoppa, per quanto amara, ha dimostrato che il Napoli non è inferiore alla Juventus, ma manca assolutamente un esterno sinistro per dar perso maggiore sia alla fase offensiva che a quella difensiva degli azzurri che, però, devono imparare a non cedere al nervosismo e a giocare a calcio, perchè non si possono rovinare stagioni e/o partite con sciocchezze che dei professionisti non devono commettere.

 
DE SANCTIS 5
CAMPAGNARO 6.5
CANNAVARO 6.5 (17’st Fernandez 4.5)
BRITOS 6
MAGGIO 5
BEHRAMI 6
INLER 6 (1’sts Dossena sv)
HAMSIK 6 (23’st Gargano 6.5)
ZUNIGA 4.5
PANDEV 6
CAVANI 7.5
MAZZARRI 6

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