3a giornata

Ancora una figuraccia per il Napoli

Azzurri mai in partita. Tardivo l’ingresso di Cavani

europa league
gio 25/10/12

DNIPRO

NAPOLI

stadio Dnipropetrovsk
30053 spettatori
dnipro napoli  
arbitro Gocek 7
guardalinee Eysoy – Aktas
Simsek – Kalkavan
quarto uomo Satmar

3

1

 
     
gol 2’pt Fedetskiy gol 31’st Cavani  
gol 42’pt Matheus ammonizione Donadel  
gol 19’st Giuliano ammonizione Dzemaili  
ammonizione Kankava ammonizione Fernandez  
ammonizione Mazuch  

DNIPRO (3-5-2): Lastuvka, Mandziuk, Mazuch, Cheberyachko, Strinic, Fedetskyn (36’st Denisov), Rotan, Giuliano, Matheus; Zozulya (37’pt Kankava), Seleznyov (14’st Kalinic).
Panchina: Shelikhov, Aliyev, Odibe, Kravchenko. Allenatore: Ramos.
NAPOLI (3-5-2): Rosati, Gamberini (34’st Inler), Fernandez, Aronica, Mesto, Dzemaili, Donadel, Zuniga, Dossena (7’st Pandev), Insigne, Vargas (7’st Cavani)
Panchina: De Sanctis, Uvini, Cannavaro, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Ancora una figuraccia per il Napoli, che incassa ancora tre gol in Europa, snobbando una competizione che, seppur “povera” dal punto di vista economico, contribuisce a costruire (o distruggere in questo caso) l’immagine internazionale della squadra che sta distruggendo quanto di buono fatto l’anno scorso in Champions League.
Mazzarri opta ancora per un massiccio turnover, schierando solo Gamberini, Dzemaili e Zuniga tra i giocatori che scendono in campo regolarmente. Bocciatura per El Kaddouri che il tecnico rimpiazza addirittura con il colombiano che, nel primo tempo, agirà alle spalle delle punte, Insigne e Vargas.
Il Dnipro, invece, schiera quasi tutti i titolari e la differenza si vede subito. Infatti, dopo 70’’ la squadra di casa si porta in vantaggio. Calcio di punizione battuto teso verso l’area di rigore napoletana dove, dopo qualche rimpallo, Fedetskiy è il più lesto a fiondarsi sul pallone, insaccando in acrobazia da pochi passi. Il Napoli, prova a reagire, ma il risultato è solo un tiro dal limite di Insigne, al 9’, che termina alto sulla traversa. Ma il tipico gioco degli azzurri non c’è, nessuno pressa con efficacia gli avversari a metà campo e nessuno riesce a mettere in fila più di tre passaggi senza errori, esponendo così la difesa alle ripartenze di Matheus e Giuliano, imprendibili per la retroguardia napoletana. Al 22’ la squadra ucraina va vicina al gol con Strinic che, dal limite dell’area, calcia il pallone di sinistro mandandolo di pochi centimetri alla destra del palo con Rosati immobile. Al 30’, sugli sviluppi di un corner, è Seleznyov ad andare vicino al gol con un tiro ravvicinato che, come il precedente, termina di poco a lato. Al 37’, il Napoli ha un sussulto d’orgoglio e, grazie ad uno schema su calcio piazzato, Donadel trova Fernandez in area che appoggia ad Insigne, libero di mettere in rete di testa; purtroppo, però, il difensore argentino era in fuorigioco e l’arbitro annulla la rete. Così, cinque minuti dopo, il Dnipro raddoppia con Matheus che sfrutta l’ennesima incertezza su palla inattiva per colpire da pochi passi.
Finalmente, al 6’ del secondo tempo, Vargas e Dossena vengono richiamati in panchina per lasciare spazio a Pandev e Cavani. La differenza si vede subito, con l’intera squadra che beneficia dell’ingresso dei due attaccanti. All’11’, infatti, il Matador è subito pericoloso di testa, ma la sua battuta a rete si infrange sul palo. Il Napoli ora attacca e Dnipro sembra in affanno visto che i neo-entrati riescono a tenere meglio la palla e a far salire la squadra. Ma al 19’, un altro errore difensivo, questa volta di Zuniga, permette ancora un volta agli avversari di concludere a pochi centimetri dalla porta; questa volta è Giuliano che sfrutta il rimpallo con il colombiano per trafiggere Rosati. Al 26’ il Napoli rischia di subire anche il quarto gol, ma il tiro a giro di Fedetskiy si spegne di pochissimo sul fondo. Al 29’, però arriva il gol della bandiera: Zuniga lancia Cavani in area, che controlla e viene atterrato da Mazuch: è rigore; dal dischetto, lo stesso attaccante uruguaiano non sbaglia e accorcia le distanze.
A nulla serve, però, il forcing finale degli azzurri che produce solo un gran colpo di testa di Cavani, ben parato dal portiere avversario, e una punizione del solito Matador, di poco a lato. Troppo tardi anche se, visto il clamoroso pareggio casalingo del PSV contro l’AIK, la classificazione non è ancora del tutto compromessa. Ma quello che preoccupa di più è che questo Napoli-2 non potrebbe vincere nemmeno in Serie B. Urge un cambio di mentalità.

 
ROSATI 5.5
GAMBERINI 5 (34’st Inler sv)
FERNANDEZ 5
ARONICA 5
MESTO 5.5
DZEMAILI 4
DONADEL 4
ZUNIGA 4
DOSSENA 4 (7’st Pandev 5.5)
INSIGNE 5
VARGAS 4 (7’st Cavani 7)
MAZZARRI 4

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