Sedicesimi – andata

Il Napoli cade in casa

Partita disastrosa e qualificazione ormai compromessa

europa league
gio 14/02/13

NAPOLI

VIKTORIA PLZEN

stadio San Paolo
13606 spettatori
napoli viktoria plzen  
arbitro Van Boekel 5.5
guardalinee Simons – Langkamp
Makkelie – Janssen
quarto uomo Goossens

0

3

 
     
ammonizione Rolando gol 28’pt Darida  
ammonizione Inler gol 33’st Rajtoral  
gol 45’st Tecl  
ammonizione Hajda  

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Gamberini (1’st Hamsik), Rolando, Britos, Maggio, Donadel (27’st Inler), Dzemaili, Zuniga, El Kaddouri (14’st Calaiò), Pandev, Cavani.
Panchina: Rosati, Campagnaro, Cannavaro, Mesto. Allenatore: Mazzarri.
VIKTORIA PLZEN (4-4-2): Kozacik, Reznik, Cisovsky, Prochazka, Limbersky, Darida, Horvath, Rajtoral (40’st Fillo), Kolar (46’st Hejda), Kovarik, Bakos (15’st Tecl).
Panchina: Bolek, Stipek, Adamov, Zeman. Allenatore: Vrba.

Peggio di così non poteva andare, tre gol subiti in casa e cammino europeo ormai irrimediabilmente compromesso, visto che servirebbe un vero e proprio miracolo nella partita di ritorno, con gli azzurri che dovrebbero segnare quattro gol, senza subirne, in trasferta. Troppo turnover nel primo tempo, e troppa fretta di rimontare nel secondo, con quattro punte in campo, come se non ci fosse comunque una seconda partita per rimediare, e Napoli esposto ai contropiedi degli avversari.
Mazzarri lancia l’esordiente Rolando al centro della difesa, mentre a centrocampo si rivede Donadel. Recuperato Maggio, Hamsik si accomoda in panchina lasciando spazio ad El Kaddouri. In attacco Pandev e Canvani, vista l’indisponibilità di Insigne fermato dall’influenza. Vrba, invece, si presenta al San Paolo schierando la sua squadra con un classico 4-4-2, assolutamente da non sottovalutare visto che in fase di qualificazione ha vinto il girone arrivando davanti anche all’Atletico Madrid campione in carica.
Il Napoli sembra partire bene e, infatti, la prima palla gol capita sui piedi di Pandev che, all’8, si libera bene di un avversario e, appena entrato in area, scarica un gran tiro all’altezza del primo palo, ma Kozáčik si oppone alla grande. Con il passare del tempo, però, il predominio azzurro diventa sempre più sterile, con i giocatori di Mazzarri che si incaponiscono nel cercare Cavani con frequenti lanci lunghi favorendo così la difesa ospite che riesce ad uscire bene palla al piede visto che il centrocampo composta da Inler, Donadel ed El Kaddouri non riesce a proteggere come si deve la propria difesa. E così, come spesso accade in queste situazioni, il Viktoria Plzen passa in vantaggio: al 27’, Darida sfugge alla blanda marcatura di El Kaddouri e, dopo un rimpallo in area, raccoglie il pallone al limite e, indisturbato, trafigge De Sanctis. Nonostante la rete subita, il Napoli non riesce a cambiare ritmo alla gara, continuando ad insistere con i lanci lunghi, ma, così come in precedenza, non riesce ad essere pericoloso.
Nel secondo tempo Mazzarri inserisce Hamsik per Gamberini e l’ingresso dello slovacco sembra galvanizzare gli azzurri che, nei primi minuti, vanno più volte vicino al pareggio. Al 5’ ci prova Cavani che, dal limite dell’area, conclude di sinistro in diagonale, con il pallone che termina di un soffio a lato. Al 7’, invece, è lo stesso Hamsik che si rende protagonista di un grande slalom, ma il portiere avversario riesce a neutralizzare il suo rasoterra da ottima posizione. Al 13’ entra anche Calaiò per El Kaddouri, ma il cambio non dà gli effetti sperati e, oltre ad intasare gli spazi in avanti, il Napoli comincia ad esporsi in modo troppo pericolosa al contropiede ospite che riesce anche ad andare in gol, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Poi, gli azzurri riescono ad avere un paio di occasioni: prima con Hamsik, al 23’, che si avventa su un rimpallo, ma calcia fuori disturbato dal recupero di un difensore; la seconda, più nitida, al 28’, con Zuniga che raccoglie una corta respinta del portiere e, a porta vuota, non riesce a coordinarsi bene per il tiro che termina altissimo sulla traversa. Entra Inler per Donadel, ma al 33’, gli ospiti segnano ancora, con Rajtolar, che sfrutta un liscio di Zuniga e supera De Sanctis da pochi passi. Saltano tutti gli schemi, il Napoli è stanco, ma cerca comunque di riversarsi in attacco alla ricerca del gol che riaprirebbe i giochi, ma al 44’, gli ospiti infilano ancora la difesa azzurra in contropiede, questa volta con Tecl, forse scattato in leggero fuorigioco, che supera per la terza volta De Sanctis.
Ormai anche l’avventura in questa coppa sembra arrivata al capolinea. Rimane solo il campionato, ma questo Napoli, se non cambia mentalità, avrà molte difficoltà ad avvicinarsi alla Juventus.

 
DE SANCTIS 5.5
GAMBERINI 5.5
ROLANDO 6
BRITOS 5.5
MAGGIO 5
DONADEL 5.5 (27’st Inler 5.5)
DZEMAILI 5 (12’st Pandev 6.5)
ZUNIGA 4.5
EL KADDOURI 5
PANDEV 5
CAVANI 5 (14’st Calaiò 5)
MAZZARRI 5

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